Capitolo 31

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Una settimana dopo
Perrie - 1.45pm

"Vado in pausa pranzo, a più tardi"
"A più tardi capitano"
"A dopo"
Esco dalla centrale e subito mi dirigo all'auto.
Entro e chiudo le portiere.
"Hmm.. ci hai messo un po'"
"Mi scusi!"
Avvio il motore e subito mi allontano.
"Dove mi porti?"
"Come se non lo sapessi"
La guardo dallo specchietto retrovisore mentre sorride, guardando fuori dal finestrino oscurato.

Svolto nella strada sterrata, tra gli alberi, fermandomi poi dove la boscaglia è più fitta.
Slaccio la cintura, girandomi per raggiungerla nei sedile posteriori.
"Se non ti conoscessi, direi che mi hai portata qui per mole.. ah.. dio con quanta grazia.."
Mi getto su di lei, forse dandole qualche ginocchiata di troppo.
"Scusa, mi mancavi"
"Hmm.. andiamo?"
"Hai fretta?"
"Di vederti nuda? Hm.. si, credo di si"
"Idiota"

Accarezzo la pelle sulla sua spalla bagnata e calda, mentre osservo le goccioline d'acqua scendere lungo il suo braccio.
Il calore dell'acqua insieme alla stretta delle sue braccia mi rendono particolarmente serena.
Le mie labbra le sfiorano la pelle, mentre le sue dita iniziano a disegnare onde sulla parte bassa della mia schiena.
Chiudo gli occhi, ascoltando il rumore del vento tra le foglie, il suo cuore battere e il respiro calmo e controllato.
"Vorrei parlare con Dennis"
Si separa, guardandomi con occhio preoccupato, così lentamente mi abbasso fino a coprire le spalle nella piccola sorgente naturale, un po' fuori città, ritrovandomi a livello della sua pancia.
"E per dirgli cosa?"
Accarezzo i suoi fianchi, posandoci un bacio su ognuno.
"Non so.. se posso essere utile in qualche modo"
"Perrie.."
Posa una mano sotto il mio mento, facendomi sollevare lo sguardo sul suo viso.
"Meno interazioni ci sono e più è sicuro, limitatevi al semplice rapporto lavorativo"
"Non capisco perché proprio lui"
Prende un bel respiro, deviando lo sguardo.
"Perchè di lui mi fido e ha un motivo più che buono per esservi implicato"
"E tu che motivo hai?"
Torna su di me, stavolta i suoi occhi sembrano guardarmi oltre, dentro me, finché non si immerge anche lei, prendendo il mio viso tra le mani e baciando le mie labbra, sempre in modo più approfondito.
"Ti amo"
"Ti amo.."

In centrale - 3.45pm

"Hey eccoti qua, ti stavo cercando"
"Oh.. hey.. trovata"
Fa il giro della cattedra, venendo a darmi un bacio a stampo sul quale vorrebbe restare di più ma che io in qualche modo evito.
"Tutto bene?"
"Si.. si, solo.. sto ancora pensando a.."
"Oh si certo.. nessuna pressione, giusto beh.. ti lascio ai tuoi pensieri, ero solo passato a vedere come stavi"
Annuisco, sollevando le spalle.
"Tutto bene"
"Perfetto.. beh allora vado.. ci vediamo più tardi"
"A più tardi"
Vedo Matt uscire e subito torno con lo sguardo al computer, mentre il puntino rosso lampeggiante sullo schermo continua a muoversi.
"Dove stai andando Jade?"

Jade - 5.30pm

"Hey! Com'è andata?
Butto il borsone sul tavolino, andandomi a sdraiare sul divano.
"Come doveva andare?"
"Non so, qualcosa di nuovo?"
Mi prendo una birra dal minibar.
"Era un quartiere di famiglie benestanti, casa tutte ben arredate e curate, poi è arrivata un'auto, sono scese delle persone incappucciate, borsoni in spalla, sono entrate nella casa, tempo dieci minuti e sono uscite, fine della storia"
"Un quartiere benestante?"
"Si.. ho confrontato con le proprietà del signor Brown ma nessuna corrispondenza"
"Hm.. le vendite sono sempre state organizzate in edifici di proprietà del cartello d'armi, tranne questa volta.."
"Magari non era a casa del venditore.."
"Ma si è svolto a casa del compratore"
"Hai i nome della risidenza a quell'indirizzo?"
"No.. non avevo modo di avvicinarmi senza destare sospetti"
"Okay.. vedrò di passarci io, per quel che viene dopo ci pensi tu"
"Non è prudente mandarti sul posto da solo"
"Amo correre, mi andrò a fare una corse nel quartiere"
"Hm.. non è comunque prudente"
"Neanche tenerti qui lo è ma abbiamo scelta?"
"No.."
"Esatto"
Accendo il televisore, iniziando a passare da un canale all'altro senza prestare attenzione a nessuno di essi.
"Jade.."
"Hm.. dimmi"
"Va tutto bene? È un po' che non ti sento nominare Perrie o vederti star male per lei.."
"Il fatto che io non pianga non significa che non stia male.."
"Lo so, certo.. è solo che.. non vorrei si tratti di una situazione del tipo la 'quiete prima della tempesta'.."
"Nessuna tempesta, sto bene.. sto solo elaborando e accettando la situazione"
"Sicura non ci sia altro?"
"Te ne avrei parlato"
"Non so quanto questo sia vero ma.. va bene"
Sposto lo sguardo su di lui, vedendolo con gli occhi rivolti al pavimento.
"Hey Den.. ce la stiamo facendo"
"Se con 'ce la stiamo facendo' intendi che non ci siamo ancora fatti uccidere, beh.. si, ce la stiamo facendo"
"Ti darò buone notizie prima o poi"
"Lo spero"
Il suo telefono prende a squillare, così metto subito il muto al televisore, tornando presto su di lui.
"Sono loro?"
"Oh ehm.. no.. nessuno di importante, rispondo più tardi"
Blocca il telefono, riponendolo in tasca.
"Se devi andare non ti far problemi, io credo di andarmi a riposare, ho il turno di notte più tardi"
"Hm.. si certo, ti lascio riposare, passo domani"
Annuisco.
"Mandami le coordinate di dove vai a cacciarti"
"Si papà!"
Lo sento ridere prima di chiudersi la porta alle spalle, lasciandomi così sola.

Perrie - 3.20am

Bip.. Bip..
Mi sveglio di soprassalto sulla poltrona dell'ufficio in casa.
Un dolore alla schiena mi dice che forse era meglio dormire sul letto.
Bip.. Bip..
Torno sul computer portatile e presto capisco che Jade si sta nuovamente spostando.
Stropiccio gli occhi, afferrando poi la tazza del caffè ma trovandola purtroppo vuota.
"Accidenti.."
Mi concentro sugli spostamenti di Jade.
Sta andando verso sud, continuando per quella strada arriva al porto e ai magazzini.
Che sta combinando?
Prendo il taccuino, apro la pagina giusta e annoto l'ennesimo tragitto che sta percorrendo.
'Spostamento n. 65 Porto di Red Hook'
E questo solo in quattro giorni..
Si è fermata.
Questo però..
"Che diamine ci fai lì Jade?"
Quello è il magazzino dove è morto Trevor.
Non dovrebbe essere lì, non può esserci motivo.
Deve aver lasciato l'auto.
"Ah cazzo.."
Chiudo il computer, afferro il cappotto, le chiavi ed esco dall'appartamento.

3.50am

Accosto l'auto abbastanza lontano da non farmi vedere.
Prendo il cannocchiale dal vano portaoggetti, portandolo agli occhi e cercando Jade nei paraggi del magazzino, prestando fede alla mappa del computer.
"Che diamine.."
La vedo stringere la mano a un uomo, non è Dennis..
Mi sembrava fossimo solo noi tre a conoscenza del fatto che sia ancora viva.
Tiene stretto in un pugno un sacchetto di carta e una volta salutato l'uomo, si allontana, dando un'occhiata all'interno del sacchetto.
Sale sull'auto e messa in moto, esce dal porto.
Abbasso il cannocchiale, riflettendo su ciò che ho appena visto.
Non può essere coinvolta, non in questo modo.
Non mi farebbe mai questo.
Prendo il telefono, digitando con le mani tremanti.
'Ho voglia di vederti, dove sei?'
Meglio tornare a casa.

Apro la porta di casa, avvicinandomi al tavolo in soggiorno per posare tutto.
"Dove sei stata?"
"Ah dio.."
Emetto un piccolo urlo, mentre le chiavi mi scivolano dalle mani.
"Oh.. sei tu.."
Rido cercando di celare il nervosismo.
"Si, sono io.. quindi dove eri?"
"Ero uscita.. tutto qua"
"Alle tre di notte?"
Mi piego a raccogliere le chiavi.
"Si, non ci vedo nulla di male"
"E ti serviva il portatile per camminare?"
"No, no.. io.. io lo avevo lasciato prima in auto e.. e ne ho approfittato per riprendermelo"
"Hm.. capito.. e non puoi dirmi dov'eri?"
Mi guarda e temo sospetti qualcosa.
"Avevo bisogno di farmi due passi"
Abbassa lo sguardo a terra.
"Te come mai sei a casa mia a quest'ora?"
"Mi hai scritto che avevi voglia di vedermi"
"Giusto ma non mi hai risposto, avevi da fare?"
"No, ero a casa e quando ho visto il messaggio sono venuta da te"
Oh..
Mi volto andando verso il ripiano della cucina.
Che diamine sto facendo..
Sento le sue braccia sui miei fianchi.
"Ehm.. non.. non ho voglia.. scusa.."
Mi scanso, aprendo uno sportello qualunque.
"Oh.. e come mai mi hai scritto?"
"Volevo solo vederti.. si, questo"
"Ora mi hai vista.."
Dalla sua espressione sembra confusa.
"Esatto.. puoi andare, avrai sicuramente da fare.."
Si avvicina, stringendomi tra le braccia.
"È una sorta di psicologia inversa? Mi cacci quando in realtà vuoi che rimanga?"
Posa le labbra sul mio collo.
"Jade.. no.. non.. non ho voglia, per favore.."
Cerco di divincolarmi quando lei molla la presa.
"Perrie c'è qualcosa che non va? Sei piuttosto strana stasera"
"No, va tutto bene.. solo non ho voglia.. può capitare"
Mi allontano, dirigendomi verso il salotto.
"Non so cosa tu abbia ma va bene.. ti lascio stare, quando hai bisogno di me chiamami"
Mi volto e la vedo prendere il giubbotto ed uscire dall'appartamento in fretta e furia.
Chiudo gli occhi, respirando profondamente.
"Cazzo.."
Inizio a massaggiarmi una tempia, tornando verso il tavolo e aprendo il portatile.
Vedo il pallino rosso iniziare a spostarsi.
Mi ha mentito senza batter ciglio.
Devo scoprire chi diamine sia quell'uomo e come conosce Jade, sempre sperando che ciò non significhi che lei sia implicata in tutta questa assurda storia.

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Perdonate l'immenso e incolmabile tempo che ho fatto trascorrere, non posso promettere che non ricapiterà dato che gli impegni son quelli che sono😥
Grazie per la pazienza❤

Is it me? - Jerrie ThirlwardsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora