Avevo 16 anni quando sentii la sensazione di star sprofondando dall'imbarazzo.
Mi sarei aspettato di fare una dichiarazione un po' più decente, prima di questo stavo pensando di parlargli al ruscello che avevamo trovato.
Invece la feci senza pensarci, con le prime parole che mi uscirono da bocca, davanti a Jean e Mikasa e cosa più importante senza sapere che Armin stava dietro ad ascoltarmi.
Pensai che fu un po' inquietante che fosse dietro di me, probabilmente voleva parlarmi, ma avrà esitato ascoltando le mie parole.
"ecco io...volevo parlarti in un modo migliore e posto migliore, insomma la mensa non è un bel post-" iniziai a dire cose a caso a causa dell'imbarazzo. Ma Armin mi fermò anche quella volta.
"non c'è né un modo né un luogo giusto per far parlare il cuore" ribatté riferendosi al fatto che avessi parlato senza pensarci. Allora era quello il significato di 'far parlare il cuore?'. Trovare le parole giuste anche se non ci avevo pensato? Perché il cuore già sapeva cosa dire?
Lo guardai, volevo scusarmi, ma le parole rimasero per l'ennesima volta bloccate in gola. Lui sorrise e basta.
"eri preoccupato perché pensavi che il tuo rifiuto mi avesse fatto male, ma in realtà mi ha fatto più male non parlarti per quattro giorni" disse Armin incrociando il mio sguardo. Volevo abbassare il capo, ma allo stesso tempo non volevo smettere di guardarlo.
"mi dispiace, non riuscivo a parlarti" dissi sincero. Armin annuì, si morse il labbro. Mi chiesi cosa stesse pensando o cosa avesse capito.
Sospirai e decisi che non me ne fregava se la mensa della scuola non fosse il posto più romantico per una dichiarazione. Cosa avevo da perdere?
"Armin mi dispiace non avertelo detto prima...sono innamorato di te" dissi tutto ad un fiato, avevo persino paura che non mi avesse sentito.
Armin aggrottò la fronte, era confuso.
"lo stai dicendo per pena?" chiese allontanandosi un po' da me. Iniziai ad agitarmi, anche dopo quelle parole che avevo detto involontariamente non ci credeva?
Tuttavia il mio sguardo traspariva serietà, nonostante il mio cuore fosse a mille.
"no Armin, è la verità. Non ho avuto il coraggio di dirtelo prima e mi dispiace" dissi solo, sperando che mi credesse.
Fu la terza volta che lasciai Armin senza parole, non seppe cosa rispondere e io non sapevo più che altro dire se non scusarmi.
Dopo qualche minuto di silenzio e di ansia, Armin rialzò lo sguardo e mi sorrise.
"quindi visto che nessuno dei due vuole una relazione ora non posso baciarti?" a quella frase trattenni involontariamente il fiato e arrossii.
Purtroppo era l'amara verità.
Quello non era uno yaoi gay, era qualcosa di più profondo che non volevo rovinare.Nonostante provassi qualcosa per Armin, non avevo l'impulso di baciarlo per sentirmi meglio. Stavo già bene anche solo con la sua presenza. Era quello l'amore platonico? L'amore perfetto? Avevamo raggiunto quel livello?
"ci vediamo da me a studiare?" disse infine, le cose tornarono alla normalità in poco tempo. Ne fui felice.
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filosofia//eremin
Fiksi PenggemarArmin è appassionato di filosofia, in particolare dei miti di Platone. Eren invece non sopporta né la filosofia né l'amore. - Quadro "The bathing pool" di Hubert Robert.