Capitolo 22

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Jade - 11pm

"Sono entrata e l'ho trovato in procinto di far fuoco sull'uomo, ma poi mi ha puntato l'arma addosso e ho dovuto sparare.. mi sono trovata in una situazione scomoda e inaspettata.."
L'agente prende nota di ogni mia singola parola.
"D'accordo detective, per ora può bastare.. resti disponibile"
"Certo"
Mi accenna un breve sorriso, per poi allontanarsi.
Mi stringo nella coperta, certamente le temperature non fanno altro che scendere, mentre resto seduta nella parte posteriore dell'ambulanza a guardare gli uomini della scientifica fare avanti e indietro.
"Hey"
Mi volto, vedendo giusto un attimo il viso comprensivo di Richard, per poi tornare a guardare il suolo.
"Hey.."
"Come stai?"
"Tranquillo, sto bene.. puoi tornare da lui"
"Lo.. lo stanno medicando.. era un po' malconcio"
Annuisco, senza spostare lo sguardo da terra.
"Perrie tra poco sarà qui"
"Lo so.."
"Al telefono sembrava al quanto.. scossa.. quindi non badare alle sue parole.. lo sai, si pente sempre poi di ciò che dice"
Già.. ma non credo valga anche per questa volta.
"Lei lo sa?"
"No.. preferisco dirglielo una volta arrivata qui"
"D'accordo"
"Jade.. una domanda"
Cerco di prestargli attenzione, non sicura che io abbia voglia di starlo veramente ad ascoltare.
"Lui è.. è coinvolto?"
"Non lo so.. non so come tutto questo sia possibile.."
"Beh.. ci saprà spiegare meglio lui"
"Certo.."
Sentiamo un'auto arrivare a gran velocità e presto vediamo una Perrie venirci incontro a passi lunghi.
"Tu.. come hai potuto?!"
Già.. come mi aspettavo.
Richard le va subito incontro, stringendola tra le braccia, impedendole di venirmi addosso.
"Io non credo a una sola parola che hai detto agli agenti! Capito!? Tu hai ucciso Trevor!"
"Perrie.. Perrie calmati"
Vorrei morire, sparire, andarmene da qui.
Tutti gli occhi sono su di noi, li posso sentire, posso sentire ogni pensiero di ogni persona qui presente accusarmi dell'omicidio del capitano.
Ed è vero.. ho ucciso Trevor e si, lui era corrotto.
"Perrie ti devi calmare, okay? Ti devo dire una cosa.. ma ho bisogno che ti tranquillizzi"
Le prende il viso con entrambe le mani, guardandola dritta negli occhi e ciò sembra sortire qualche effetto.
"Ti porto da una persona okay?"
"Hm.. si, si okay"
Si voltano, andando in direzione dell'altra ambulanza a poco meno di una ventina di metri da me.
"Matt?"
"Perrie.."
Lo vedo alzarsi, non curandosi dei paramedici che gli stavano medicando le ferite.
Vedo la mia ragazza andargli incontro prima lentamente, fino a quasi saltargli addosso.
Non sento molto bene le loro parole ma posso immaginare.
Guardo la scena, tanto non penso di poter soffrire più di così.
Si separano ma lui porta una mano dietro il suo collo, unendo subito le loro labbra.
Una stretta allo stomaco mi fa quasi svenire, non potendo credere a ciò che vedo.
Perrie si allontana.
Già.. forse si sarà ricordata di avere me proprio qui dietro..
Sposto lo sguardo altrove.
Non so.. mi sembra di avere il battito inesistente, l'aria sembra così densa da non poter respirare.
Li sento ridere.
Bene, almeno so che è felice.
"Jade.."
"Rick lasciami sola"
"Immagino ma.. c'è Matt che vuole parlarti"
Torno su di lui e una rabbia assurda impiega mezzo secondo ad attraversarmi tutto il corpo.
"Che si vada a far fottere"
"Jade.. non ha cattive intenzioni, ti vuole solo ringraziare"
"Dopo aver baciato Perrie? No, grazie ma sto bene così"
"Non sa di voi, ha visto la donna che voleva sposare dopo quasi due anni.. credo sia normale"
"Normale?"
"Jade.. ti prego, te lo sto chiedendo io.."
"Qualche problema qua?"
Ed eccolo qui. L'uomo del momento, seguito alle spalle da Perrie che piuttosto che guardarmi, preferirebbe buttarsi nell'oceano.
"No, stavamo solo chiacchierando"
"Te sei la detective Thirlwall, quella che mi ha salvato la vita, giusto?"
"Già.. sono io"
"Ti ringrazio.. davvero, se non fosse stato per te ora non sarei qui"
Si volta da un lato a guardare prima Perrie e poi Richard.
Avrei dovuto lasciar fare a Trevor, girare i tacchi e andarmene.
"Nulla"
"Hmm.. beh allora.."
"Però una domanda mi sorge spontanea.."
Torna su di me, come il resto delle persone presenti.
"Certo dimmi"
"Come sei finito su quella sedia legato e bendato?"
Lo vedo fare un bel respiro, mentre gli occhi di tutti ricadono su di lui.
"Sono dovuto sparire, non sapevo per quanto, ne perché, Trevor mi aveva solo detto che non avevo scelta, che avrebbe ucciso tutte le persone che amavo.. ma poi in realtà non me ne sono mai andato.. sono sempre rimasto nei paraggi, alla giusta distanza ma nell'ultimo periodo credo di aver sbagliato qualcosa, di esser stato meno prudente.. avrà rintracciato i miei passi e alla fine mi ha trovato.. il patto era che io sarei dovuto restare lontano ma così non ho fatto.. ed eccoci qua.. mi dispiace per quello che hai dovuto fare per salvarmi, ti sarò sempre debitore"
"Amico siamo tutti felici di riaverti qui"
Richard e Matt si scambiano una forte stretta di mano, seguita da un abbraccio.
"Dai passiamo al bar magari troviamo qualcuno, saranno entusiasti di rivederti"
Rick porta un braccio intorno al collo di Matt, stringendo e scuotendolo un po'.
"Perrie te vieni?"
"Io.. ho bisogno di un attimo.."
"Immagino.. beh.. a dopo"
Si scambiano uno sguardo veloce, entrambi sorridendo.
Torno a guardare le mie mani, sporche del sangue di Trevor.. Sarà vero? Un corrotto.. e insieme a lui chi altri?
I due si allontanano tra le risate, lasciando me e Perrie in totale silenzio.
Si viene a sedere qui accanto a me.
"Mi.. mi dispiace per prima e grazie.. per averlo salvato, perderlo una seconda volta mi avrebbe rigettata nel limbo di un anno fa.."
"Perché invece vederlo tornare dal nulla non ti turba neanche un po'?"
Restiamo in silenzio.
"Mi dispiace per quello che hai visto.. in tutto questo tempo ho sempre sperato, immaginato un suo ritorno a casa.. ma c'era sempre quella parte di me che sapeva essere impossibile ed ora.. ora è qui.."
Mordo l'interno della guancia, senza rivolgerle mai lo sguardo.
"Noi.. ci dovevamo sposare e poi sai com'è andata.. io lo amavo Jade"
"E lo ami ancora.."
"Non penso sia mai cambiato questo"
"Okay.. basta così"
Mi alzo, levandomi la coperta di dosso, per poi voltarmi e sforzarmi di guardarla.
"Prima che me ne vada voglio che tu sappia una cosa.. hai appena mandato a puttane questi mesi tra noi.."
Scuoto il viso incredula.
"..non ci posso credere che tu mi abbia solo presa in giro"
"Jade lo sai che non è così.."
"Spero di esser stata un buon ripiego ma fortunatamente è tornato Matt.. ora non devi più fingere di amarmi"
"Jade aspetta.."
Mi allontano, non la voglio più sentire, ne vedere.. dio che rabbia, che stupida.. che stupida sono stata..
Salgo in auto sbattendo la portiera.
La metto in moto e parto a tutta velocità.
Colpisco più volte il volante, in preda a una rabbia accecante che scorre lungo ogni centimetro della mia pelle.
Arrivo in centrale e qualche luce sembra ancora accesa.
Varco l'entrata e cercando di non farmi notare da nessuno, entro nell'ufficio di Trevor.
Gia domani mattina sarà stato svuotato e tutto quello che di utile era in questa stanza sparirà.
Mi siedo alla sua poltrona e prendo un bel respiro, appoggiandomi allo schienale e guardandomi intorno.
Cerco di non pensarci, cerco di trascurare quella vocina nella mia mente che mi tormenta dal momento che ho premuto il grilletto e ucciso Trevor.
Chiudo gli occhi e cerco di tranquillizzarmi.
Mi sembra di ritrovare la concentrazione, così inizio a sfogliare i fogli che trovo sulla cattedra, trovando solo scartoffie.
Mi piego di lato, cercando di aprire il cassetto ma ricordandomi bene, è chiuso a chiave.
"Dove miseria sarà?"
Mi guardo attorno, aprendo ogni cassetto, cercando tra ogni cartella e scaffale.
Nulla..
Mi alzo andando a cercare nel mobiletto dei file, ma oltre a un mucchio di cartelle niente di più.
Porto una mano tra i capelli, facendo un bel respiro e non sapendo dove altro cercare.
Torno a guardare la cattedra, cercando qualcosa che mi sia sfuggito.
Sollevo lo sguardo, guardando fuori attraverso le grandi vetrate.
Gli occhi mi cadono sul suo appendiabiti, trovandoci ancora il suo cappotto.
Mi avvicino e sollevando una mano ne accarezzo una manica, sentendo ancora il forte profumo di colonia che metteva ogni santo giorno.
Lo prendo e lo faccio girare attorno le mie spalle.
Mi entra almeno due volte.
Credo me lo porterò via, solo questo.
Infilo le maniche e poi le mani nelle tasche e non riesco a pensare ad altro se non al fatto che pesi decisamente più di me.
Sento un buco nella fodera della tasca destra, abbastanza grande da farci entrare la mia mano.
Allargo il cappotto da entrambi i lati e noto un particolare insolito.
Ha aggiunto una cucitura, chiudendo e creando una seconda tasca destra, mentre a sinistra ciò non è presente.
Allungo ancora un po' la mano nel buco, fino a toccare qualcosa di freddo e metallico.
Estraggo una piccola chiave leggermente opacizzata.
Stringo un po' gli occhi su di essa e poi guardo il cassetto.
Mi sfilo il cappotto, appoggiandolo allo schienale e sedendomi nuovamente sulla poltrona.
Inserisco la chiave e sembra andare, inizio a girarla e sorprendentemente l'ingranaggio va.
Apro il cassetto e con grande disappunto lo trovo vuoto.
Wow.. tutto questo per nulla.
Getto la chiave nel cassetto, per poi spingerlo con forza per richiuderlo.
"Non c'è nulla qui.."
Scuoto il capo, alzandomi e una volta preso il cappotto, esco dall'ufficio e poi dalla centrale.

Ore 00.30am

Mi trascino esausta fino alla porta del mio appartamento.
Cerco la chiave nel mazzo, impiegando qualche secondo di più.
"Hey Amelia"
Mi volto, un po' presa di sprovvista.
"Oh Roger.. che fai qui? È tardi.."
Sussurriamo, sperando di non svegliare nessuno.
"Si cara ma ti stavo aspettando"
"Hm.. per quale motivo?"
"Oggi ti è arrivato un pacco, decisamente molto pesante, il corriere non trovandoti ha bussato da noi"
"Oh ehm.. non aspettavo nessun pacco"
Mi porge un'espressione come a chiedere quindi cosa voglio fare.
"Beh dai.. ti do una mano e lo portiamo da me"
"Oh certo cara"
Lentamente lo portiamo nel mio appartamento, appoggiandolo accanto al divano e si.. è davvero pesante.
"Grazie Roger"
"Non ti preoccupare"
"Beh.. Buonanotte allora"
"Si buonanotte"
Lo accompagno verso la porta.
"Hm Amelia.. una domanda.. non ho potuto non notare il sangue che hai sui vestiti."
"Oh beh.."
"Non voglio entrare nei dettagli, solo.. va tutto bene?"
I suoi occhi trasmettono una certa preoccupazione, velata però da un deciso senso paterno che Roger ha sempre saputo farmi sentire.
"Tutto bene.."
"Sicura? Con noi puoi parlare Amelia, se possiamo fare qualcosa.."
"Si e no Roger.. ma ti ringrazio per il pensiero"
Assottiglia le labbra, regalandomi un dolce sorriso.
"D'accordo.. buonanotte tesoro"
Mi bacia la fronte, per poi tornare nel suo appartamento.
Chiudo la porta, sorridendo appena per la sua solita premura.
Mi volto andando al mio inaspettato e pesante pacco, decisa di volerlo aprire subito.

Perrie

"Hey"
"Hey.."
Mi guarda, con addosso il suo solito pigiama di sempre: t-shirt grigia e tuta a scacchi.
"L'ho trovato nell'armadio"
Annuisco.
"Ti sta benissimo, come una volta"
Annuisce anche lui.
"Ti trovo molto bene Perrie"
"Beh te un po' meno"
Sorride e la sensazione di imbarazzo piano piano sembra abbandonarmi.
"Dormo sul divano io, credo non sia il caso di.."
"Già.. lo credo anch'io"
Abbassa lo sguardo a terra per un attimo.
"Spero di poter recuperare il tempo perso"
Un angolo delle mie labbra prende una leggera piega verso l'alto.
"Anch'io.."
"Bene.. beh.. buonanotte Perrie"
"Buonanotte Matt"
Mi sorride, per poi chiudere la porta della mia camera.

Jade

"Cara Jade, spero che i dissapori tra noi si possano alleviare presto, magari grazie anche a questo mio non proprio piccolo regalo. Fanne buon uso, Il tuo capitano Trevor"
Una lacrima solca il mio viso e il dolore ricomincia a martellare, mentre stringo forte il piccolo foglietto di carta al petto.
Con la vista offuscata dalle lacrime, sposto lo sguardo sullo stupido sacco da boxe sistemato a terra accanto a me e un po' tremando mi ci appoggio, sperando possa darmi quel poco di sollievo di cui ora ho disperatamente bisogno.

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Eh già..❤

Is it me? - Jerrie ThirlwardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora