Capitolo 4

391 24 6
                                    

Perrie

"Hey.. sei pronta?"
Sento due mani sulle mie spalle e presto le sue labbra premono sulla mia guancia destra.
"Hey"
Mi giro cercandola e la vedo prendere il suo cappotto e tornare da me.
"Tutto bene? Ti ha trattenuta più del solito"
"Si si, le solite noiosissime domande, dopo averci tolto il caso ero un po'.. poco invogliata a farlo.."
Mi alzo, afferrando il cappotto dall'appendiabiti, per poi avvicinarmi a lei, sorridendole.
"Beh immagino.. però ora abbiamo il restante pomeriggio libero e possiamo fare qualcosina te ed io.."
Allungo la mano verso la sua, giocherllando con le sue dita e avvicinandola ancora un po' a me.
Guarda dentro i miei occhi, costringendomi a placare la mia voglia di baciarla, mordendomi il labbro inferiore.
"Faremmo meglio ad andare"
Un sorriso complice spunta sul viso di entrambe che serene, ci dirigiamo verso l'uscita della centrale.

"Potrei portarti in un bel posto"
Sdraiate su un fianco a letto, lei con gli slip e una maxi t-shirt, io in intimo e canottiera fina, ci guardiamo, mentre incrociamo le gambe, coccolandoci a vicenda.
"L'importante è che ci sia tu"
Lecco la punta del suo naso, facendola sorridere timidamente. Nel giro di qualche istante, si getta a strofinare il suo nasino sul mio collo, nel tentativo di ripulirsi.
Si ferma per posare un bacio sulla mia pelle, facendomi sollevare verso l'alto entrambi gli angoli delle labbra, mentre le mie braccia la stringono più forte e gli occhi si chiudono per focalizzarsi meglio sulla sensazione che la vicinanza del suo corpo mi dà.
"Lo sai che se continuiamo così, finiamo per addormentarci?"
"Ci sarebbe qualcosa di male nel riposare qualche ora?"
Sussurra sul mio collo, dandomi i brividi.
Porto una mano sotto il suo mento e lasciandole spazio, le sollevo il viso.
Faccio incrociare i nostri sguardi.
Sembra sempre così seria ma lo so.. si, lo sento dal suo tocco, lo vedo nei suoi occhi, nei suoi modi, da come mi guarda o come mi stringe.
Mi sta facendo innamorare e nemmeno lo sa.
"Ti amo Jade"
"Ti amo Perrie"
Solleva il mento, venendo incontro alle mie labbra che come dipendenti, si uniscono alle sue, come se non si incontrassero da tanto, troppo tempo, trasformando così un semplice bacio in un ardente desiderio l'una d'altra.
Prendiamo fiato, mentre lei mi spinge facendomi sdraiare sulla schiena, iniziando così a far scorrere l'indice della mano destra dalle mie labbra fino al bordo della canottiera.
"Chiudi gli occhi"
Eseguo gli ordini, sentendo subito la sue labbra bagnate succhiare una porzione di pelle sotto il mio collo, mentre con due dita sul mento, mi impedisce di voltarmi verso lei per baciarla.
La sento alzarsi, appoggiandosi quindi sulle ginocchia e le mani.
Lascia in modo lento e preciso baci lungo il mio petto.
Socchiudo le labbra per prendere fiato, sentendo come ogni suo bacio mi porti via un po' di ossigeno.
"Sei bellissima Perrie"
Sorrido, sentendo quelle parole sussurrate al mio orecchio, mentre mi accarezza il collo, per poi spostarsi ad abbassare prima una e poi l'altra spallina della canottiera.
Bacia una guancia, poi l'angolo sinistro della bocca, finendo col leccare lentamente le mie labbra e lasciandomi così col fiato a metà, costringendomi ad aprire gli occhi per godermi la vista di lei così vicina.
"Certo che sai farmi impazzire quando vuoi"
Sorride e così ne approfitto per far velocemente invertire le posizioni.
Le sistemo i capelli che le son finiti sul viso, mentre felice la ascolto ridere, sentendo cescere una piacevole sensazione a livello dello stomaco.
"Vuoi farmi fare la passivella Perrie?"
"Hm.. forse"
Prende con entrambe le mani il mio viso, tirandomi a sé e facendo scontrare più e più volte le nostre labbra, finché non le sento gonfie e bagnate di lei.
"Sono contenta che le cose stiano andando bene finalmente.."
Ammetto sorridendole.
"Beh.. potrebbero andare meglio.."
"Ah si? E come?"
"Se la mattina ti ricordassi di mettere la tazza del caffè nella lavastoviglie, sarebbe perfetto"
"Sei un'idiota Jade"
"Ma sono seria!"
"Okay.. allora farò lo sforzo di ricordarmi di metterla a lavare"
"Ti ringrazio"
"Ora stiamo perfettamente bene insieme?"
"Hm.. non lo so.."
"Oh sei incontentabile"
"Su scema.. vieni qui"
Preme sulle mie labbra ma resto ferma, affatto felice delle sue risposte.
Si accorge del mio scarso coinvolgimento, mugolando sulle mie labbra qualche parola incomprensibile.
Tenta di spingere la lingua all'interno della mia bocca, non ottenendo se non due labbra completamente serrate.
Sbuffa separandosi.
"Sei antipatica"
Si volta sull'altro lato, dandomi le spalle e rannicchiandosi su sé stessa.
"Ti sei offesa?"
"Hm.."
Mi avvicino, appoggiando una mano sul suo braccio, accarezzandola fino al fianco e poi lungo la coscia, sentendola rilassarsi un po'.
Metto a contatto i nostri corpi e sollevando un po' la sua maglia, infilo una mano sotto, arrivando al seno, sapendo ormai quanto la faccia sentire rilassata e sicura sentirmi in questo modo.
Bacio una porzione di collo scoperta, per poi appoggiarmi al cuscino e stringerla a me.
"Sono felice di averti trovata Jade"
"Anch'io Perrie.. anch'io"

Il giorno dopo - ore 9.20
Jade

"Che abbiamo?"
"Sandra Decker 54 anni, trovata dall'ex marito nella residenza che condivideva con l'attuale marito, ehm.. Robert Stuart"
"Beh ora capisco come potessero permettersi questa casa.."
"Intendi quel Robert Stuart?!"
Sento Perrie balzare alle mie spalle dall'eccitazione.
"Ehm.. credo di si.."
"Oh mio dio.. è qui?"
"Beh.. ovvio, gli è morta la moglie.."
James continua a perdere tempo, rispondendo alle sue domande sciocche e ridicole, mentre io con un sopracciglio alzato e le braccia conserte, attendo che si dia una calmata.
"Sono.. sono presentabile? Oggi non mi sono neanche truccata decentemente.."
"Perrie.. se non la smetti, ti pianto seduta stante"
"Cosa? Oh.. andiamo Jade, è una delle persone più influenti della televisione americana.."
"E con questo? Non gli sbavo mica dietro"
"Oh mio dio eccolo"
Mi volto, vedendolo sorride a qualche agente, venendoci incontro.
"Perrie ricomponiti per favore.. stiamo indagando per omicidio e lui è tra i primi sospettati"
"Se lo conoscessi un minimo, non sospetteresti neanche un secondo di lui"
Chiudo gli occhi, sentendo quelle parole.
"Okay.. James che altro hai?"
"Si è risposata tre volte ma il primo marito è defunto cinque anni fa, da all'ora ha incontrato prima Eric Troston, l'uomo che l'ha trovata e infine quello per cui Perrie sta sbavando"
"Ti prego non me lo ricordare.."
"Si.. scusa"
"Come mai si trovava qui l'ex marito?"
"Aveva in mano le carte del divorzio quando siamo arrivati, era stato un po' combattuto ma si era deciso a firmarle ed era venuto a portargliele"
"Il marito attuale ha un alibi?"
"Dobbiamo ancora chiederlo"
"L'ora del decesso?"
"Alex ha dichiarato alle 7.42 di questa mattina, la donna cadendo ha accidentalmente sbattuto l'orologio da polso a terra e le lancette si son fermate a quell'ora"
"Molto bene e quando è stato rinvenuto il cadavere?"
"Stando alla diposizione dell'ex marito, si è presentato qui esattamente alle 8 e beh.. ama essere puntuale"
"Bene, dobbiamo capire cos'è successo venti minuti prima"
"Si.."
"Voi dovete essere le due giovani detective che lavoro al caso"
L'uomo alto, robusto e dalla barba curata si palesa davanti i miei occhi, dandomi ancora la nausea all'idea di come Perrie lo descrivesse.
"Si, detective Thirlwall.. ci dispiace per la sua perdita signor Stuart"
"La ringrazio detective e lei è?"
Mi volto verso la mia partner che a bocca aperta, si divora con gli occhi l'uomo avanti a noi.
Le mollo un colpetto di gomito al fianco destro, facendola tornare con i piedi a terra.
"Sono.. sono la detective Edwards.. è un piacere conoscerla signor Stuart"
L'uomo le accenna un sorrisetto, per poi allungarle la mano.
Perrie prende colore in viso quando, dopo avergli porso a sua volta la mano, l'uomo se la porta alle labbra, baciandole il dorso.
"Il piacere è mio.. mi piacciono le donne in carriera, forti e indipendenti"
Sollevo un sopracciglio, aggrappandomi a tutto il mio autocontrollo per non fiondarmi su di lui e spezzargli il polso.
"Hm.. mi fa arrossire così"
Schiarisco la voce rumorosamente, richiamando l'attenzione dei due piccioncini.
"Scusate l'interruzione, non vorrei essere proprio io a doverlo ricordare ma siamo nel bel mezzo di un'indagine per omicidio e lei signor Stuart ha appena perso la moglie e lei detective Edwards.."
Mi giro a guardarla con gli occhi iniettati di rabbia e i denti stretti.
"..forse sarebbe il caso di tornare concentrata"
"Mi scusi, è colpa mia, quando sento parlare una giovane donna inglese mi emoziono sempre un po'"
"Oh mio dio, come l'ha capito?"
"Sa anch'io sono inglese.."
"E di dove di preciso?"
"Londra, lei?"
"Oh.. io Newcastle.. solo Newcastle"
Sorride imbarazzata, mentre lui le sorride, squadrandola dalla testa ai piedi.
"James accompagniamo il signor Stuart alla centrale, per favore"
Sorrido a entrambi, mascherando un po' il tono minaccioso.
"Certo detective"
Scorta l'uomo fino alla volante della polizia, per poi aiutarlo a salire.
"È così educato"
Mordo l'interno della guancia, girandimi a guardarla.
"Mi devo preoccupare?"
"Hmm.. Aspetta, cosa?"
Sposto lo sguardo altrove, prendendo fiato.
"È ricco, è affascinante, è.. è un uomo.."
"Jade non c'è pericolo, non avrei praticamente possibilità con lui.."
Oh beh.. che peccato, no?
"Dai andiamo gelosona, finiamo qui e lo raggiungiamo subito in centrale"
"Certo.. Perché non vedevo l'ora di riaverlo tra i piedi.."
"Idiota"
Mi bacia la guancia per poi andare a passo svelto verso l'ingresso della villa.

-----------------------------------------------------------

Is it me? - Jerrie ThirlwardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora