Capitolo 37

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Matt - 2.10am

"Cercate ovunque! Ci deve essere qualcosa"
Si sparpagliano nella stanza del magazzino dove ha soggiornato Jade queste settimane.
È l'ultima nostra possibilità per trovare qualche cartella o file riguardante le indagini.
Sa più di quel che dice, è ovvio ma finché non trovo quei dannati documenti, non avrò mai la certezza che non siano finiti in mani sbagliate.
Lei e quei fogli sono le uniche cose che mi separano dal vivere una vita serena con le persone che amo.
Non posso permetterle di rovinarmi tutti i piani ancora una volta.
Osservo i miei uomini mettere sottosopra l'intero spazio, mentre la mia agitazione diventa sempre più palpabile.
"Capo, ho trovato qualcosa"
"Fammi vedere"
Raggiungo Diego e dalle mani gli strappo quello che è palesemente un telefono.
Non è quello in cui speravo ma meglio di niente.
"Cercate un caricabatterie! Veloci!"
"Capo! Credo sia qui"
"Presto, fatelo accendere diamine!"
Lascio il telefono a loro, mentre inizio a camminare avanti e indietro.
"Si sta accendendo"
Attendo qualche istante, per poi raggiungerli.
"Ci sono dei messaggi.."
Afferro il telefono e subito apro le notifiche, restando immediatamente pietrificato.

Jade

Una porta che sbatte mi sveglia dal modestissimo riposo che ero riuscita ad avere.
Apro gli occhi ma prima che riesca a mettere a fuoco vengo spinta e sbattuta a terra, mentre il peso di quello che ho capito essere Matt si preme su di me.
"Cosa sono questi?"
"Ti sembra questo il modo?"
"Rispondi! Cosa cazzo sono questi?! Leggi!"
Strizzo gli occhi sullo schermo del telefono che tiene in mano e una volta realizzato di cosa si tratti, sento improvvisamente il respiro mancare e la vista quasi del tutto annebbiarsi.
"Lei sa tutto vero?!"
"Cosa? No.. no Matt, lei non sa nulla.."
"Sai cosa significa questo?! È praticamente morta! Morta Jade, morta!"
"No! Lei non sa nulla!"
"E perché allora vi scambiavate messaggi e chiamate?!"
Resto immobile, cerco anche di trattenere il respiro, mentre i miei occhi temono per qualche istante i suoi, quando li vedo realizzare cosa quei messaggi significhino realmente.
Improvvisamente una sua mano prende a stringermi con forza il collo, mozzandomi il fiato.
Cerco di divincolarmi ma è tutto inutile, sono completamente immobilizzata.
"Capo la sta soffocando così.."
Provo a prendere tutta l'aria che posso ma non ne rimane neanche un po', iniziando a sentire il panico di quando si capisce che non manca ancora molto..
"Capo.."
Stringo i manici della sedia con tutte le mie forze, tentando di resistergli.
"Matt!"
Spinge ancor più forte per poi mollare.
Tossisco, cercando di riprendere aria nei polmoni.
"Mettetela su"
Vengo sollevata e con noncuranza fatta tornare seduta.
Lo guardo di spalle, mentre probabilmente riflette ma si volta nuovamente verso me,  tenendo però lo sguardo al pavimento.
"Hm.. brucia eh Matt?"
Catturo la sua attenzione ma presto uno schiaffo raggiunge la mia guancia, facendomi piegare di lato.
Raccolgo il cumulo di sangue e saliva in bocca, per poi sputarlo a terra, mentre sento tirare la pelle sul mio viso.
Sorrido e quasi una mezza risata si libera dalle mie labbra.
"Ti diverti?"
Continuo a ridere, non riuscendo a contenermi, pensando all'assurdità della situazione.
Annuisco, ancora un po' scossa dalle risate.
"Chi sa di te oltre Perrie?"
"Nessuno"
"Dovrei crederti?"
"Lo è venuta a sapere in modo del tutto casuale"
"Mi stai mentendo.."
"E quindi? Vuoi andare da Perrie e ucciderla?"
"Vorrei uccidere te in realtà, Perrie si merita di essere felice e lo sarà con me"
"Tu non sai lei di cosa ha bisogno"
"E vuoi saperlo tu?"
Si avvicina prendendo il mio viso in una mano, stringendo un po'.
"Se tu l'avessi amata veramente come dici.. ora non ti troveresti qui Jade.."
Molla la presa e così prendo a scuotere il capo, guardandolo come se potessi trafiggerlo con lo sguardo.
".. ma a te importa solo di te stessa, deve essere una specie di gara per te, sbaglio?"
Sospira.
"E la cosa peggiore è che non ti accorgi quanto hai fatto e fai soffrire le persone attorno a te.."
Mi guarda sorridendo.
"La verità è che sei solo una povera egoista.."
Torna ancora vicino, osservandomi come affascinato da me.
"Non ti sei fermata davanti a nulla.. neanche la morte di Trevor, sai.. ti ammiro Jade, saresti stata un'ottima alleata, quelli che conosco io cercano persone proprio come te"
Inizia a ridere, tornando composto e guardandosi intorno, per poi fissarsi su un punto, mentre prende ad accarezzarsi il mento.
"Potevi davvero avere tutto Jade.. un buon lavoro, amici, una famiglia, Perrie.. ma a te questo non importa, vero?"
"Tu non sai niente.."
"Sei più simile a noi di quanto tu voglia ammettere"
Serro la mascella, spingendomi in avanti, provando ancora a liberarmi.
"Io non uccido persone innocenti"
"Oh si che lo hai fatto.. non te lo ha detto nessuno?"
Strizzo gli occhi, guardando agli uomini alle sue spalle, tornando poi su di lui, trovandolo con quell'espressione tra lo stupore e l'entusiasmo.
"Tutte le persone uccise da noi o da Trevor o da chi per lui, sono state la diretta conseguenza del loro coinvolgimento e dimmi Jade.. chi le ha coinvolte?"
Sento il mio corpo tremare, mentre i miei occhi mettono a fuoco un punto imprecisato.
Sta mentendo.
"Tu Jade, tutti i nomi che fornivi a Trevor, tutti i tuoi spostamenti erano da noi seguiti.. ci hai permesso di far piazza pulita, cancellare ogni minima traccia, penso tu te li ricorda benissimo, i loro volti, i loro nomi, tutti Jade.."
Mi sento estraniata, lontana dal mio corpo, persa in qualche angolo della mia mente.
"Vedi Jade, sei più vicina alla morte di quanto credi, quindi ritengo giusto che tu sappia come funziona veramente il gioco.. ci sei te, ci siamo noi che chiamate i 'cattivi' ma devi sapere che c'è tutta un'altra parte che rimane all'ombra di tutto, che agisce attraverso persone come Trevor e come te.. sono intoccabili e se ti sforzi un po', puoi capirne facilmente il motivo"
Rifletto sulle sue parole.
"Ti sei chiesta mai come tutto questo abbia avuto inizio? Qualcuno ti ha mai raccontato la storiella?"
Mi guarda aspettandosi una risposta.
"No? Bene.."
Prende una sedia e la posiziona avanti a me.
"Immagino tu sappia che Trevor ed io gestivamo un traffico di droga ma sai anche da chi fosse finanziato?"
Abbasso il capo, riflettendo.
"I piani alti.."
"Hm-Hmm.. e sai chi in particolare?"
Scuoto il capo, impaziente di sapere.
"Niente meno del procuratore distrettuale stesso, il signor.."
".. Philips McGregon"
"Esatto e chi è un grande amico del procuratore McGregon?"
Scuoto il capo.
"Hank Brown"
"Hank Brown? L'imprenditore?"
"Proprio lui, sai all'inizio eravamo solo una piccola squadra di poliziotti che spacciavano le dosi di droga confiscate, finanziati dal procuratore e da sue conoscenze ma le nostre strade si sono divise il giorno in cui sarei dovuto morire.. Trevor non approvava le armi, pensava fosse moralmente sbagliato ma non capiva quanti soldi avrebbero fruttato"
"Così sei dovuto sparire?"
"Già.. c'era stato un duplice omicidio quella mattina e il caso era stato affidato a Perrie. Si trattava di due spacciatori del giro di Trevor, uccisi dai miei e quello è stato l'ultimo sgarro tollerato dal capitano e i suoi superiori, così quella sera due colpi di pistola, un cadavere che non era il mio e il capitano ha insabbiato tutto"
"Hai distrutto Perrie quel giorno"
"Lo so.. ma sarei tornato prima o poi, avrei solo dovuto sistemare tutti i miei affari e poter così vivere la mia vita con lei"
"Pensavi davvero che ti avrebbe aspettato per sempre?"
"E così ha fatto o sbaglio?"
"Tu Matt vivi in una realtà che vedi solo te.."
"E sarà proprio così che andrà"
Lo vedo scambiarsi uno sguardo con Robert e dopo un cenno del capo, la vista mi viene oscurata con un sacco scuro in testa, iniziando così subito a dimenarmi, quando improvvisamente mi viene versata acqua sul viso, facendomi soffocare pian piano.
"Fatele dire tutto"
Mi lasciano respirare finalmente.
"Aspetta! P-Perrie.. cosa.. cosa le farai?"
Prendo aria, mentre il freddo inizia a penetrare facilmente nelle mie ossa.
"Hm.. non so, devo ancora decidere ma ti farò sapere"
"Ti prego, lei non.."
Vengo costretta a riversare indietro il capo e ancora acqua, ancora e ancora, sentendola scendere in gola, senza trovare uno spiraglio tramite cui respirare.

Perrie - 8.00am

"Si può?"
Sollevo lo sguardo sulla porta del mio ufficio.
"Certo"
Si avvicina alla poltrona e così si siede.
Non abbiamo più parlato dopo ieri sera e sinceramente non so cosa aspettarmi da lui.
"Ho bisogno di alcune prove, qualcosa che mi dica che sia viva"
Assottiglio le labbra, annuendo.
Infondo me lo aspettavo.
"Questi sono i messaggi e i tabulati con le chiamate del mese scorso, tutto su linea privata, nessun rintracciamento.. e questi.. sono gli spostamenti fatti dalla sua auto negli ultimi tempi prima di.. beh.. Richard questo è tutto quello che ho.. se vuoi credermi bene, altrimenti puoi uscire e ti ringrazio per avermi retto il gioco ieri sera"
Lo guardo, mentre unisco le mani, attendendo una sua risposta.
Fissa i fogli sparsi sulla cattedra, poi gli angoli delle sue labbra prendono una piega verso il basso e le sopracciglia si alzano, in un'espressione sorpresa.
"Cosa ti stupisce tanto?"
"Quindi.. lei è ancora viva?"
Lo osservo, per poi prendere un bel respiro distogliendo lo sguardo.
"Si Rick.. è ancora viva"
"E l'hai incontrata?"
"Si.. si, ci siamo viste.. qualche volta.. ma non è questo il punto ora"
Sospira, portando una mano alla tempia.
"Rick se ci stai, devi iniziare da subito ad atteggiarti in maniera più neutra, non puoi dare nell'occhio.. se c'è qualcosa che ho imparato da Jade è che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio, quindi la cosa deve rimanere tra te e me"
"D'accordo, si.. capisco e.. cosa facciamo ora?"
"Dobbiamo trovare Dennis.."
"Il detective Thompson?"
"Si"
"Anche lui è coinvolto?"
"Si, cioè.. non lo so.. non so nulla io.. ho bisogno di te per questo"
"Okay okay.. ci sto e.. da dove iniziamo?"
"Non possiamo concentrarci solo su quest'indagine tutt'altro che ufficiale, quindi ora torna ai tuoi compiti, quando avrò trovato qualcosa te lo farò sapere"
"Hm.. si, va bene, attendo istruzioni"
"Ora ci alziamo, sorridiamo e ci scambiamo un abbraccio, come sempre.. ne più ne meno"
Svolgiamo tutto come detto, con la massima disinvoltura, finché non esce dal mio ufficio, lasciandomi qui.
"Capitano Edwards.."
"Si agente Woods?"
"I signori Wilson.."

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Tudei is mai bordei end dis is mai present for iu❤ (dont eit on mi)

Is it me? - Jerrie ThirlwardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora