Capitolo 34

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Jade - 11pm

Finisco di tamponare il sangue che ancora cola dal naso, pulendo tutto e già sapendo che Dennis avrà da farmi infinite domande.
Velocemente vado ad aprire la porta.
"Perrie.. come.. cosa fai qui..?"
"Non potevo lasciarti andare conciata così"
"Sto.. sto bene.. ho già sistemato.. tu come sai di questo posto?"
"Vedo come hai sistemato.."
Mi indica il naso per poi sorpassarmi.
Chiudo la porta, mentre passo due dita sotto il naso per controllare se esca ancora sangue.
"Cazzo.."
"Vieni qua, siediti"
"Perrie.. ho bisogno di sapere come conosci questo posto, non è affatto sicuro che tu sia qui, qualcuno potrebbe averti seguita, Dennis potrebbe arrivare da un momento all'altro, si infurierà se lo scopre.."
"Hey calmati.."
Mi prende per il braccio, facendomi sedere sul bracciolo del divano.
Prende dell'ovatta e la bagna di disinfettante.
"Potresti sentire un po' di pizzicore"
"Non sono una bambina.."
Fa scorrere il batuffolo impregnato di disinfettante sotto il naso, calzandolo un po' per tentare di fermare il sangue.
Sento un po' di bruciore ma evito di fare smorfie.
"Ho messo un localizzatore sotto la tua auto, una settimana fa circa.. Così ero a conoscenza di ogni tuo spostamento"
Mi scanso incredula.
"Cosa?"
"Vieni qui"
Mi prende per il mento, tornando a medicarmi.
"Non vado fiera di quello che ho fatto ma avevo bisogno di sapere"
Guarda il batuffolo ormai sporco di sangue.
Ne prende uno nuovo, ripetendo le stesse operazioni di prima e lasciandolo a tamponare.
"Ho visto cose che avrei preferito non vedere.."
"Del tipo?"
La vedo mordersi il labbro, mentre attenta disinfetta un altro pezzo d'ovatta.
"Oggi.. ti ho vista aggredire quel ragazzo.. poi lo hai caricato in auto e lo hai portato via.. non.. non sembravi neanche te"
Le trema la voce così delicatamente le fermo il polso, andandomi a togliere il tampone dal naso, per poi guardarla.
"Non era nessuno che meritasse la tua pena, fidati.."
"Ora dov'è?"
Abbasso lo sguardo.
"Lui è.. è morto"
Si blocca.
"Lo.. lo hai u.."
"No, no.. avrei voluto ma no, Perrie lui era un criminale, mi avrebbe uccisa altrimenti.. non potevo lasciare che mi facesse scoprire"
"E quindi lo.. lo hai ucciso?"
Mi alzo, avendola più vicina.
"No! Hey.. io mi fido di te e tu devi fidarti di me"
"Stai giù"
Delicatamente mi fa tornare seduta, per poi prendere ad asciugare la ferita sul labbro, mentre i miei occhi cadono e si alzano dalle sue labbra ai suoi occhi.
"Mi dispiace di averti fatto male"
"Dispiace anche a me.."
"Io non sanguino di certo come te"
"Sono delicata io"
"Hm.. lo so"
Accarezza la mia guancia e improvvisamente la mancanza di lei si fa sentire ed è come se il male che ci siamo fatte volontariamente o no in questi mesi sia tornato tutto a galla.
La guardo nei suoi grandi occhi blu, mentre lei delicatamente si mette a cavalcioni su di me, portando fin troppo vicine le nostre intimità.
Dio quanto ne avrei bisogno.
"Perché te ne sei andata prima?"
Sposto lo sguardo altrove.
Perché lei ha Matt e lo sa ma continua a volere me e non capisce quanto questo non mi faccia bene.
"Ti amo da impazzire Perrie.."
La mia voce si rompe ammettendo a me stessa quello che infondo ho sempre saputo, mentre il suo pollice asciuga le lacrime colate sul mio viso.
".. ma non possiamo continuare così.."
Si blocca e sembra voler guardare più in profondità nei miei occhi, come a voler capire se quelle parole abbiano un significato diverso da quello che realmente intendono.
La vedo assottigliare le labbra nel tentativo di trattenere le lacrime, mentre debolmente inizia a scuotere il capo.
"Dimmi che puoi capirne il motivo.."
Chiude gli occhi e una lacrima cade.
Cade come cadrebbe un sasso, come è caduto Trevor, quando la pallottola ha trapassato il suo petto, cade senza volervo, senza averlo scelto.
Annuisce.
"Posso baciarti?"
Sussurra abbassando lo sguardo alle mie labbra.
Se deve essere l'ultima volta, posso permettermi di soffrire quanto serva a lei per accettare la situazione.
Ci avviciniamo l'un l'altra, lentamente, come se fosse il primo bacio, come se non sapessimo cosa fare.
Mi schiude le labbra e dolcemente accarezza la mia lingua ma il cuore mi si spezza quando tra le mie braccia la sento tremare, mentre le sue mani continuano ad accarezzarmi il viso.
La stringo più forte e subito scoppia in un pianto che mi entra fin dentro le ossa, dritto al petto, un pianto che temo trattenesse da tanto e che a fatica scorderò.
"Guardami.."
Le porto i capelli dietro l'orecchio, asciugandole poi qualche lacrima.
Vorrei esser più forte per reggere questi suoi occhi grandi e umidi.
"Tu.. tu devi andare avanti con la tua vita.. lo devi fare capito?"
Vorrebbe spostare lo sguardo altrove ma subito la blocco da dietro il collo, costringendola a guardarmi.
Non è facile per lei sentire come per me parlare.
"Però.. voglio che tu sappia che ti ho amata tanto.. più di quanto avrei mai pensato di esser capace"
A fatica termino le parole.
Scende da me, mi prende il viso e mi bacia ancora e ancora, mentre la sento indietreggiare finché le sue labbra non sono più sulle mie e le sue mani non mi accarezzano più.
Va verso l'uscita, apre la porta ed esce.
"Ma cosa?! Perrie!"
Mi alzo, iniziando a camminare in modo disordinato, mentre una mano ai capelli prova a rimediare a tutto, al dolore martellante il petto, al senso di mancanza d'aria, come se respirare sia diventato impossibile ora che lei non è più qui con me.
"Jade ma che diamine ci fa Perrie qui!? Ti rendi conto che averle rivelato che tu sia ancora viva l'ha messa solo che in pericolo? Quante volte te l'avrò ripetuto santo cielo"
"Dennis lasciami stare.."
"No Jade, adesso dovremo trovare il modo di mettere al sicuro anche lei! Dille che non può tornare.."
"Non tornerà comunque!"
Fisso un punto imprecisato prima che i miei occhi cadano al suolo in silenzio.
"Lei non tornerà più.. ora lasciami stare"
Chiudo gli occhi, prendendo aria.
"Jade.. io.."
"Non dire nulla"
Prendo il mio giubbetto, le chiavi ed esco.
Arrivo all'auto e inginocchiandomi per cercare il localizzatore.
Lo trovo sotto il paraurti posteriore, così sdraiandomi lo prendo a calci facendolo staccare al secondo colpo.
Un apparecchio della grandezza di una mano.
Lo guardo qualche secondo, per poi gettarlo a terra e pestarlo un paio di volte, fino a distruggerne la scatola e i cavi.
Salgo in auto e mettendo in moto mi allontano, non sapendo ancora in quale direzione, seguendo solo la strada.

Is it me? - Jerrie ThirlwardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora