Capitolo 48

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La luce, filtrata dalle tapparelle, entra d'improvviso nella stanza costringendomi a sollevare le palpebre. Mi stiracchio leggermente, distendo piano le braccia e le gambe. Mi rendo subito conto del peso stretto attorno alla mia vita, il braccio di Jaden.
"Sei sveglia" mugugna lui con la voce impastata, si gira a pancia in su spostando il suo braccio dal mio corpo.
"Sì" biascico assonnata.
Un qualcosa di morbido mi colpisce in piena faccia, abbasso lo sguardo sul cuscino che è appena atterrato sul letto di Jaden.
"Quinton" mi lamento, lo ha lanciato lui.
Mi volto in direzione del suo letto.
"Era per Jaden" solleva le mani in segno di resa, si alza di scatto in piedi dal suo letto.
"Mi avete svegliato" fa spallucce, Jaden sbuffa sonoramente alle mie spalle.
"Ma se stavamo parlando sottovoce?" borbotta Jaden assonnato.
Ci alziamo anche noi dal letto e scendiamo insieme a Quinton per andare a fare colazione.
"Come va la caviglia?" mi domanda Bryce non appena metto piede nella cucina.
"Benissimo, cammino tranquillamente" abbasso lo sguardo sui miei piedi, faccio delle circonduzioni con la caviglia per controllarne lo stato.
"Per merito mio" ridacchia Jaden.
Stamattina sembra quasi di buonumore.
"Più o meno" scuoto la testa divertita.
"Ho cucinato i pancakes" esclama Griffin, posandone un'alta pila su un piatto che pone poi al centro del tavolo.
Jaden allunga il braccio e me ne passa uno.
"Tutta questa gentilezza da parte tua quasi mi spaventa, sai?" sogghigno facendo scontrare i miei occhi con i suoi di ghiaccio.
"Allora la smetto" mi fa la linguaccia.
Mi sporgo per afferrare il barattolo in vetro che contiene la creme di nocciole, la spalmo sul mio pancake con l'aiuto del coltello.
"Non ho detto questo" ridacchio.
"Oggi pomeriggio noi andiamo all'Hype House, vieni con noi Clary?" Kio si rivolge a me, si scambia un'occhiata divertita e complice con Bryce. Non ho la minima idea di cosa stiamo tramando alle mie spalle questi due.
"Certo" decido comunque di accettare, Kio continua a ridere sotto i baffi.

Dopo mangiato, torno in camera di Jaden per tornare a prendere le mie cose per poi tornare nel mio appartamento.
Mi avvicino alla sedia su cui ho lasciato la mia borsa, sento richiudersi la porta alle mie spalle. Mi volto per capire chi sia appena entrato.
"Hey" Jaden si passa una mano fra i capelli del suo ciuffo biondo per scompigliarlo.
"Hey" rispondo io, mi volto di nuovo in direzione della sedia.
Avverto dei passi alle mie spalle, mi ritrovo il suo corpo premuto contro il retro del mio.
"Non abbiamo finito io e te" bisbiglia al mio orecchio facendomi sussultare.
"Invece sì" rispondo io.
Ieri sera ho avuto un momento di debolezza con lui, ma non posso lasciare che le cose vadano sempre allo stesso modo fra me e lui.
A meno che lui non cambi la sua stupida idea, non posso continuare così.
Circonda la mia vita con un braccio, mi fa voltare in modo tale da far incrociare i nostri sguardi. I nostri visi sono così vicini che riesco a percepire il suo respiro e i nostri nasi si sfiorano appena.
"Jaden" sospiro, prendo un ampio respiro per cercare di regolarizzare il mio battito cardiaco che è appena aumentato a dismisura.
"Non va bene" faccio appiglio al poco autocontrollo che mi resta.
"Perché?" solleva un sopracciglio.
"Perché?" ripeto sarcastica.
"Perché qualche giorno fa mi hai detto di avermi usata e io, come un'idiota, sono rimasta a dormire con te" sputo tutto d'un fiato.
"E come se non bastasse mi sono anche lasciata baciare" sono arrabbiata più con me che con lui, sono stata io a lasciarmi andare per l'ennesima volta.
"Detto così è brutto, più che dire che ti ho usata, puoi dire che ci siamo divertiti" fa spallucce, ma davvero non riesce a capire come mi sento io davvero?
"E poi sei stata anche tu a baciarmi" solleva un sopracciglio con un sorrisetto beffardo dipinto sulle sue labbra.
A volte, ho come l'impressione che si sforzi di comportarsi in modo distaccato e che in realtà sotto ci sia dell'altro. Credo che questa sua aria superiore che tenta di darsi, sia come una copertura.
Ma non avrebbe senso.
"È proprio questo il punto" sospiro, ancora non sono riuscita a staccarmi dal suo corpo.
"Cioè?" aggrotta le sopracciglia.
"Non voglio questo" indico prima e poi lui.
"Ieri sera non mi sembrava che fosse così" scuote la testa divertito, si sta prendendo gioco di me per l'ennesima volta.
"Non voglio essere il tuo passatempo, quindi per favore cerchiamo di essere solo amici. Te l'ho già chiesto una volta e tu non lo hai rispettato" sbuffo infastidita.
"Non ci credi nemmeno tu" ghigna lui.
"E cosa vorresti essere per me?" indaga assottigliando gli occhi e riducendoli a due fessure, come per studiare meglio l'espressione dipinta sul mio volto.
"Ma la smetti!" non ho idea di dove voglia arrivare, ma quell'aria divertita dipinta sul suo volto mi sta davvero dando sui nervi.
"Ci vediamo dopo all'Hype House" trovo finalmente la forza di staccarmi da lui.
I miei timori di ieri sera si sono già realizzati.
Jaden non cambierà per me, non lo farà mai. Che poi non voglio che cambi, a me lui piace così com'è. Anche nei suoi difetti.
Ciò che vorrei davvero sarebbe che non mi considerasse solo come una delle tante ragazze, che per una volta, volesse impegnarsi davvero.
Devo ficcarmelo in testa ad ogni costo, questo non succederà mai purtroppo.
"A dopo" ribatte distaccato.
Con passo veloce esco dalla sua stanza, richiudo la porta alle mie spalle tirando un sospiro.

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