Capitolo 32

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Jade

Fanculo.
Non la capisco tante volte.
Raggiungo l'auto ma sento il telefono vibrare nella tasca.
'Vendita importante al 22esimo di Bretton St nell'Upper Manhattan, non è una proprietà dal signor Brown, fa presto'
-Dennis 4.35am

Dennis - 4.36am

Spero legga subito il messaggio. Tra circa mezz'ora saranno lì.
"Hey Dennis"
"Hey"
Metto via il telefono, per poi accennare un sorriso a Robert.
"Ho deciso che oggi verrai con noi, sei un dipendente modello e te la meriti proprio una promozione"
"Oh.. ehm.. Robert.. non so che dirti"
"Tranquillo, te lo sei guadagnato"
Poggia una mano sulla mia spalla, stringendo un po'.
"Oggi sarà impegnativa, i clienti sono tosti e non si fidano, ci vorrà qualche oretta"
Annuisco.
"Te la senti?"
"Certo"
"Lo sapevo"
Batte un colpo sul mio petto.
"Con anche solo questa vendita potremmo metterci apposto per tutta la vita fratello"
Accenno un sorriso complice, nel tentativo di assecondarlo.
"Beh vado a prepararmi.."
"Non ce n'è bisogno, su vieni con me femminuccia"
Serro la mascella, mentre porta un braccio attorno al collo spingendomi ad andare con lui.
Sicuramente avrò modo di ottenere ciò che serve a me e Jade per accusarli davanti un giudice e aprire un'indagine ufficiale.
Mi sento piuttosto fiducioso.

Jade - 5.00am

Fermo l'auto a un paio di isolati prima dell'indirizzo che mi ha fornito Dennis.
Restare fuori e riuscire solo a fare qualche foto è il massimo che possiamo ottenere, almeno fin quando Dennis non avrà la possibilità di poter partecipare a uno scambio.
L'ammontare delle informazioni che potremmo ottenere in quel modo potrebbe porre fine a tutta questa brutta storia ma non si fidano ancora a tal punto di lui.
Magari c'è un'entrata sul retro di cui potrei approfittare ma dubito non siano controllate.
Devo perlustrare il palazzo.
Ci dovrà pur essere una finestra, una sorta di seconda entrata.
Non mi sembra sia già arrivato qualcuno.. forse riesco ad entrare prima di loro.
Senza pensarci due volte alzo il cappuccio e scendo dall'auto.
Mi incammino a testa bassa verso la palazzina e senza dare troppo nell'occhio cerco di entrare.
"Cazzo.."
Chiusa.
Mi do un'occhiata veloce attorno, per poi scendere le scalette e fare il giro.
Arrivo sul retro ma purtroppo anche questa porta è chiusa.
Niente da fare..
Torno sul davanti, andando poi verso la mia auto.
"Accidenti.."
Due auto si apprestano a fermarsi difronte la palazzina.
Mi volto immediatamente, dando loro le spalle e avvicinandomi all'entrata dell'edificio accanto.
Sento le portiere sbattere e il cuore mi batte forte in petto.
A passi piccoli e il più possibile disinvolti, cerco di raggiungere l'auto a una decina di metri più avanti.
"Josh tu resti qui fuori"
"Ah che palle Robert.."
Sento la porta di ingresso aprirsi e poi chiudersi.
Josh.. chi è questo Josh?
"Hey tu!"
Chiudo gli occhi, mentre mantenendo la calma continuo verso la macchina.
"Hey fermati"
Oltrepasso la mia auto, raggiungendo il furgoncino parcheggiato appena dietro.
"Ho detto che devi fermarti!"
Riesco a svoltare dietro il furgone prima che mi raggiunga.
Mi appoggio, prendendo fiato e cercando di calmarmi.

Perrie

'Spostamento n. 66 Bretton St Upper Manhattan'.
Svolto nella strada che il localizzatore fissato sull'auto di Jade mi indica.
Non mi fa piacere doverle mentire per riuscire a scoprire qualcosa ma sapevo essere l'unico modo e quello che ne sta venendo fuori non mi piace affatto.
Attraverso la strada, parcheggiando sul lato opposto e una volta ferma a un centinaio di metri vedo Jade dietro un furgone.
"Che diamine.."
Un uomo compare al lato e subito Jade porta le braccia al suo collo, colpendolo più volte al fianco, finché il ragazzo non perde i sensi.
"Che cazzo.."
Resto pietrificata.
La vedo trascinarlo fino alla sua auto.
Sembra così fredda, insensibile, come se la cosa non la toccasse affatto.
Vorrei scendere e chiederle che diamine sta facendo ma il mio corpo non risponde ai comandi, non riuscendo a dare una spiegazione a tutto ciò.
Sale in auto e poco dopo parte per allontanarsi a gran velocità.
Il computer riprende a far rumore.
"Jade.. cazzo.."
Stringo i denti, mettendo in moto l'auto e tornandomene a casa.

Is it me? - Jerrie ThirlwardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora