Avevo 16 anni quando andai al parco divertimenti con Armin, Jean e Mikasa a festeggiare la mia prima sufficienza in filosofia.
Nel giro di poche ore andammo su quasi tutte le giostre, perlopiù fui costretto da Jean e Mikasa che erano emozionati all'idea di provare qualsiasi giostra gli capitasse davanti.
All'inizio era divertente questo giro di giostre, ma dopo poco non ne potevo più di correre avanti e indietro.
"ragazzi che ne dite di fare una pausa?" chiesi retorico sperando in una risposta positiva da parte dei due. Armin aveva già accettato l'idea, come me era stanco di correre. Anche se al contrario mio, era affannato ed ero un po' preoccupato.
Jean e Mikasa si guardarono prima tra loro e poi guardarono noi.
"va bene, come siete pigri!" esclamò la ragazza acconsentendo a fermarci. Io e Armin ridacchiamo e ci fermammo ad una bancarella di cibo.
"volete prendere qualcosa?" chiesi sperando che Armin accettasse di mangiare qualcosa, ma come previsto rifiutò.
"sono apposto così" disse solo sorridendo. Stavo per insistere, ma Jean accettò la mia idea e venne con me.
Volevo sbuffare ma mi ricordai che fu lui a portarci al parco divertimenti, quindi mi trattenni e andammo alla bancarella.
Mikasa e Armin ci aspettarono al tavolo. Avevo paura che Mikasa parlasse di un mini me ad Armin. Di nuovo.
Andammo prima alla bancarella dei popcorn perché Jean e Mikasa volevano mangiare quelli, aspettammo che il tipo li preparasse.
Nel mentre dell'attesa sentii una strana pressione addosso, iniziai ad agitarmi poiché Armin non voleva nulla da mangiare.
Non sapevo quasi nulla di disturbi alimentari, ma fui abbastanza sveglio da accorgermene.
Il problema era come affrontarlo:non me ne voleva parlare, non voleva mangiare, non ero un cazzo di psicologo o nutrizionista. Cosa avrei dovuto fare?
Per pensare a ciò non mi accorsi di Jean che mi richiamava:
"Eren guarda che ho fatto, dove vuoi andare?" chiese strattonandomi un po'. Scossi il capo e mi risvegliai.
Tuttavia non riuscii a non pensare ad Armin e alla sua situazione. Volevo aiutarlo come lui aveva fatto con me, ma non sapevo neanche da dove iniziare.
"tutto bene Eren? Sei più agitato del solito" disse Jean guardandomi, alzai lo sguardo su di lui e forzai un sorriso. Dopo poco mi fermai alla bancarella dello zucchero filato, anche se non volevo mangiare quello avevo bisogno di pensare.
Ordinai e aspettai che la tipa me lo facesse. Jean sgranocchiò i suoi popcorn.
"sei preoccupato per Armin?" chiese Jean, non lasciò la presa eppure aveva capito cosa mi turbasse.
Alzai il capo e annuì.
"mi sembra che già avevate chiarito, no?"
"non è quello"
"allora stai parlando del fatto che non tocca cibo" disse infilando un popcorn in bocca, mi chiesi come ne potesse parlare di una cosa del genere con così tanta tranquillità.
"come lo-"
"non ci vuole chissà cosa a capirlo:a pranzo non ha mai niente o lascia il vassoio intatto" spiegò Jean alzando le spalle. Eren deglutì.
"gli hai parlato?" chiese poco dopo, forse pure lui era preoccupato.
"gli ho chiesto qualcosa, ma non ha mai risposto" spiegai, improvvisamente sentii il mio cuore accelerare e l'ansia premere sul petto.
"mh, non vorrei farti andare nel panico ma penso che Armin sia anoressico" fu la prima volta che sentii quella parola da una bocca conosciuta.
Imparai il significato alle medie, non ci diedi mai peso. Ma pensare che Armin fosse anoressico mi fece andare nel panico.
"anoressico?!" esclamai e Jean annuì.
"pensa solo che si rifiuta di mangiare a pranzo o anche quando usciamo. Tuttavia non posso dirlo con certezza, non so cosa faccia a casa, se mangia o meno" spiegò. Mi venne in mente quando improvvisamente vomitò la prima volta che andai da lui.
"la prima volta che andai a studiare a casa sua vomitò, anche se non aveva mangiato nulla a pranzo" spiegai, ma questo confermò di poco la sua teoria.
La tipa mi diede lo zucchero filato:era enorme, più grande della mia faccia ed era di colore rosa. Iniziai a mangiarlo a morsi.
"devi parlarci, seriamente stavolta" disse secco Jean. Io annuii. Ma come avrei fatto?
"dopo io e Mikasa andremo a provare altre giostre e vi lasceremmo parlare da soli. Se qualcosa va storto e non riuscite a parlare, puoi riprovare sulla ruota panoramica" disse Jean spiegando il suo piano.
Lo ringraziai e diedi un altro morso allo zucchero filante gigante mentre tornavamo dai due.
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filosofia//eremin
FanfictionArmin è appassionato di filosofia, in particolare dei miti di Platone. Eren invece non sopporta né la filosofia né l'amore. - Quadro "The bathing pool" di Hubert Robert.