Capitolo 20

236 15 13
                                    

Jade

".. Perché hai il mio telefono?"
"Hai baciato Dennis.."
Le vado incontro, strappandole il mio telefono dalle mani.
"Non lo devi più prendere Perrie.. lo sai che potrebbe riguardare l'indagine.."
"Non.. Non neghi neanche"
Non so cosa dire.. non so cosa ha visto.
"Perrie.."
"Oh mio dio.. lo hai fatto veramente.."
"Lui mi ha baciata"
"Ah quindi per te non è significato nulla!?"
"Perrie non urlare"
"Non devo urlare? Jade.. Jade che cazzo stai dicendo?"
Le parole non mi escono dalle labbra.
"Ti sto chiedendo se hai baciato un altro e tutto quello che hai da dirmi è di non prendere il tuo telefono e di non urlare?"
Fisso il pavimento, mi sento presa alla sprovvista e.. cazzo.. non deve andare così.
"Perrie.. io ti amo.."
"Adesso ti giochi la carta del ti amo?"
"Fammi parlare!"
"Eh parla, dì qualcosa"
"Lui.. lui mi ha baciata e io l'ho quasi subito respinto.."
"Quasi subito?!"
"Perrie che vuoi che ti dica?!"
"La verità, dimmi cosa dovrei fare ora io.. dimmelo, dimmelo Jade"
Le vado vicina, prendendola per le mani.
"Ti devi fidare di me, io amo solo te, l'ho respinto e gli ho detto che ho solo te in testa e questo non potrà mai cambiare.."
"Tu.. tu hai ricambiato?"
Sembra sul punto di piangere.
"È stato solo un attimo Perrie.."
"Rispondimi ti prego.."
Resto a guardarla e una lacrima cade sul suo bellissimo viso.
Mi sento tremare e il nodo in gola prende a stringere quasi da togliermi il fiato.
"Si.. ma ti prego, è stato solo un attimo.."
"Ah.. dio.."
Mi spintona via, allontanandosi.
Mordo più che posso il mio labbro inferiore.
"Perrie aspetta"
Raccoglie la camicia, per poi sparire in camera dove subito la raggiungo, trattenendola per un braccio.
"Jade.. lasciami.. mi.. mi stai facendo schifo.. devo.. devo andarmene da qui"
"Perrie.."
La vedo infilare i vestiti velocemente e tornare in salone, con me che non sapendo che altro fare, la seguo ovunque, sperando di non crollare a terra prima che se ne vada.
"Perrie.. aspetta, ti prego ascoltami!"
La prendo per un polso, facendola voltare con la forza.
"Tu.."
La vedo irrigidirsi e spostare lo sguardo altrove.
"Tu hai rovinato tutto.."
"Perrie è stato solo un bacio.."
"Hm.. lo so.. ma.. ho solo bisogno di spazio"
Raccoglie le ultime cose, va verso la porta ed esce.
Sento una rabbia scorrere nel sangue e andare dritta al cervello.
Respiro profondamente, fissando la porta.
Mi volto a guardarmi in giro e così inizio a dare sfogo a tutto quello che da giorni mi perseguita, prendendo di mira un oggetto dopo l'altro, scaraventandoli a terra, alla parete, finché ho la forza di farlo, finché non sento che anche l'ultima goccia di rabbia abbia abbandonato il mio corpo.

Pago il taxi e lentamente salgo le scale della centrale.
La mia espressione potrebbe dire tutto e vorrei tanto che nessuno abbia voglia di incrociare il mio sguardo.
Mi affaccio nell'ufficio di Richard, trovandolo seduto alla scrivania.
"Hey Jade"
"Senza fare altre domande.. hai visto Perrie?"
"Oh ehm.. dopo questa mattina no.."
"Va bene, grazie"
Esco, prima che il suo istinto primordiale prenda la meglio.
"Thirlwall nel mio ufficio"
Prendo un bel respiro, raggiungendo Trevor, cercando di non far trasparire nulla.
Non voglio aggredirlo di nuovo, ne verbalmente ne tanto meno fisicamente.
"Dimmi"
Chiudo la porta e mi siedo sulla poltroncina.
"Sarai felice di sapere che l'indagine finisce qui"
Cosa?
"Dennis mi ha fornito tutti gli aggiornamenti e basta così, sei stata preziosa Jade e ti ringrazio di tutto"
"Non capisco, cos'è saltato fuori? Abbiamo arrestato qualcuno?"
"No ma quello che dovevo sapere l'ho saputo e questo è quanto.."
Si appoggia con i gomiti alla cattedra, avvicinandosi come se dovesse sussurrare qualcosa.
"..potrai finalmente tornare alla tua vita, potrai tornare a lavorare con Perrie e tra voi non ci saranno più problemi.. vedrai che da adesso le cose andranno meglio"
"Trevor sei stato te a dirmi che non me ne potevo tirar fuori, non.. non capisco.."
"Lo so Jade.. fidati di me, non hai di che preoccuparti"
"Posso almeno sapere cosa dovevi scoprire? Chi c'è dietro tutto questo?"
"Sono informazioni riservate.. lascia perdere, okay? Vai da Perrie e festeggiate, insomma è finita Jade"
"Hm.. certo.."
Mi alzo, andando verso l'uscita.
"Jade smetti di indagare, d'accordo?"
Mi volto, trovandolo con un'espressione piuttosto seria in volto.
"D'accordo capitano, niente più indagini"
"Bene.. ora vai a combinare qualcosa"
"Ah credo.. credo mi prenderò qualche giorno, sai quest'ultimo mese non è stato uno dei migliori.."
"Beh.. si, lo capisco.. prenditi il tempo che ti serve"
"Grazie, a presto"
Un ultimo sorriso ed esco.
Vado alla mia cattedra, raccolgo le mie cose e dopo poco sono fuori dalla centrale.

Una settimana dopo - ore 4.15pm

"Amelia tesoro, perché non torni a lavoro?"
Appoggio il vassoio con le tazze di té sul mobiletto accanto il divano, per poi sedermi accanto alla signora Wilson.
"Perché voglio prendermi cura di lei ancora per un po', le dispiace la mia presenza?"
"No affatto ma tesoro, sei sempre qui da noi.. non esci da quanto?"
"Giusto ieri sono andata a fare la spesa, stia tranquilla"
"oh Amelia.. intendo uscire con gli amici, andare a lavorare o.. vedere Perrie, ci manca vederla e soprattutto vedervi insieme.. Roger è un po' burbero per queste cose ma è evidente quanto dispiaccia anche a lui"
"Perrie ed io siamo in pausa o almeno credo.. ma per ora non mi vuole ancora vedere"
"Quel ragazzo ti ha chiesto scusa?"
"Hm.. no, non lo sento da quel giorno"
"I ragazzi di oggi.. tutti senza palle"
Sorrido per il suo modo di tirarmi su di morale.
"Allora? Vuole la sua tazza di té?"
"Si, decisamente"
"Zucchero?"
"Oh no cara.. va bene il giocattolino nuovo al cuore ma meglio non infastidirlo"
"D'accordo d'accordo"
"Le vado a prendere qualche biscotto?"
"Oh no no, non ti preoccupare"
"Amelia c'è qualcuno che bussa alla tua porta"
Sentiamo Roger dall'entrata.
"Arrivo"
Mi alzo e di fretta lo raggiungo.
"Chi è?"
"Non lo so cara"
"Tranquillo ci penso io"
Guardo dallo spioncino e riconosco facilmente il taglio di capelli corto e biondo scuro, così prendendo un bel respiro apro la porta.
"Hey.."
Si volta, preso alle spalle.
"Oh sei di qua"
"Si.. a volte, che c'è?"
"Possiamo parlare?"
"Certo dimmi"
"Ehm.. posso.. posso entrare? Riguarda.. l'indagine"
"Non qui"
Mi chiudo la porta dei Wilson alle spalle, supero Dennis ed estratte le chiavi di casa dalla tasca, apro la porta del mio appartamento.
Ci fermiamo in salotto e così mi volto nella sua direzione, incrociando le braccia.
"Hai un arredamento piuttosto minimalista vedo"
"Sto rinnovando"
"Oh ecco spiegato l'assenza di praticamente qualsiasi decorazione"
"Già.. Allora? Ti ascolto"
"Ho saputo che l'indagine è chiusa"
"Si da una settimana ormai"
"E te hai veramente smesso di indagare? Voglio dire.. non ti sembra un po' strano? Non sono Trevor, puoi parlare con me"
Lo guardo, mordendomi il labbro inferiore.
"Lo so.. e no.. non sto più indagando.. voglio riprendermi la mia vita"
Restiamo qualche secondo a guardarci, poi sospira, guardandosi intorno.
"Capisco.."
"Tu stai continuando ad indagare?"
"No ma ti avrei aiutata volentieri se fosse stato il caso ma va bene così, mi lascerò tutto alle spalle"
Annuisco e lui sorride.
"Comunque ti trovo bene"
"Oh.. si la gamba, come nuova"
"Hm-hm.."
"Beh Jade.. io vado, è stato bello rivederti"
"Anche per me"
Lo accompagno alla porta.
"Alla prossima Jade"
"Alla prossima Dennis"
Mi sporgo a baciargli la guancia, per poi farlo uscire e una volta allontanato richiudo la porta.
"Hm.. bene, bene.."
Vado in camera, ho bisogno di rinfrescarmi le idee.
Raggiungo l'armadio, mi metto sul lato e inizio a spingerlo, allontanandolo dalla parete.
Ed ecco qua.
Nomi, immagini, foto e indirizzi.
Tutta l'indagine spalmata sul retro del mio nuovo e funzionale armadio.
Quindi.. un losco giro di armi, mascherato da uno più semplice ma mal organizzato spaccio di droga. Ben sviluppata è la gerarchia di persone interposte tra chi gestisce la droga e chi realmente comanda.
Dubito che il signor Brown faccia parte di quest'ultimo gruppo, non è poi così invulnerabile.. piuttosto credo sia a un passo da i veri marionettisti di questa faccenda, probabilmente un finanziatore, da parte sua metteva a disposizione case, magazzini, palazzine per continuare la vendita di armi indisturbati ma devono essercene altri, che mettono soldi, che coprono le azioni illegali e qualsiasi cosa legata al giro.
È difficile stabilire in base a cosa vengano scelti e successivamente coinvolti, con cosa vengano ricattati..
Riprendo l'elenco delle proprietà del signor Brown, scorrendole per la centesima volta.
Beh.. potrei andare a controllare ogni singola proprietà ma ci metterei una vita.
Secondo tutte le fatture trovate, acquistavano materie prime presso quel negozio in centro, dove Dennis è stato ferito e se per materie prime intendiamo armi, dove le portavano poi?
Eliminando i luoghi più insoliti come case e negozi, restano i magazzini che ne sono.. tre.
Quello più vicino al negozio del signor Brown è al porto, dovrebbero essere una ventina di minuti da qui.
Beh.. stasera credo proprio che si andrà in gita al porto.

Dennis - 5pm

"Capo"
"Allora?"
"Confermo, ha smesso di indagare.."
"Ne sei certo?"
"Si capo, Jade Thirlwall non è più un nostro problema"
Svolto l'angolo della palazzina, entrando in auto.
"Non possiamo fare errori Dennis.. eliminala una volta per tutte, ora ho un impegno, al mio ritorno voglio il lavoro portato a termine, chiaro?"
"Si capo"
Chiude la chiamata, così allontano il telefono dall'orecchio, gettandolo sul sedile vuoto per poi colpire violentemente il volante dell'auto.

------------------------------------------------------------------------

Is it me? - Jerrie ThirlwardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora