Capitolo 24

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Una settimana dopo - 5.50am
Jade

Tengo lo sguardo sul mio obiettivo, senza mancare un colpo, sentendo i muscoli di tutto il corpo contrarsi per assecondare ogni mio movimento.
Colpisco ripetutamente, sentendo il sudore colare lungo la schiena e il fiato diventare sempre più corto.
"Hm.. cazzo.."
Do un ultimo pugno al sacco da boxe, lasciandolo poi ondeggiare appena un po'.
Riprendo aria, portando le mani fasciate ai fianchi e girando un po' per la stanza.
Mi hanno praticamente obbligata a presentarmi in centrale questa mattina per incontrare il nuovo capitano.
Lo avranno sicuramente già messo in guardia con me: "la detective che ha ucciso l'ex capitano".
Vado solo per potermi poi congratulare con Richard e dirgli che purtroppo non potrò essere al suo matrimonio.
Non ci tengo a restare a guardare dal tavolino tutte quelle coppie felici, tra cui Perrie e Matt.

Ore 7.20am

Fatta la doccia e vestita semplicemente con un jeans, felpa e una giacca in pelle, esco di casa per raggiungere la centrale.
Oggi è una bella giornata soleggiata, spero continui ad esserlo, anche se la sensazione non è una delle migliori.

Entro trovando già tutti a lavoro.
Nessuno sembra notarmi, o almeno spero di non star parlando troppo presto.
Entro nell'ufficio di Trevor e non trovando nessuno, mi siedo a una delle due poltroncine.
Sembra molto più spoglio di prima questo ufficio, nessuna foto, nessun oggetto o scartoffia fuori posto, sembra come appena arredato.
Prendo un bel respiro, non riuscendo a togliermi dalla mente il fatto di trovarmi proprio nell'ufficio della persona che ho ucciso giusto una settimana fa.
Chiudo gli occhi, cercando dentro me qualsiasi appiglio per non lasciarmi trascinare da quel pensiero.
"Hey eccomi, scusa il ritardo"
Spalanco gli occhi e voltandomi, mi ritrovo Perrie entrare frettolosamente in ufficio col cappotto e una ventiquattrore in mano.
Mi alzo, restando del tutto confusa.
"No tranquilla, resta seduta"
"È uno scherzo?"
Sistemato il cappotto all'appendiabiti, viene a sedersi alla sedia dietro la cattedra e prima di parlare prende un bel respiro.
"Jade siediti"
"No che non mi siedo, che diamine ci fai qui?"
"Se ti siedi, ti spiego tutto, ti prego"
Solleva lo sguardo su di me e dio.. quanto mi è mancata.
Ascolto le sue parole, sedendomi e restando a guardarla.
"È bello rivederti qui.."
È incredibile come delle sue semplici parole riescono a farmi balzare il cuore in petto.
Annuisco distrattamente, non sapendo bene cosa rispondere.
"Questo.. questo è solo temporaneo, purtroppo.. nessuno vuole accettare il posto di capitano, dopo che l'ultimo è stato ucciso prorpio da un detective.."
"Come?"
Corrugo la fronte e più velocemente di quanto mi aspettassi i sentimenti per Perrie lasciano spazio a una rabbia irrefrenabile.
"Jade.. non è facile.."
"Oh certo.. colpa mia.. ho capito, sono qui per questo giusto? Come funziona eh? Devo.. devo chiederti scusa e poi posso andare?"
"No.."
"Tu sai cosa significa esserti messa in questa posizione Perrie?!"
Tiene lo sguardo basso, senza guardarmi una sola volta, mentre cerca di rimanere composta.
"Tu non sai niente dell'indagine che stavo svolgendo, Trevor era corrotto e tu che fai?! Ti proponi per il suo posto?"
"Trevor era un mio amico e.."
"Trevor era anche mio amico"
"Jade.."
"Cosa? Pensi che non gli avrei sparato se fosse stato veramente mio amico? Beh.. a volte le cose non vanno come ci aspettiamo"
Il suo sguardo dal mio viso scende lentamente, fino a un punto non preciso della cattedra, come a star ripensando a qualcos'altro.
"Hai ragione.. io non so niente dell'indagine, non so niente di ciò in cui era invischiato Trevor ed è proprio per questo che sei qui.. vorrei.. vorrei tu lavorassi qui con me.. vorrei che lavorassi per me Jade, possiamo aiutarci l'un l'altra"
La guardo, corrugando la fronte, senza capire.
"Voglio sapere tutto.. io.. io ho bisogno di capire perché Trevor è dovuto morire"
Serro la mascella, per poi ricompormi sulla poltroncina e avvicinandomi un po', incrocio le dita delle mani.
"Trevor è morto perché era corrotto.."
Sbuffa scocciata, guardando altrove.
"Non ci credo.."
"Beh credici! E comunque no.. non ti aiuterò in questo tuo folle e insensato piano per cercare di far giustizia per Trevor"
"Tu devi aiutarmi!"
"No Perrie.. io non devo e di certo non sarò io a metterti di mezzo e ti prego vorrei che tu non me lo chiedessi più"
Prende un respiro, senza che nessuna delle due tolga gli occhi sull'altra, come se stessimo entrambe studiando la prossima mossa.
"Se non lo fai, dovrò licenziarti"
"Bene.. fallo"
Mi alzo.
"No Jade.. ah dio.. aspetta.. ti prego, parliamo"
Mi fermo sulla porta.
"Hm.. si certo, allora.. come va con Matt?"
"Jade.. questo non serve.."
"No, insisto.. parliamo, no?"
Schiude le labbra, guardandomi da quella poltrona dietro la cattedra.
"Non.. non è successo ancora nulla.."
Sposta lo sguardo altrove.
"Ancora?"
"Insomma Jade che vuoi che ti dica.. non siamo ancora mica andati a letto insieme"
Chiudo e apro lentamente gli occhi, assottigliando le labbra.
"Non ero quello che ti avevo chiesto ma va bene.. se avevi tanto bisogno di farmelo sapere, eccoti accontentata"
"No.. Jade.. non andartene.."
Sono già fuori, andando verso l'uscita a passi decisi.
"Hey Jade! Quanto tempo.."
"Oh hey Rick.. Già ehm.. ti sarei venuto a trovare presto.."
"Ah ma tranquilla, comunque è bello rivederti"
Vedo con la coda dell'occhio Perrie fermarsi a distanza.
"Anche per me e tanti auguri! Ho saputo la bella notizia"
"Grazie piccola Jade, ci tenevo fossi qui il giorno che l'ho annunciato ma capisco perfettamente"
"Grazie anche te.. e comunque.. non credo di poter venire al matrimonio.."
"Ma non sai neanche la data, ti prego.."
"È che.. non ho l'accompagnatrice e beh.. dai puoi immaginare.."
"Siamo tutte persone calorose, ti sentirai coinvolta ne sono sicuro"
"Già mi vedranno tutti come quella che ha sparato al capitano.."
"No.. vedrai che sarà acqua passata"
"Hm.. non so.."
"Puoi venire con me, anch'io sono senza accompagnatore"
Mi volto, riconoscendo la voce.
"Oh.. ehm.. Rosalie.. io.."
"Sarebbe perfetto! E tutti vissero felici e contenti"
"Richard.."
"Se non vuoi.. lo capisco.."
"No no Rose non è per te.. è che.. non so.."
"Ti prego, saremmo molto felici di avervi entrambe al matrimonio"
Mi prega con gli occhi di accettare e dopotutto non è colpa sua se ho problemi con Perrie..
"D'accordo.."
"Grazie!"
Mi prende tra le braccia, stringendomi forte.
".. ma non prometto nulla"
"Mi sta bene"
Assottiglio le labbra, per poi spostare lo sguardo su Rosalie.
"Vengo in pace, giuro"
Le sorrido, scuotendo il capo.
"Beh ragazze, vi lascio a voi.. ci si vede presto"
"Hm.. credo andrò anch'io.."
Fa qualche passo indietro, per allontanarsi.
"Aspetta.. magari è.. è il caso di vederci qualche volta.. non so.. per far funzionare meglio la cosa.."
La vedo sollevare le sopracciglia, un po' presa alla sprovvista forse.
"No.. scusa, è stupido.. fai come se non avessi detto nulla"
Mordo il labbro inferiore, imbarazzata.
"Oh beh.. ma per me.. per me va bene"
"Sicura? Non ti voglio forzare.."
"No affatto.. mi fa molto piacere"
"Hm.. bene, allora ci sentiamo per organizzarci"
"Certo, ci.. ci sentiamo"
Annuisco, sorridendole, per poi vederla allontarsi.
Abbasso il viso e quando lo rialzo, mi volto verso l'ufficio del "capitano", vedendo Perrie seduta alla cattedra tenere lo sguardo basso, mentre si massaggia la tempia.
Scuoto il capo, per poi uscire.

Is it me? - Jerrie ThirlwardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora