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Avevo 16 anni quando scrissi su Google quell'orribile parola che mi perseguitava, ma la stessa parola che descriveva Armin:anoressia.

Le dita mi tremavano mentre picchiettavo sui tasti del computer la parola.

Da quel giorno sulla ruota, Armin si allontanò un po' da me:smise di parlarmi, smise di aiutarmi in filosofia, smise di sorridermi.

Onestamente non mi interessava nulla delle lezioni di filosofia, volevo solo riavere indietro Armin.

Forse si era pentito di essersi esposto così tanto e di avermi confessato tutto. Forse aveva paura che gli volessi parlare del suo problema. O anche entrambe le ipotesi. Sì, doveva essere per forza così.

L'anoressia (dal greco ἀνορεξία anorexía, comp. di an- priv. e órexis 'appetito') è un disagio in cui la persona coinvolta si rifiuta di nutrirsi per diversi motivi.

Comunemente il termine è spesso usato come sinonimo di anoressia nervosa (dove il rifiuto è dovuto alla paura di ingrassare e di apparire grasso, o "imperfetto"), ma in realtà esistono molteplici possibili cause di una diminuzione dell'appetito, alcune delle quali potrebbero risultare innocue, mentre altre sono indice di una grave condizione clinica o comportano un rischio significativo.

Mi pentii subito di essere andato su Wikipedia.

Il mio cuore accelerò, avevo paura.

Fui tentato di chiudere la pagina e distrarmi guardando video di gatti, ma lo stavo facendo per Armin. Anche perché i gatti non mi avrebbero aiutato.

Lessi le cause e c'è ne erano fin troppe:malattia, insufficienza cardiaca, depressione, mobbing...?

Non ne sapevo un accidente di queste cose, come potevo pensare di aiutare Armin?

Andai su un altro sito e lessi i sintomi dell'anoressia, volevo credere che Armin non fosse davvero anoressico. Che semplicemente non avesse nessun disturbo alimentare.

Peso corporeo sotto i limiti della normalità inferiore all'85% del peso ideale BMI inferiore a 1,75 kg/m2), magrezza francamente patologica, bassa temperatura corporea, bradicardia, fragilità di capelli e unghie, osteopenia, apolecia, riduzione del volume del seno, ipotensione, pelle ruvida/secca aspetto debilitato/cachettico, ritardi mestruali e amenorrea (ritardo di almeno tre cicli mestruali consecutivi).

Detto onestamente, anche se volevo, non sapevo il peso di Armin. Avevo visto a malapena il corpo di Armin. Certo, si vedeva che fosse magro. Ma quanto magro?

Poi mi chiesi che cazzo fossero  l'osteopenia, bradicardia, apolecia e l'ipotensione.

Inoltre dovetti chiaramente escludere i lati femminili, ovvero il ciclo e la riduzione del seno.

Mi rimasero la bassa temperatura corporea, la fragilità di unghie e capelli e la pelle ruvida e secca.

Ricordai di quanto fosse freddoloso Armin:si lamentava sempre del freddo, anche quando c'era un ottima temperatura...valeva come sintomo?

Per quanto riguardava le unghie e i capelli...non ne avevo idea, non andavo mica a controllare la fragilità o la resistenza delle sue unghie o dei suoi capelli!

Infine la pelle ruvida/secca, ricordai quando mi prese per mano al parco divertimenti e la prima cosa che pensai fu questo.

Ma tutto ciò poteva valere come prova di una potenziale anoressia?

Continuai a leggere.

Nelle fasi di esordio dell'anoressia nervosa sono soprattutto alcuni sintomi di carattere psicologico, tradotti in azioni e stati d'animo peculiari, a far sospettare la malattia:

paura morbosa di aumentare di peso;

rifiuto ossessivo del cibo;

alterata percezione corporea:si tende a vedersi grassi nonostante l'ago della bilancia segnali un peso corporeo normale, inferiore alla norma o decisamente sottopeso; ansia nel vedere il proprio corpo;

eccessivo esercizio fisico nel tentativo disperato di bruciare calorie;

iperattività;

tendenza a nascondere o a non ammettere di avere un problema con il cibo: si mente sulla quantità di alimenti consumata e si banalizzano o nascondono i sintomi ed i disturbi fisici derivanti dall'anoressia;

sensazione di disagio quando ci si trova a mangiare in pubblico o in compagnia di altre persone;

pratiche inconsulte per consumare più calorie, ad esempio fare attività fisica anche in condizioni precarie;

tentativo di sembrare più magr* scegliendo abiti neri e tagliandosi i capelli;

comportamento compulsivo ritualistico riguardo al cibo (esempio:tagliare le pietanze in pezzi piccolissimi e rigirarli nel piatto prima di mangiarli);

sintomi depressivi e, in alcuni soggetti, pensieri suicidari;

Avevo voglia di vomitare, la mia testa andò in tilt, nel panico. Davvero Armin soffriva così tanto? E tutto ciò era colpa del suo ex? 

Imprecai, presi il cellulare e scrissi un messaggio ad Armin senza neanche aver pensato a cosa scrivere. Poi lo posai e mi soffermai sull'ultima frase.

Pensieri suicidari.

Ricordai quando mi fece vedere le stelle, di quando mi confessò che non si sentisse parte del mondo...era per caso un pensiero del genere?

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