Capitolo 29

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Jade - 5.25am

Preparo il caffè, mentre un po' svogliata finisco di infilare la felpa e la giacca.
Prendo il mazzo di chiavi, per poi uscire e andare verso l'auto.

6.10am

Accosto e spengo il motore a qualche isolato dal palazzo, prendendo a bere il caffè leggermente intiepidito.
Scatto qualche foto dell'entrata.
La strada è ancora pressoché deserta, percorsa di tanto in tanto da qualche taxi.
"Non ti sentir mai sola, non lo sei"
Scendo dall'auto, infilando il cappuccio e restando indiscreta, attraverso la strada, raggiungendo quindi l'entrata.
Salgo le scale velocemente, facendo attenzione a non esser vista.
Jade Thirlwall è scomparsa, probabilmente morta, farsi vedere ora è decisamente fuori discussione.

Perrie

Sembra impossibile dormire, proprio ora, proprio dopo ieri sera.
Resto sul divano, fissando il soffitto, mentre due dita premono sulla fronte cercando di alleviare il mal di testa che mi affligge da quando siamo tornati a casa dal ristorante.

"Io Matt.."
"Lo so.. può far paura ora ma lo capisco, io ho avuto modo di rifletterci.."
Lo guardo incredula e del tutto presa alla sprovvista.
Mi stringe la mano.
".. per questo voglio dirti che puoi pensarci, il tempo che ti serve, io sarò qui.. però vorrei lo indossassi, non lo prendere come nulla di importante, mi piace solo pensare che ce l'abbia tu"
Abbasso lo sguardo sulle nostre mani, mentre infila delicatamente l'anello al dito.
"Quando te la sentirai, mi risponderai"
Non voglio guardare ne lui, ne l'anello.
Mi sento il cuore battere appena, a tratti.
Mi limito ad annuire e così si sporge, baciando le mie labbra e tornando a sedersi.

Lo sento stringere un po' attorno al dito ma la paura di abituarmi, di farmi andare a genio quella situazione, mi impedisce di prestargli la minima attenzione.
Sento dei rumori fuori il portone, nel corridoio.
Mi alzo dal divano, tanto di dormire non ne ho voglia.

Jade

Raggiungo la porta in questione e senza farmi notare lascio il pezzetto di carta sotto lo zerbino. Presto mi allontano, tornando verso le scale.

Perrie

Raggiungo la porta e guardando dallo spioncino non vedo nessuno.
Apro e subito noto un fogliettino sotto al tappeto che quindi mi piego a raccogliere, per poi affacciarmi a destra e sinistra dell'ingresso, trovando qualcuno allontanarsi.

Jade

"Hey.. scusami?"
Oh cazzo..
Inizio a correre, imboccando le scale e precipitandomi giù, senza guardarmi indietro, sperando con tutta me stessa che non mi segua.
Arrivo in strada e senza preoccuparmi del traffico, raggiungo l'auto dall'altra parte, entrando e mettendo subito in moto.

Perrie

Spingo la porta d'uscita ma una volta arrivata sul marciapiede, non vedo nessuno correre via.
"Accidenti.."
Riprendo fiato dopo la corsa, sudando appena un po'.
Apro il palmo della mano, dando un'occhiata al fogliettino di carta.
"Non ti sentir mai sola, non lo sei"
Prendo a farmi aria, continuando a guardarmi attorno, per poi arrendermi e tornare dentro.

Jade - 6.55am

Slaccio la felpa, gettandola non so dove, calciando una sedia e andandomi a sedere sul divano.
"Cazzo cazzo cazzo.."
Porto le mani ai capelli, appoggiando i gomiti sulle gambe.
"Ehm.. Jade?"
Spalanco gli occhi, sentendo il sangue gelare.
Lentamente mi alzo, voltandomi verso lui.
"Tutto bene?"
"Hm.. si.. si, tutto bene"
"Sicura?"
"Si"
Abbasso lo sguardo, vedendolo incerto.
Se Dennis lo dovesse scoprire, questa sarebbe la volta buona in cui mi uccide veramente.
"Jade.. non vorrei doverlo dire ma se hai bisogno di parlare sono qui.. puoi contare su di me sempre, per qualsiasi problema"
"Va tutto bene, non ti devi preoccupare per me, sto bene.. non è facile ma sto reggendo"
Si alza dallo sgabello in metallo.
"Jade.. io vorrei crederti ma.."
Prende fiato, portando le mani sotto la giacchetta e chiudendo un attimo gli occhi.
"Da quant'è che dormi sul divano?"
"Cosa? Io.. io non dormo sul di.."
"Jade non mi mentire.."
Mordo il labbro inferiore a causa del nervosismo.
"Okay.. dormo sul divano e quindi?"
"Perché dormi sul divano? Quando hai un materasso proprio lì.."
"Perché è più comodo"
"Jade quel divano è il divano più scomodo su cui mi sia mai appoggiato, quindi non so.. trova una scusa migliore"
Sposto lo sguardo a terra, per poi assottigliare le labbra e scuotere il capo.
"Ora non voglio parlarne"
Inizio a guardarmi intorno, scocciata.
"Jade tu devi parlare con qualcuno e dato che sono l'unica persona che vedi, devi farlo con me.. è normale aver bisogno di sfogarsi.."
Si avvicina, cercando di prendermi per un braccio.
"No! Io non ho bisogno di parlare con te! Io.. io ho bisogno di tornare alla mia vita, io ho bisogno di Perrie e basta"
"Se vuoi tornare da Perrie, devi prima portare a termine i tuoi doveri!"
"Dennis questa non è la mia battaglia!"
Stiamo facendo a chi urla più forte e in due mesi non era mai accaduto un episodio del genere.
Mi viene vicino, puntandomi un dito addosso.
"Tu c'entri tanto quanto c'entriamo noi, nessuno ha scelto, nessuno.. chiaro?!"
"Tu stai anche dalla loro parte"
"Mi hanno costretto, okay?! Ti sembra di essere l'unica ad avere una vita da schifo?! Pensi di esser l'unica ad aver perso qualcosa o qualcuno? Beh.. io ho perso mia figlia accidenti!"
Attimi di silenzio, durante i quali elaboro le sue parole.
"Tua figlia?"
Prende a fare avanti e indietro, massaggiandosi la nuca, mentre lo sento respirare velocemente.
"Hm.. si.."
Mi avvicino e d'impulso lo abbraccio, stringendolo a me, mentre non posso far altro che pensare a come possa sentirsi.
Restiamo così per qualche minuto, il tempo necessario per farlo calmare.
"Come si chiamava?"
"Stacy.. aveva 4 anni.. conosceva da così poco il mondo e il mondo me l'ha portata via"
"Mi.. mi dispiace.."
"Ero l'unica persona che gli era rimasta.. la mamma è morta per una complicazione dandola alla luce.. e quando ne ha avuto più bisogno, io non ero lì per lei.."
La sua voce si rompe e io miei occhi si inumidiscono, incapaci di comprendere come sia stato possibile.
"Oh Dennis.. non è colpa tua"
Vorrei riuscire ad aiutarlo, a farlo sentire meglio ma temo che un dolore tale sia inconsolabile.
"Hm.. su.. adesso torniamo a lavoro"
"Dennis non devi.."
"Invece devo e devi anche te"
Prendo un bel respiro.
"Va bene, riprendo da dove ho lasciato"
"Si.. si, dal detective Dwyane, Sánchez e Clifford"
"Okay.. come faccio ad arrivare al capo?"
"Questo lo devi scoprire te, noi ci abbiamo solo parlato al telefono"
"Al telefono?"
"Si, l'unico che forse sa qualcosa in più è Robert Dwyane, tra noi è quello che ha più contatti con il capo"
"D'accordo, inizio da lui ma te cerca di stargli un po' addosso, fatti dire qualcosa"
"Posso provare ma farli insospettire non mi sembra il caso"
"Fai quel che puoi"
Annuisce, per poi uscire dalla porta sul retro.
"A più tardi!"

Is it me? - Jerrie ThirlwardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora