Capitolo 13

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<< Rick noi andiamo in spedizi.... >>
<< Shh. Andiamo fuori dalla camera a parlare Glenn >> gli sussurrò Rick mentre sentivo che si alzava e mi copriva: << Ti stavo dicendo che io e Maggie andiamo in spedizione. Ti serve qualcosa di specifico? >>
<< No niente. State attenti >> si salutarono e Rick rientrò in cella, si sedette di fianco a me e mi svegliò dolcemente: << Buongiorno >> gli dissi sorridendo: << Buongiorno hai dormito bene? >> mi domandò lo sceriffo mentre mi accarezzava la testa: << Come un ghiro. Tra poco mi alzo e iniziò a sistemare questo posto >>
<< Oh no! Tu oggi starai a riposo e questo è un ordine. Poi da domani ne riparliamo >> mi baciò la fronte e si alzò lasciandomi in camera da sola. Ma come al mio solito non l'ascoltai, così iniziai a sistemare le celle e a pulirle con l'aiuto di Carl: << Evy va bene così? >> andai a controllare la cella che stava pulendo: << Bravissimo. Continua così e sarai un bravo ometto delle pulizie >> il suo viso che sembrava sorridente, si tramutò in serio e triste: << Carl? Ho detto qualcosa che non andava? >> mi sedetti sul letto seguita da lui: << No. Tu sei sempre carina e gentile con me. Solo che... è da un po' di tempo che ci pensavo e volevo dirtelo >>
<< Che cosa Carl? Che cosa vuoi dirmi? >>
<< Non è che ti posso chiamare mamma? >> rimasi senza parole: << Mamma? >> accennò un si con la testa: << Per me non c'è nessun problema. Ma tuo padre sarebbe d'accordo? Facciamo così: ora tu vai fuori e glielo chiedi e se mi chiamerai mamma capirò la sua risposta >>
<< E se dovesse dire di no? >>
<< In tal caso mi occuperò io di lui >> mi abbracciò forte: << Grazie E-Evy volevo dire mamma >>
<< Ora va da tuo padre, mentre io finisco qua >> Carl corse fuori dalla cella, ormai investendo Carol, che entrò in cella: << È proprio un amore di bambino non è vero? >>
<< Già. A volte mi dispiace che sua madre sia morta >>
<< Anche a me. Ma a quanto pare ne ha trovata una nuova di mamma >>
<< Hai ascoltato la nostra conversazione non è vero? >> Carol mi sorrise: << Daryl è orgoglioso di te e dei progressi che stai facendo in questo mondo >>
<< Mio fratello sarebbe orgoglioso di me anche se fossi una schiappa in tutto. Sai Carol non ci avevo mai pensato >>
<< A cosa? >>
<< Ad avere una famiglia a questa età e sai la cosa strana qual è? È che mi piace. Una volta pensavo solo a divertirmi, uscire con le amiche, andare a ballare e fare qualche piccola cavolata. Ma ora non mi manca niente di tutto questo >>
<< Sei cresciuta Evy e l'istinto di materno e di famiglia si è risvegliato in te in questi mesi, spero che non cambierai mai e che resti sempre così: forte e gioiosa >>
<< Lo spero anch'io Carol, lo spero anch'io >> mentre stavamo chiacchierando, nella cella dove eravamo, entrò Rick che teneva per mano Carl: << È successo qualcosa? >>
<< Avanti Carl. Dillo tu >> a quelle parole iniziai a spaventarmi: << Papà m-mi ha detto di sì >> e mi corse incontro ad abbracciarmi: << Carl deve avere una mamma e si direbbe che abbia scelto te Evelyn >> mi disse Rick sorridendomi e venendomi ad abbracciare, due abbracci in contemporanea: << Beh Evy ti lascio alla tua famiglia >> Carol tolse il disturbo e ci lasciò da soli: << Ora siamo una famiglia. Una famiglia completa. Sei mia Evelyn. Solo mia >> Rick mi alzò di peso e mi fece girare voltare insieme a lui e mi baciò, tutto questo sotto gli occhi contenti di Carl: << Rick? Abbiamo un problema. Vieni >> Hershel era sulla porta della cella, dalla sua espressione sembrava preoccupata. Seguii Rick mentre tenevo per mano Carl: << Che cazzo ci fai tu qui? >> le urla di Daryl arrivavano fino alla porta d'ingresso: << Hey! Hey! Daryl calmati >> Rick staccò Daryl da qualcuno, da qui non vedevo bene chi era: << Diglielo anche tu Rick! Che non lo vogliamo qui. Ci hai abbandonato. Hai abbandonato me e soprattutto hai abbandonato Evelyn. Ma che cazzo ti diceva quella testa >> andai fuori dalla porta e fu ad allora che vidi Daryl litigare con Merle, il mio corpo si mosse da solo e corsi subito da lui abbracciandolo: << Merle! Fratello mio... sei tornato... sei tornato da me e da Daryl >> Merle contraccambiò il mio abbraccio: << Sei così cresciuta peste >> ma a interrompere quel momento fu Daryl, che mi staccò da Merle: << Daryl? Ma cosa fai? È Merle! Non ci farà del male >>
<< A te no! Ma al resto del gruppo si... avanti Merle. Dille che cosa hai combinato. Forza >> non riuscivo a capire: << Se non glielo dici tu, glielo dirò io >> Merle continuava a non parlare: << Ha rapito Maggie e Glenn. Un certo tipo, che si fa chiamare Governatore, li tiene prigionieri. Devo continuare? >>
<< Merle è vero? È vero quello che ha appena detto Daryl? >>
<< Sì Evy. È tutto vero. Sono giorni che vi spio, ma giuro che se avessi saputo che qui c'eri anche tu, non avrei mai fatto quello che ho fatto >>
<< Che cosa hai fatto? >> gli domandai più seria che mai: << Ci ha venduto Evy. Ci ha tutti venduti! Siamo morti se rimaniamo qua >> rispose Rick al posto di mio fratello: << E tu chi cazzo sei per parlare al mio posto? Non sei niente soprattutto per la mia famiglia >> e tirò un pugno a Rick a quelle parole e a quel gesto non ci vidi più e puntai la pistola sulla faccia di Merle: << Prova di nuovo a toccare il mio uomo e giuro, anche se sei mio fratello, ti faccio saltare quella testa. Daryl pensaci tu. Mentre tu vieni con me >> presi per mano Rick e lo portai dentro e iniziai a medicarlo: << Rick dobbiamo proteggere questo posto. Ce lo siamo conquistato con fatica e sudore. Io non me ne vado >>
<< Nemmeno io me ne vado. Andiamo a salvare Glenn e Maggie? >>
<< Andiamoli a salvare. Insieme Rick >>
<< Insieme Evelyn >>.

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