Capitolo 18

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Tenevo Judith in braccio quando avevamo varcato il cancello di Alexandria, avevamo gli occhi di tutti puntati addosso, mentre alcuni parlavano piano mentre ci fissavano come se fossimo degli alieni: << Benvenuti ad Alexandria. Qui sarete al sicuro >> ci disse Aaron: << Ma prima, dovete parlare con Deanna, è colei che gestisce questo posto. Rick vai prima tu e poi tua moglie >> Rick seguì Aaron fino alla prima villetta: << Mamma credi che Judith crescerà bene qua? Sarà al sicuro? >> sorrisi a Carl e gli diedi un pizzicotto sulle guance: << Ricordati queste parole Carl: nessun posto è sicuro e le persone non dovranno mai smettere di combattere >> vidi Rick uscire dalla villetta: << È il tuo turno Evelyn >> passai Judith a Rick e mi avviai verso la casa della leader: << Vieni entra pure Evelyn. Se vuoi puoi accomodarti >>
<< Preferisco rimanere in piedi. Grazie >> guardavo fuori dalla finestra, li la vita continuava, sembrava che questa apocalisse non fosse mai arrivata lì: << Ti dispiace se riprendo? >> mi voltai con la mia solita aria seria

 Grazie >> guardavo fuori dalla finestra, li la vita continuava, sembrava che questa apocalisse non fosse mai arrivata lì: << Ti dispiace se riprendo? >> mi voltai con la mia solita aria seria

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<< No faccia pure >>
<< Bene. Raccontami un po' di te. Vedo che sei molto giovane, ma nonostante tutto sei già spostata e
hai una bambina. Quando è iniziato tutto questo, quanti anni avevi? >>
<< Avevo 19 anni, di quel giorno non mi ricordo completamente niente, così come i due anni indietro. Mio fratello Daryl mi ha detto di avermi trovato infondo alle scale priva di sensi e con la testa sanguinante, forse ero inciampata o qualcuno mi aveva spinta, senza volere, giù dalle scale. È stata dura all'inizio, ma Rick e Carl mi sono sempre stati vicino. Prima di allora non li conoscevo >>
<< E scommetto che non conoscevi neanche le altre persone >>
<< No, non le conoscevo e non le avevo mai viste prima di allora. In questi anni siamo diventati come una famiglia ci proteggiamo a vicenda >>
<< Ora parliamo di cose più serie. Come vissuto lì fuori e cosa hai dovuto sopportare? >>
<< Ho dovuto sopportare tantissimi fardelli. Ho ucciso moltissima gente, gente che volevano far del male a me e alla mia famiglia. Non amo ciò che ho fatto. So che uccidere è peccato. Ma ho dovuto fare una scelta o loro o la mia famiglia >>
<< Perché di quel trucco introno ai tuoi occhi? Sembra quasi come una maschera >>
<< È una maschera. Sotto a questo trucco, si nasconde la vera le. La fragile Evelyn >>
<< Puoi andare Evelyn. Aaron mostrerà la casa che dividerai con tuo marito e i vostri figli. Se non ti dispiace puoi mandarmi dentro Carl? >>
<< Certamente >> mi alzai e uscii da quella casa, andando dai miei amici: << Carl vuole te >> Carl entrò con Judith in braccio: << Allora? Com'è andata? >> mi domandò Rick abbracciandomi: << Direi bene. Almeno credo >>.
<< Davvero è tutta nostra? >> chiese Carl fissando l'enorme casa che era davanti a noi: << Si tutta vostra. Beh allora buona sistemazione >> entrammo in casa e demmo un'occhiata in giro: << È davvero enorme e poi le regalano così come se niente fosse >> disse Carl guardando ovunque: << Rick? Io mi vado a fare una doccia >> gli urlai dal piano superiore e iniziai a spogliarmi: << Che cosa hai detto? Non ho sentito >> era entrato in camera: << Vado a farmi un bagno. Vuoi venire anche tu? >> indossavo solo le mutandine, mi avvicinai a lui e lo baciai: << D-dammi un secondo >>
<< Ti aspetto nella vasca >> entrai in bagno e m'immersi nell'acqua calda, poco dopo entrò Rick e s'immerse anche lui, mi appoggiai al suo petto e m'iniziò a lavare il petto, per poi passare a un seno e poi all'altro, passando poi alle braccia: << Saremo al sicuro qui dentro Rick? >>
<< Lo spero Evy >> e mi baciò i capelli: << Anche perché voglio che lo siate: tu, Carl e Judith. Se dovesse succedermi qualcosa i-io non me lo perdonerei mai >> mi voltai appena e lo guardai, aveva un'aria triste: << Perché dici così? Non ci succederà niente Rick >>
<< Sento che ti capiterà qualcosa, forse non oggi, non domani, ma sento che ti perderò, ti perderò per sempre >>
<< Tu non mi perderai Rick >> e lo baciai dolcemente. Quella notte Rick aveva ordinato agli altri di dormire tutti insieme nel nostro salotto e come al mio solito, feci da guardia e mi persi a guardar fuori: << Non dormi Evy? >> mio fratello si era seduto di fianco a me: << Vecchie abitudini. Non so come facciano a dormire >>
<< Si sentono al sicuro e soprattutto sanno già che tu stai vegliando su di loro. Come vedi anche loro hanno le vecchie abitudini >>
<< Forse dovrò appenderle >> dissi guardando le mie spade: << Non appenderle mai. Potrebbero sempre servirti Evy. Scusa ma adesso esco di qua. Mi sento soffocare >>
<< Buona dormita sull'atrio >> Daryl mi salutò e uscii da casa mia. La mattina non tardò ad arrivare, gli altri erano già andati nelle loro case, mentre io mi ero appisolata sul divano, fino a quando non sentii bussare alla porta, ero troppo pigra per andare ad aprire, così aspettai che ci andasse Rick.
<< Deanna. Entra pure >>
<< Wow. Quasi non ti riconoscevo senza barba >> la tentazione di aprire gli occhi era forte. Avevo conosciuto Rick che era senza barba e non mi ricordavo più che viso avesse, ma preferivo ancora dormire; sentii i loro passi che si fermarono sulla porta del salotto: << Deve essere molto stanca >> disse Deanna, sentivo i loro sguardi su di me

 Avevo conosciuto Rick che era senza barba e non mi ricordavo più che viso avesse, ma preferivo ancora dormire; sentii i loro passi che si fermarono sulla porta del salotto: << Deve essere molto stanca >> disse Deanna, sentivo i loro sguardi su di me

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<< Ultimamente non ha riposato per niente. Neanche stanotte ha chiuso occhio. Ma se hai bisogno di lei, te la sveglio >>
<< Rick lasciala riposare. Posso parlare anche con te. Stasera do una festa a casa mia e tu e la tua famiglia siete invitati. Non accetto un no come risposta >>
<< D'accordo. Ci saremo >>
<< Perfetto a stasera >> udii la porta che si chiuse e solo allora mi addormentai e stavolta senza aver incubi.

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