Capitolo 38

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Perrie

Raggiungo la stanza e aprendo la porta, mi precipito dentro.
"Roger"
Mi avvicino al suo letto, guardando a tutti quei cavi e tubicini collegati alle sue braccia fin sotto il camice.
Apre gli occhi e come mi riconosce, inizia a tremare.
Gli stringo una mano e le lacrime prendono a solcare il suo viso segnato dal tempo, accendendo un dolore nel mio petto, non riuscendo a reggere tutta la tristezza che infonde il suo sguardo.
Le sue labbra tremano, nel tentativo di parlare.
"M-Mary..?"
Resto immobile, incastonata nei suoi occhi, senza il coraggio di pronunciare quelle parole.
Gli angoli delle mie labbra prendono una piega verso il basso, la fronte si corruga, trattenendo le lacrime.
Abbasso lo sguardo sulla sua mano, quando stringe la mia, come a volermi consolare e facendomi così portare l'attenzione nuovamente su di lui.
Scuoto il capo.
Sposta lentamente gli occhi altrove.
"Mary.. non.. non ce l'ha fatta.."
I singhiozzi iniziano a percuoterlo.
Il mio cuore si spezza, guardando ai suoi dolci occhi mentre si perdono nel vuoto, disorientati perché privati di quello che li faceva brillare più di qualsiasi altra cosa.
Lo stringo a me.
"Sono qui Roger"
Un malore, col suo cuore già così malandato, fosse stata trovata prima, ora magari sarebbe qui accanto a Roger a prenderlo in giro, a far ridere tutti della situazione, come sapeva fare ogni volta. Lei era sempre la prima a sdrammatizzare anche nei casi in cui sorridere non era neanche lontanamente immaginabile.
Non riesco a non pensare a quando e se lo verrà a sapere Jade.. Vorrei poter essere lì con lei, abbracciarla e non farle sentire quel vuoto, lo stesso che sta avvertendo Roger e che ho sentito io a mia volta.
Cara Mary, ora sembra così assurdo.. così irreale che tu non sia più qui con noi.. avrei voluto renderti felice, sognavo il giorno in cui avrei bussato alla vostra porta insieme a Jade, magari mano nella mano, magari come coppia, proprio come volevi tu.. si, perché non so cosa tu abbia visto in me o mai capirò il motivo per cui eri così convinta che io fossi quella giusta per lei ma sapevi amarmi e amare Jade in un modo così speciale e tenero.
Farò del mio meglio per ricambiare questo tuo affetto, cercherò di renderti fiera, sperando che da lassù tu sia lì a guardarmi e spero più di tutto che ora tu sappia che la tua Jade è viva e ti prego, prova a comprendere le sue ragioni.
Si odierà già, consapevole di non esser stata qui quando più ne avevate bisogno.
Spero tu non abbia avuto paura, perché non meritavi nulla di tutto ciò.
I singhiozzi percuotono il fragile corpo di Roger, mentre lo stringo tra le mie braccia, facendo del mio meglio per consolare un dolore che so bene essere inconsolabile.

Matt - 5.20pm

"Fatemi passare"
Si spostano al mio comando, facendomi irrompere in uno degli uffici del magazzino.
"Capo non era così che volevamo anda.."
Sferro un colpo col calcio della pistola sul volto di Robert, facendolo cadere a terra stordito.
"Mai!"
Mi volto verso Diego, avvicinandomi e puntando l'arma sotto il suo mento.
"Che non si ripeta mai più.. mai più disobbedirete a un ordine! Chiaro?!"
Annuisce intimorito.
"Siete un branco di luridi incompetenti, razza di idioti.."
Vedo Robert rialzarsi, così mi riavvicino, prendendolo per la giacca e strattonandolo violentemente.
"Mi dici come diamine è successo?! Come è stato possibile che non siate riusciti a tenere a bada due vecchietti eh?!"
Lo vedo spostare lo sguardo tra me, Diego e Jeffrey alle mie spalle.
"Che c'è? Eh? Diego c'entri qualcosa te?!"
"Capo l'uomo si è ribellato.."
"Uomo? Razza di idiota chiamalo per quel che è.. un vecchio, un fottuto vecchio!"
"Hm.. ci ha presi alla sprovvista e.."
"Cosa?!"
Respira faticosamente, continuando a spostare lo sguardo alle mie spalle.
"Nulla capo.. abbiamo dovuto fermarlo"
"Piacchiandolo a morte?!"
Serra la mascella, facendomi intendere che ha terminato di parlare.
"Hmm.. siete inutili"
Lascio la presa, dirigendomi dietro la cattedra.
"Avessi preso un qualsiasi idiota fuori da quella porta avrebbe fatto un lavoro più pulito del vostro.. complimenti.."
"Capo"
Aprono la porta e prendo un bel respiro.
"Dimmi.."
"Il carico è pronto a partire"
"Bene.. ore 8 partenza.. Diego tu vieni con me"
Robert fa per parlare ma si ammutolisce subito.
"Qualcosa in contrario?"
Scuote il capo un po' titubante.
"Ottimo.. ci vediamo più tardi.."
Vado verso l'uscita.
"Capo che facciamo con Jade? Le diciamo dei signori Wilson?"
"Siete veramente così imbecilli da pensare seriamente di dirglielo?"
Cerco una risposta dai tre che tuttavia non arriva.
"Le dareste solo un motivo in più per liberarsi e uccidervi tutti.. levatele anche l'acqua, se vuole tornare a bere dovrà iniziare a parlare"
"Capo è già molto debole.. rischiamo di perderla in questo modo.."
"Robert hai tanta voglia di discutere i miei ordini da farti uccidere? Da quando pensi di potermi scavalcare?"
"Non ho detto questo capo, dico solo.."
"E chi ha chiesto la tua opinione?!"
Si ammutolisce, restando a fissare un punto non preciso.
"Rispondi!"
"Nessuno capo"
"Ecco, allora resta al tuo posto"
Afferro la giacca, andando verso la porta.
"Dovrei farvi un buco in testa a tutti.."
Così esco, tornando a casa.

Perrie - 7pm

"Hey sono tornato!"
"Sono in camera"
Mi raggomitolo meglio sul mio lato del letto, cercando sollievo mentre stringo il cuscino.
"Eccoti"
Lo sento avvicinarsi e posare un bacio sulla mia spalla, così mi volto permettendogli di baciarmi le labbra.
"Hm.. sei sudato, tutto bene?"
"Si.. si oggi a lavoro ci sono stati un po' di casini.. mi mandano fuori di testa"
Sorride mentre mi metto sdraiata a pancia in su per guardarlo meglio.
"Qualcosa di grave?"
"No no ma tesoro devo partire stasera, starò fuori il fine settimana.."
"Ma come.. non puoi lasciarmi adesso.."
Mi siedo, scocciata e frustrata della sua scelta del tutto fuoriluogo.
"Lo so ma è per lavoro amore.. lo sai"
"Proprio ora che la signora Wilson è morta e Roger è in ospedale.."
Scuoto il capo, chiudendo gli occhi e dandogli le spalle.
Lo sento salire sul letto e avvicinarsi.
"Ti prometto che sarà ancora per poco"
Torno subito a guardarlo sconcertata.
"E poi? Ti licenzi? Sei pazzo?"
"No.. ma potrei avere una promozione e non dover più partire"
"Hm.."
"Dai fammi un sorriso.."
Si avvicina alle mie labbra, posando un bacio e poi un altro, approfondendo sempre più.
La sua mano dalla pancia sale fino al mio seno, prima accarezzandolo e poi stringendolo.
"Matt.. non.. non ho voglia.."
Lo spingo per il petto, facendolo allontanare e restando con lo sguardo basso.
"Oh.. si, è comprensibile, scusami.."
"Scusami te.."
"Tranquilla amore"
Posa un bacio sulla mia fronte, scendendo poi dal letto.
"Mi faccio una doccia, i vestiti lì lascio vicino la lavatrice"
"Si, ci penso io"

Ore 9pm

Parcheggio proprio avanti l'entrata, guardandomi quindi intorno.
Scendo dall'auto, andando subito alla porta, forzandola un po' prima di riuscire a farla aprire.
Tanto vale iniziare da dove ci siamo lasciate l'ultima volta.
O lei o Dennis devono esserci.
Supero le tendine in plastica, iniziando subito ad avvertire il freddo smisurato, mentre raggiungo la sala dove viveva Jade, trovando però tutto messo in totale disordine: cassetti aperti, cianfrusaglie sparse ovunque, fogli e vestiti gettati in tutta la stanza.
Qualcuno è arrivato prima di me e la cosa non mi rassicura affatto.
Tiro fuori i guanti dalla tasca interna del cappotto, li infilo e inizio a scavare un po' più a fondo tra gli oggetti.
Proseguo nell'altra stanza, dove si trova il divano e la brandina di Jade, insieme agli armadietti.
Avverto un leggero odore di.. putrefazione?
No, mi sto sbagliando.
Seguo con un nodo in gola il mal odore, pregando di non trovare quel che temo..
Raggiungo gli armadietti in metallo, così coprendomi naso e bocca nella manica della giacca, lentamente inizio ad aprirli uno ad uno.
Il primo nulla, il secondo ancora niente.
Vado a tirare l'anta del terzo e la puzza prende subito ad espandersi.
Chiudo subito gli occhi e dopo averlo spalancato mi allontano immediatamente, voltandomi e appoggiandomi alle ginocchia, cercando di respirare aria pulita, mentre il cuore prende a battere a un ritmo incalzante, salendo con prepotenza su in gola.
Raccolgo tutte le mie forze, consapevole però che se il corpo in quell'armadietto è di Jade, crollerò come mai prima d'ora.
La paura si traduce in lacrime, terrorizzata dall'idea che la mia Jade si trovasse qui da tempo ed io non l'ho mai cercata prima..
Mi stringo con una mano il petto, cercando di placare il dolore che mi lacera il cuore al solo pensiero di averla persa per sempre.
Lentamente mi volto, coprendo nuovamente il volto, lasciando scoperti gli occhi.
Mi avvicino mettendo a fuoco il tutto nella penombra e il mio cuore si spezza mentre realizzo di aver appena trovato non il corpo di Jade ma quello di Dennis, riconoscendolo dal viso pressoché conservato probabilmente grazie al freddo.
Faccio qualche passo indietro, fino a toccare il divano.
Mi piego sulle ginocchia fino a sedermi sul pavimento, mentre il mio respiro si fa irregolare e inizio a guardarmi intorno confusa.
Se Dennis è qui.. Jade dove diamine è?
Prendo il telefono dalla tasca, mentre i pensieri iniziano ad accumularsi nella mia mente, impedendomi di restare lucida.
Compongo il suo numero per poi risollevare lo sguardo sul corpo inerme, quando le lacrime iniziano a premere per uscire, bagnandomi il volto, mentre mordo con forza il labbro inferiore.
Che cazzo sta succedendo?!
Dennis è morto.
Trevor è morto.
La signora Wilson è morta.
Mi raggomitolo, stringendo le ginocchia al petto, senza più il controllo sul mio corpo e la mia mente, sentendo una mano stringermi i capelli, come a voler estirpare tutte queste voci dalla mia testa.
'Hey Perrie.. Perrie rispondi.. dove sei? Che succede? Perrie!?'
Ho bisogno che i suoi occhi guardino nei miei, mentre sussurra sulle mie labbra che mi ama, mentre mi stringe forte a sé, facendomi avvertire quel calore.
Non le permetterei più di lasciare la presa.
Mai più.

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Siamo tutti un po' Perrie💔

Is it me? - Jerrie ThirlwardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora