La sera precedente rientrai con una stanchezza assurda. Non cenai e andai direttamente a dormire.
Non cercai nemmeno di convincere mia madre a non mandarmi a scuola, non ne avevo la forza. Mia madre capì che c'era qualcosa che non andava e preoccupata decise lei stessa di non mandarmi a scuola il giorno dopo.
Quella mattina rimasi da solo, i miei andarono a lavoro e mi lasciarono da mangiare e delle medicine. Non mi alzai dal letto, volevo riposare.
Ma la mia testa continuò a pensare, pensare e pensare alla situazione di Armin.
Mi sentii in colpa per quello che era successo. Chissà cosa aveva capito o se avesse capito cosa intendessi.
Mi sentii un idiota, forse avrei potuto dire di meglio invece di liquidarlo in quella maniera senza dargli una spiegazione decente.
Presi il cellulare, mi ero dimenticato di avvertire Mikasa. Ed ecco che feci l'ennesima cazzata.
Le scrissi delle scuse, mi rispose subito:
Mikasa 🥰
Scusa se non ti ho avvisato della mia assenza, ma ieri sera stavo proprio male...è successo un casino con Armin, domani ti spiego
Non ti preoccupare, mi ha avvisato tua madre
Comunque ti sei perso l'ora di assenza del prof Levi :P
oh cazzo, davvero?! È assente?! È la prima volta dopo 3 anni!
Lo so, ma mi sto annoiando avrei preferito fare lezione
Nerd
Prova tu ad essere abbandonato dal proprio migliore amico
Comunque parlando di Armin, a ricreazione è venuto da me. Voleva parlarti, logicamente non c'eri ed è rimasto con me...quindi so già cos'è successo ieri
Merda, cosa ti ha detto?!
Non posso rilevarle certe informazioni, mi dispiace
dai Mikasa! Non ho chiuso occhio per quello che è successo
Parlaci e scoprilo, ti stava cercando apposta. Inoltre gli ho dato qualche consiglio :)
Devo avere paura?
;)
Lo prendo per un sì
Mi alzai in fretta dal letto, mi vestii e scesi a fare colazione con quello che mi avevano lasciato.
Tuttavia mi resi conto che non l'avrei potuto vedere prima di pomeriggio, così per distrarmi mi anticipai i compiti del giorno seguente mentre attendevo l'arrivo del pomeriggio.
Pranzai con i miei genitori, mia madre si accorse che stavo meglio e che fortunatamente era stata una cosa temporanea.
Sfortunatamente capì chi era la causa della mia tristezza di ieri sera.
Appena si fecero le 15, quando non è né troppo tardi né troppo presto, uscii per andare a casa di Armin.
Ero un po' in ansia, non sapevo se avrei risolto o addirittura peggiorato la situazione. Ma che avesse già parlato con Mikasa mi rassicurò un po'.
Prima di arrivare a casa sua, mi fermai da un fioraio e comprai un tulipano giallo. Non so perché scelsi proprio un tulipano giallo, forse era quello che mi piaceva di più.
Arrivai a casa sua, bussai e mi aprì Armin.
Stavo per salutarlo, ma mi interrumpe subito.
"è meglio che vai" disse freddo, non lasciava intravedere nessuna emozione. Pensai che la situazione fosse peggio del previsto.
"Armin mi dispiace, sono venuto a scu-" non finii la frase che dietro di lui si celò la figura di un ragazzo.
E nonostante l'avessi visto solo da lontano, lo riconobbi...era il suo ex.
Mi paralizzai sul posto.
Dopo che Armin mi raccontò della sua relazione tossica, promisi a me stesso che se l'avrei rivisto, gli avrei tirato un pugno in faccia.
Ma quel giorno non ci riuscii, non potevo farlo davanti ad Armin.
Il suo ex uscì silenziosamente da casa Arlert, senza degnare di uno sguardo il ragazzo che aveva trattato male per un intero anno.
Guardai Armin:il suo viso era neutrale, anche se probabilmente dentro stava scatenando tutte le sue emozioni.
Capii che era stanco di tutto ciò:della terapia, di essere controllato da tutti, del suo disturbo...ed poi l'incontro col suo ex era come uno schiaffo in faccia.
Non seppi che dire, Armin non voleva muoversi. Chissà cosa lo aspettava dentro con i suoi.
Logicamente non mi avrebbe fatto mai entrare, così presi il tulipano e glielo porsi.
Finalmente Armin mi guardò, guardò il fiore confuso ma lo prese senza dire nulla.
"ne parliamo un'altra volta" dissi solo salutandolo e andando via. Armin mi guardò andare via, col fiore ancora tra le mani.
Con quel semplice tulipano volevo fargli capire che anche se in quel momento preciso non potevo essere con lui, Armin poteva sempre contare su di me, non l'avrei mai abbandonato né rifiutato.
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filosofia//eremin
FanfictionArmin è appassionato di filosofia, in particolare dei miti di Platone. Eren invece non sopporta né la filosofia né l'amore. - Quadro "The bathing pool" di Hubert Robert.