Arriviamo finalmente ad uno spiazzo ricoperto di terriccio di fronte a una specie di bosco, non sapevo nemmeno dell'esistenza di questo luogo.
Jaden, durante l'intero viaggio, non ha smesso di lamentarsi nemmeno per un attimo.
"Non mi va di camminare per più di un chilometro" sbuffa per l'ennesima volta.
"Ti fa bene, almeno smaltisci tutto quell'alcol che hai in corpo" si prende gioco di lui Griffin, si guadagna così un'occhiataccia da parte del biondo.
Ci inoltriamo in mezzo agli alberi, c'è una sorta di sentiero tracciato. Bryce ci fa segno di stare dietro a lui, credo che sia venuto più volte in questo posto.
"Perché non sono rimasto a casa a dormire!" si lamenta ancora Jaden.
"Non ti facevo così pigro" lo provoco.
"Non sono pigro, sono stanco" mi corregge piccato. Riprende a camminare e mi supera infastidito. Dovrei essere io quella irritata nei suoi confronti e non il contrario.
"Quanto manca?" domanda Ava con il respiro affannato, non è mai stata un'amante delle attività sportive.
"Un po'" fa spallucce Bryce.
"Così va meglio?" Josh se la carica sulle spalle, lei comincia a ridacchiare chiedendogli di rimetterla giù.
"Ci hai parlato?" Bryce si avvicina a me.
"No, cioè abbiamo parlato, ma non di quello" mi riferisco al bacio fra Jaden e Mads.
"Parlaci" mi suggerisce il moro.
"Al momento è davvero insopportabile e poi, anche se gli parlassi, cosa potrei dirgli?" domando con tono ovvio, non penso che sia una buona idea intraprendere ora questo discorso con Jaden.
"Che ti ha dato fastidio" fa spallucce lui.
"Mi risponderebbe che non stiamo insieme e come potrei dargli torto?" scuoto la testa contrariata.
"Fidati, è una causa persa" sospiro.
"Chi è una causa persa?" interviene Jaden, Bryce lancia un'occhiata complice nella mia direzione.
"Non stavo parlando con te" lo guardo di sbieco, spero proprio che non abbia ascoltato l'intera conversazione.
"Sei antipatica stamattina" sogghigna, beh lui lo è la maggior parte del tempo.
"Te lo meriti" mi sfugge.
Bryce, cogliendo la tensione fra noi due, decide di lasciarci soli. Mi fa l'occhiolino prima di aumentare il passo per superarci.
"Perché?" domanda Jaden accigliandosi.
Mi rendo conto che siamo un po' indietro rispetto al resto del gruppo. Tento di accelerare il passo per raggiungere gli altri, ma Jaden mi trattiene prendendomi il polso.
"Ora parli con me" dice deciso, noto con poco piacere che gli è tornata la mente lucida.
"Che cosa vuoi?" sbuffo infastidita.
"Che hai?" domanda in risposta.
"Niente" sbotto alzando gli occhi al cielo, segue una pausa che sembra essere interminabile.
"È per il bacio con Mads?" rompe il silenzio. Non credevo che si fosse accorto del fatto che io lo avessi visto, in tal caso dovrei avercela ancora di più con lui.
"No, ma ti pare!" mento.
"Sei gelosa?" ritenta lui divertito.
"No, Jaden smettila" bofonchio indispettita.
"Non dovresti esserlo, io e te non stiamo insieme" ci tiene a precisare, proprio come ho immaginato poco fa. Ormai lo conosco bene.
"Infatti non mi importa proprio niente di quello che fai tu" mi mordo nervosamente il polpastrello, mi sta facendo saltare i nervi.
"Non sembra" insiste.
"La smetti?" sbotto alzando la voce.
"Di fare cosa?" mi stuzzica.
"Di dire assurdità" ribatto con tono ovvio.
"Quindi non sei gelosa?" continua.
"No" scandisco bene ogni lettera.
"È evidente che tu stia spudoratamente mentendo" ribatte divertito.
"Non è così, raggiungiamo gli altri" mi divincolo dalla sua presa e cerco nuovamente di accelerare il passo, ma lui mi raggiunge in pochi istanti.
"Non dovrebbe importarti di ciò che faccio io, noi non stiamo insieme" ribadisce di nuovo.
"Infatti non mi importa" sospiro esasperata.
Continuo a camminare in silenzio, lui resta al mio fianco senza dire una parola.
"Jaden" lo chiamo, lui si gira verso di me.
"Perché l'hai baciata?" la domanda mi esce spontanea, a volte la mia bocca agisce senza il minimo controllo da parte della mia mente.
"È stata lei a baciarmi" scrolla le spalle, forse posso tirare un sospiro di sollievo.
"Okay" mi limito a rispondere.
"Non avevo nessun motivo per non farlo, è solo un bacio" aggiunge, questa risposta non fa altro che peggiorare le cose. Come non detto.
Mi duole ammetterlo, ma avrei desiderato con tutta me stessa essere io quel motivo.
"Perché me lo chiedi?" assottiglia gli occhi.
"Curiosità" mi fingo indifferente, lui annuisce poco convinto dalla mia risposta.
Mi sembra davvero strano che non insista, ma decido di lasciar perdere la cosa.
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MY TROUBLE
FanficClary, una ragazza americana di 18 anni, frequenta la UCLA a Los Angeles. Un giorno, un gruppo di ragazzi che non frequentano il suo college, la fermano per farla partecipare a un intervista per il loro video. Da lì cominceranno tutti i suoi proble...