Capitolo 12

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Trevor - 3.15 pm

Incosciente, sfrontata ed irresponsabile.
Mi ripeto queste parole da questa mattina, da quando Jade ha smesso di dare sue notizie.
Doveva eseguire gli ordini e gli ordini erano stati dati per questa mattina.
Testarda.
Non serviva rischiare di uscire ieri sera, sarebbe dovuta tornare da Perrie..
Hm.. dio.. Perrie non mi perdonerà mai questa volta.
Non posso intervenire in alcun modo, manderebbe all'aria tutto il lavoro fatto fin'ora.. per non parlare che questa storia non può nella maniera più assoluta venire a galla.
Calma..
Estraggo il telefono dalla giacca interna, cercando il numero nella rubrica.
"Ho un lavoro per te.. Jade Thirlwall.. devi trovarla, niente domande, cerchiami sul telefono sicuro"
Chiudo la chiamata, come nostro solito e mi giro sulla sedia.
Dev'essere ancora là fuori, non possono eliminarla.. non ora.

Jade - 5.45pm

"Allora Jade, dunque.. ci sfugge un punto.. chi sta orchestrando questa tua piccola e scomoda indagine?"
Sputo un cumulo di sangue creatosi in bocca. Mi sembra lo stesso posto dell'altra volta.
Decido di voltarmi a guardare meglio questo testa di cazzo che purtroppo ha il volto coperto dal passamontagna.
"Fin quando mi terrete qui?"
"Hmm beh.. non saprei, finché non risponderai alle nostre domande immagino, come.. come hai fatto te fino ad oggi detective, no? Torturarli fino ad ucciderli.. uno ad uno, quindi.. cosa le fa pensare che la lasceremo andare?"
Corrugo la fronte, finché improvvisamente le idee non si chiariscono nella mia mente.
"Io non ho ucciso nessuno dei vostri uomini.."
"Vuole scherzare detective?"
"No no.."
Punta l'arma sotto il mio collo, facendomi aderire il più possibile allo schienale della sedia, pur di sottrarmi al colpo.
"Li ho torturati.. si, è vero ma non li ho uccisi io.."
Si allontana, abbassando finalmente l'arma.
Sogghigna, per poi voltarsi verso i compagni, muovendosi come sorpreso.
"Se noi non siamo stati e te neghi.. chi dovrebbe esser stato?"
Ho solo un nome possibile in mente e non mi piace affatto.
"Beh dai.. partiamo dalle domande più facili.. per chi lavori?"
Torno lucida, guardando il mio sequestratore, per poi porgergli il mio sorriso più onesto.
"Hm.. tua madre mi sembra"
Ricevo l'ennesimo schiaffo, dato a tutta forza, stavolta sulla guancia sinistra.
"Quanta voglia di scherzare ha questa ragazza"
"Dovremmo uscire qualche.. qualche volta, secondo me potrei piacerti"
"Ah detective.. non ho dubbi"
Tento un sorriso, nonostante provi dolore in ogni parte del corpo.
"Beh continuiamo, abbiamo ancora tanto tempo"
Ride divertito, mentre io mi preparo ad incassare i futuri ed innumerevoli colpi.

Perrie - 6.50pm

"Hey tutto bene?"
Mi volto verso Richard, che premuroso come sempre mi stringe un po' a sé.
"Hm.. si, si tutto bene"
"Jade l'hai più sentita?"
"Non ancora ma sicuramente tra poco mi manderà un messaggio o mi chiamerà"
"Vedrai che andrà tutto bene"
"Si"
Mi scuote un po' il braccio, nel tentativo di consolarmi.
"Hm.. è arrivata Meli, prendo la giacca"
Sollevo una mano, salutandola mentre lei pian piano si avvicina.
"Hey Perrie"
"Meli"
"Tutto bene oggi?"
"Si, tutto regolare, voi dov'è che andate?"
"Accompagno Richard alla seduta, poi forse andiamo a cena e chissà"
"Alla seduta?"
"Si la seduta dallo psicoterapeuta"
La guardo, continuando a non capire.
"Richard.."
"Non ve lo ha detto?"
"Hm.. no.. ma da quanto?"
"Qualche settimana"
Perché il mio migliore amico non mi avrebbe detto di andare dallo psicoterapeuta?
"Eccomi fanciulle, tutto bene?"
Si fa largo e sinceramente non saprei cosa dire.
"Si tutto bene, parlavamo di lavoro"
Annuisco lentamente alle parole di Melissa.
"Capito, beh.. a domani Perrie e tranquilla per Jade, vedrai si farà sentire"
Annuisco sollevando una mano e salutando entrambi, prima di tornare cupa sui miei pensieri.
Vado verso la sua cattedra e sento nostalgia di quello che avevamo qualche mese fa.
Mi siedo sulla sua sedia, sperando forse faccia la sua comparsa ora per poi abbracciarla, felice che vada tutto bene.
Vedo il capitano sistemarsi la cravatta di un completo più elegante del solito.
Vado verso il suo ufficio.
"Oh salve detective"
"Dove va così elegante?"
"Un evento di beneficenza"
"E Jade?"
Prende fiato, voltandosi mentre spiega lentamente il tessuto della giacca.
"Hai la minima idea di dove si trovi? O mi stai rifilando scuse su scuse?"
"La sto andando a riprendere"
"A riprendere? Riprendere da chi? Trevor.. santo cielo.. ti prego, dimmi cosa sta succedendo"
"Non posso parlartene ma Perrie fidati di me.."
Si avvicina, stringendomi per i polsi.
"Voglio il suo bene, tanto quanto voglio il tuo"
Scuoto il viso.
"Io non ho altro che la speranza e la fiducia nelle parole che dici.. quindi Trevor.. ti prego di non deludermi ancora.."
Abbassa lo sguardo, prendendo le distanze.
"Capitano la sua auto è pronta"
"Grazie agente"
Lo vedo controllarsi un'ultima volta al riflesso sul vetro.
"Augurami buona fortuna"
Lo guardo non gradendo il suo umorismo.
Così mi invita ad uscire e una volta fuori, chiude a chiave la porta dell'ufficio.
"A domani Perrie"
"A domani"
Si volta e in modo rigoroso cammina fino all'uscita della centrale.

Is it me? - Jerrie ThirlwardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora