Capitolo 35

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Matt - 3 settimane dopo

Mi rigiro nel letto, avvicinandomi a lei, appoggiando una mano sul suo fianco e baciando la sua spalla scoperta.
"Hm.. buongiorno amore"
"Hey buongiorno"
Mi alzo, andando in cucina a prepararle il caffè e poi in bagno a sciacquarmi il viso e la doccia.

Esco con l'asciugamano addosso, legato in vita e mi dirigo in cucina.
"Ed eccola la signora Reynolds"
Sorride, mentre mi avvicino alle sue spalle, cingendole i fianchi e osservando come questo pantaloncino in raso le stia da dio.
"Non sono ancora la signora Reynolds"
"Beh la sarai presto"
"Ancora un paio di mesi"
"E ti sembra tanto?"
Si gira, appoggiando le mani sul ripiano.
"Mi sembra il giusto"
Mi avvicino a baciarle quelle labbra che tanto mi fanno impazzire.
"Oggi il capitano cosa farà?"
"Il solito, scartoffie, casi, burocrazia"
"Mi sembra ottimo"
"E te che farai?"
"Forse chiederò a qualche ex collega di accompagnarmi al poligono, sai.. mi sento ancora un po' fuori allenamento, se voglio tornare in polizia devo rigare dritto"
"Si, sono d'accordo e ora va a vestirti"
"Perché così non ti piaccio?"
Mi avvicino, stringendola a me.
"Lasciami! Sei tutto bagnato, mi rovini il pigiama!"
La lascio andare, per poi scappare in camera ridendo, prima che mi molli il solito schiaffo.

Arrivo in strada e subito raggiungo l'auto.
Oggi è proprio una bella giornata, piuttosto raro a New York.
Butto il borsone nei sedili posteriori per poi mettermi alla guida.
Finalmente tutto sembra allinearsi e non penso potrei chiedere di meglio.
La donna che amo mi vuole sposare, il lavoro a gonfie vele, ora l'unica cosa che mancherebbe è tornare in polizia.
Mi manca l'ambiente, le persone, le soddisfazioni.
Tamburello le dita sul volante, impaziente di arrivare, sperando che la giornata possa solo che migliorare.

Scendo dall'auto, prendo il borsone e mi fermo a prendere una bella boccata d'aria.
La vita sembra sorridermi finalmente.
Entro nell'edificio e subito saluto tutti i colleghi.
"Salve capo"
"Salve"
Apro l'ultima porta ed ora posso dire di sentirmi ancor meglio.
Sfilo la camicia, indossandone un'altra più comoda e fresca.
"Buongiorno capo"
"Buongiorno, come andiamo oggi?"
"Per ora tutto bene, vogliamo iniziare?"
"Si assolutamente, aspettavo questo momento da tanto tempo"
"Mi segua"

Jade

Una secchiate d'acqua mi fa riprendere i sensi.
Da non so quanto tempo mi ritrovo a svenire e venir bruscamente risvegliata, senza un apparente motivo, finché il primo stronzo di turno non decide di far tornare tutto nero.
"Buongiorno principessa, dormito bene?"
A malapena riesco a vedere qualcosa, accecata dal riflettore puntato costantemente sui miei occhi.
Cerco di muovere caviglie e polsi, per quanto le strette fascette me lo permettano.
Qui da tre settimane o forse più.. l'assenza di finestre mi ha completamente resa incapace di distinguere il giorno dalla notte.
C'è sempre qualcuno, ne sento i passi, i respiri, le voci, non saprei dirne quanti.
Lasciata qui, legata a una sedia, con addosso solo l'intimo e una canottiera, mentre tre dita d'acqua tengono costantemente a mollo le piante dei miei piedi.
"Bene bene, fammi vedere.. spegnete quella luce, voglio che mi guardi"
Spengono improvvisamente il riflettore, facendomi rendere conto dell'esistenza di altre luci poste sul soffitto, finché il suo viso, l'ultima cosa che ho visto, attraversa nuovamente il mio campo visivo.
"Ciao Jade.."
Lo guardo, inginocchiarsi avanti a me.
Prendo fiato e come in modo spontaneo, gli sputo addosso ma subito uno dei suoi uomini prende e mi tira per i capelli.
"Oh no no.. non è necessario, è comprensibile"
Qualcuno gli porta un fazzoletto con cui passa a pulirsi la macchia sulla sua camicia.
"La ragazza ha un caratterino.."
"Mi fai schifo Matt"
"Sappiamo parlare quindi"
Mi guarda sorpreso e con quel insulso sorrisetto sul viso.
"Lasciateci soli, Jade ed io dobbiamo parlare"
Li sento con esitazione allontanarsi.
"Hai paura ti faccia fare brutta figura davanti i tuoi amichetti?"
"Oh no no, è solo che ad alcuni di loro potrebbe fare impressione il sangue, sai.."
Accenno un sorriso che però come si alza e fa qualche passo verso la parete alle mie spalle, muore sul mio viso.
"Sai che giorno è oggi Jade? Sai che ore sono? Dove sei? Chi siamo? Cosa facciamo o il perché sei qui?"
"Interessante come tu dovresti essere in grado di rispondere a tutte queste domande da solo ma capisco le tue capacità limitate"
Lo sento ridere e i suoi passi tornano ad avvicinarsi.
"Sei in vena di scherzare"
"Rende tutto più piacevole, anche una conversazione noiosa come questa"
"Va bene va bene.. passiamo ad argomenti più interessanti"
"Prontissima"
"Spero tu stia comoda"
"Se mi massaggi un po' la spalla destra, potrei pensare di dare quattro stelline al servizio"
Sorridendo prende una sedia su cui si siede proprio avanti a me.
"Ah se posso dire una cosa e posso Matt.. sei proprio lo stronzo che immaginavo, chissà Perrie come avrà fatto a vivere con uno schifo come te"
"Come fa"
Strizzo appena gli occhi non capendo.
"Si, vedi.. è più corretto dire 'come fa' a vivere con te"
"'Uno schifo come te'.. è più corretto"
"Ti diverti eh?"
"Abbastanza"
Lo vedo alzarsi e iniziare a girare attorno a me.
"Ne sono contento, vediamo per quanto sarà ancora così.."
Schiarisco la voce.
"Sai Jade.. piuttosto mi chiedo come Perrie possa esser stata insieme a una come te"
Mi si ferma davanti.
"Vorresti saperlo eh.."
Si avvicina e nonostante provi ad allontanarmi, riesce a stringermi il guance in una mano.
"Beh d'altronde con un visetto così a chi non prenderebbe voglia di scoparti, magari più tardi se fai la brava, potrei pensare di accontentarti"
Mi stringe più forte.
"Sei disgustoso.."
Mi lascia finalmente.
"Magari le sarà piaciuto il tuo modo di essere così sfrontata.."
Si allontana nuovamente verso la parete alle mie spalle, sentendolo rovistare tra le cose.
"Ti da fastidio eh"
Silenzio.
Sembra essersi fermato.
Sogghigno, avendo probabilmente fatto centro.
"Oh si che ti da fastidio.. ti da fastidio che si sia messa con una donna, se fosse stato un altro uomo forse ti sarebbe anche andato bene.."
Lo sento camminare fino a palesarsi a qualche metro avanti a me, con un sorrisetto in viso e le braccia incrociate.
"Ma dimmi Matt, secondo te perché? Laggiù.. si insomma, laggiù non va tanto bene?"
"Ah Jade non sai con chi stai parlando.."
"O forse si sarà semplicemente resa conto che aver quello tra le gambe, non significa saperlo usare ma d'altronde gli psicopatici si sentono sempre minorati sotto un certo punto di vista.."
D'un tratto me lo ritrovo addosso, mentre affonda le dita sul mio collo e nei suoi occhi è dipinta la collera.
"Date le urla della scorsa notte credo che tu ti stia sbagliando.. dovevi sentirla Jade, mentre entravo ed uscivo da lei.. così bagnata.."
Lo guardo con gli occhi sbarrati, sentendo la rabbia attraversare ogni centimetro di me ma al tempo stesso una tristezza profonda annebbia la mia mente, mentre l'aria inizia a mancare.
"Sei.. sei a-ancora più.. più brutto da vi.. vicino"
Serra la mascella per poi staccarsi e mollarmi uno schiaffo a tutta velocità sul viso, facendomi nuovamente perdere i sensi.

Perrie - 10.15am

"Hey"
"Hey Rick"
"Come va alla mia sorellina oggi?"
"Diciamo che va"
"Matt?"
"Andava al poligono credo"
"Allora vuole veramente ricominciare"
"A quanto pare"
"Sarà come tornare a due anni fa"
"Già.."
Annuisco, assottigliando le labbra.
"Trevor sarebbe stato fiero di tutti noi"
Prendo un bel respiro, appoggiandomi allo schienale.
"Tutto bene?"
"Non so Rick.. è tutto così diverso rispetto a due anni fa, mi sembra tutt'altra vita questa"
"Ed è un male?"
"È diverso, non so dirti se sia un male o un bene, so solo che è impossibile tornare a due anni fa perché tutto è cambiato, tutto.."
"Stai parlando di Jade?"
Porto una mano alle labbra, sorridendo per l'ironia di queste parole.
"Non solo, tu sei diverso, Trevor è morto, Matt ho scoperto essere ancora vivo ed io.. io non sono più quella persona"
"Non è facile per nessuno.."
"Tanto meno per me Richard"
Lo interrompo e così abbassa il capo, mettendo le mani in tasca e appoggiandosi allo stipite della porta.
"Sai Perrie hai ragione.. Comunque ero passato per dirti che Melissa voleva invitarvi stasera a cena, le avrebbe fatto piacere"
Abbasso lo sguardo sulla cattedra.
"Ma fa niente.. faremo un'altra volta"
"No.. no, ci saremo, parlo con Matt e ti faccio sapere"
"D'accordo"
Lo vedo fare un passo indietro.
"Hey Rick"
Si riaffaccia.
"Si è fatto sentire Dennis?"
Assottiglia le labbra, tampurellando le dita sullo stipite della porta.
"Non ancora"
"Va bene, grazie"
Una volta allontanatosi, sprofondo nella poltrona, sbloccando il telefono e controllando i messaggi.
'Scusa non vorrei disturbarti ma è da qualche settimana che Dennis manca a lavoro, sai dove si trovi?'
A Jade - 9.45am
Ancora nulla, senza contare i messaggi della scorsa settimana.
Nessuna risposta.
Mi massaggio la tempia, cercando di mantenere la calma e l'auto-controllo.

Jade

Mi sento schiaffeggiare e una volta aperti gli occhi mi ritrovo la sua brutta faccia ancora troppo vicina.
"Oh eccola"
Si allontana e così noto un tavolo posto a circa tre metri da me.
Cerco di sgranchire il collo, caviglie e polsi ma subito mi accorgo di essere del tutto immobilizzata, con le dita delle mani ben distese sui braccioli piani della sedia.
"Ah si.. spero tu stia ancora comoda"
"Sto da dio"
"Perfetto, allora iniziamo con le domande"
"Hmm si.. da piccolo chi ti ha maltrattato così tanto da farti diventare questo sporco pezzo di stronzo?"
"Ti va di fare ancora l'ironica eh Jade?"
"Ehm.. si, direi di si"
Si siede sulla sedia difronte a me.
"Iniziamo dolcezza.. Trevor è davvero morto?"
"Direi di si"
"E come fai ad esserne sicura?"
"Gli ho sparato ed è morto tra le mie braccia"
"Romantico"
Sposto lo sguardo altrove.
Sicuramente non riuscurei a sopportare la vista di lui mentre se la ride.
"Sai Jade.. lui era l'unico modo per te di uscire da qui viva"
Annuisco, partecipando al suo divertimento.
"Bene bene facciamo così.. ad ogni tot di risposte corrette ti risparmio un'unghia ma se rispondi male.."
Improvvisamente batte una martellata su una superficie della sedia libera, facendomi sussultare sul posto.
"Tutto chiaro?"
"Hm-Hmm.."
"Bene, ti sei risparmiata il pollice, ora andiamo all'indice.. chi sa di quello che hai scoperto?"
"Nessuno, indagavo da sola"
"E Dennis?"
"Mi ha aiutata per un po' ma ormai è morto"
"E tu non ne hai parlato con nessuno?"
"Esatto"
Si muove velocemente e a malapena lo vedo colpirmi, mentre un urlo di dolore esce dal mio petto.
"Uh uh suvvia.. è solo il primo"
Respiro in modo irregolare, guardandolo.
"Allora.. con chi ne hai parlato?"
"Ne.. Nessuno.."
Alza il braccio.
"Nessuno! Non ne ho parlato con nessuno! Mi era abbastanza chiaro che parlarne con qualcuno significava condannarlo a morte.."
"Hm.. neanche Perrie ne sa nulla?"
Guardo nei suoi occhi, cercando di capire se veramente avrebbe intenzione di far male a Perrie se fosse coinvolta.
"Allora?"
"Per quanto ne sa lei io sono morta, del resto non ha mai saputo nulla"
"Hmm.. va bene e per curiosità.. dove tieni tutto il tuo materiale?"
"Non ho nulla di materia.. ah! Cazzo.."
"E ci siamo giocati anche il medio"
Chiudo gli occhi trattenendo le lacrime per il dolore.
"Se rispondi correttamente ti risparmio l'anulare"
Scoppio a ridere.
"Puoi rompermi tutte le dita delle mani, dei piedi, io non ti dirò nulla Matt, preferisco morire piuttosto"
Sorride, per poi alzarsi e andare al tavolo, dove appoggia il martello.
"Vedrai Jade che alla fine sarai te a chiedermi di ucciderti e io molto volentieri ti accontenterò"
Si volta annuendo.

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Matt lo stronzo

Is it me? - Jerrie ThirlwardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora