Capitolo 45

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Ero rinchiusa in queste quattro mura e ancora non avevo visto nessuno, l'unica cosa positiva era che tutti erano sani e salvi e che Negan non avesse ucciso nessuno. Lui si fidava di me ed io l'avevo deluso fortemente, chissà Rick come stava, soprattutto Carl e Judith.
<< Tieni, il capo vuole che mangi >> Dwight mi aveva lasciato un pezzo di pane, con in mezzo una cosa schifosa, lo presi e lui sorrise, per poi buttarglielo addosso: << Andate a fanculo tu e lui >> gli dissi arrabbiata: << Bene! Se stasera non vuoi mangiare, non mangerai >> chiuse nuovamente la porta e rimasi sola, al buio e al freddo.
Il mattino successivo Dwight ritornò e mi diede di nuovo il panino, ma così come me lo diede glielo buttai nuovamente addosso: << Sei una tosta vero? Beh vorrà dire che morirai di fame >> e se ne andò "Preferisco morire di fame che mangiare e dare soddisfazione a tutti voi" stando dentro a quella cella, le giornate sembravano infinite, per non parlare che mi avevano tolto i miei vestiti e dati degli altri tutti rovinati: << Quando uscirò da qui, me la pagherete cara >> urlai sperando che qualcuno mi sentisse.
<< Ecco a te >> Dwight stavolta aveva cambiato piatto, c'era della verdura e come il panino glielo tirai addosso, mi alzai con aria minacciosa: << Puoi cambiare cibo quanto vuoi, ma non mangerò, preferisco morire di fame! Diglielo al tuo capo! >> stavolta chiusi io la porta della cella, per non vederlo più nell'arco di quella giornata, almeno così speravo: << Dwight apri questa porta >> era la sua voce, alla fine si era fatto vivo, mi appoggiò un piatto pieno di pasta al pomodoro: << L'ho fatto con le mie mani bimba. Mangia. Non mi servi a niente da morta >> lo guardai seria, per poi distogliere lo sguardo

<< Allora vuoi mangiare? >> presi il piatto e lo spinsi fuori dalla porta, Negan a quel gesto lo prese su ed entrò completamente in cella e si chinò, per essere alla mia altezza: << Evelyn ti devo rimboccare? Sono due giorni che non tocchi cibo, v...

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<< Allora vuoi mangiare? >> presi il piatto e lo spinsi fuori dalla porta, Negan a quel gesto lo prese su ed entrò completamente in cella e si chinò, per essere alla mia altezza: << Evelyn ti devo rimboccare? Sono due giorni che non tocchi cibo, vuoi morire per davvero stavolta? >>
<< Va all'inferno! Ora lasciamo in pace e vattene >>
<< D'accordo, come la dama desidera. Dwight chiudo pure. Domani mattina svegliala presto e falle vedere ciò che deve fare. Devi starle con il fiato sul collo h24 >> "Rick dove sei? Ti prego salvami" A quel pensiero mi raccolsi su me stessa e piansi, piansi in silenzio, non volevo darla vinta a nessuno. Quella notte non avevo dormito, così quando Dwight aprì la cella, mi trovò già sveglia: << Andiamo. Ti farò vedere le tue mansioni >> camminavo davanti a lui e dietro mi puntava una balestra, la balestra di mio fratello, ogni corridoio che percorrevamo era uguale all'altro, ma riuscivo a distinguerli, stavo imparando a memoria quel posto: << Questa è la cucina. Dovrai cucinare i piatti per Negan e quando avrai finito dovrai riordinare e pulire la sua stanza, quelle delle sue mogli e il suo studio. Quello che farai noi lo chiamiamo lavoro da schiavi. E tu ora Evelyn lo sei. Negan si alza presto la mattina e appena sveglio vorrà trovare già pronta e calda la sua colazione, così come i pranzi e le cene. Nessuno ti aiuterà, dovrai cavartela da sola. Buon lavoro Evelyn >> mi guardia in giro e memorizzai ogni prodotto che c'era e non appena fui pronta, iniziai a preparare la colazione di Negan. Quando finii, con un vassoio, andai nella sua camera e bussai: << Avanti >> entrai seguita da Dwight e poggiai il vassoio sul tavolo: << Dwight? Hai spiegato i compiti di Evelyn alla perfezione? Sai odio ripetermi due volte >>
<< Si capo >>
<< Bene. Puoi andare Evelyn >> senza dire niente uscii e iniziai a sistemare le camere delle sue mogli, per poi tornare in camera di Negan e sistemarla, quando finii di pulire presi il vassoio della sua colazione e lo portai in cucina, buttandolo dentro al lavandino; dopo aver sistemato la cucina, tornai alle faccende e pulii il suo studio, per poi passare a pulire i corridoi, a fine giornata mi richiusero nuovamente in cella "Sono esausta dannazione!" << Dwight apri la cella >> eccolo, era di nuovo qui: << Mi hanno riferito che anche oggi non hai mangiato. Bimba ti stai sciupando, di questo passo starai male e sverrai >>
<< Ho sopportato di peggio. Vattene... già devo sopportarti durante la giornata e non voglio sopportarti anche adesso. Vattene. Esci da qui >> lo spinsi fuori, insieme al piatto di cibo e chiusi la porta della cella "Rick? Aiuto! Di questo passo morirò". La mattina successiva, dovevo pulire tutto l'ingresso del santuario, fuori e dentro. Stavo facendo le pulizie, quando udii dei passi, mi fermai e guardai in alto, c'era Negan, controllava ciò che stavano facendo e soprattutto quello che stavo facendo io

 Stavo facendo le pulizie, quando udii dei passi, mi fermai e guardai in alto, c'era Negan, controllava ciò che stavano facendo e soprattutto quello che stavo facendo io

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I salvatori non appena lo videro, si inchinarono tutti, tranne la sottoscritta: << Inginocchio >> mi sussurrò Dwight: << Mai. Potrò essere la vostra schiava ma non m'inginocchierò mai davanti a lui >> il biondo dalla faccia bruciata, mi strinse la maglietta  dal petto e mi tirò su, caricò la pistola e me la puntò alla testa: << Avanti... uccidimi... non aspetto altro... forza... premi quel grilletto >>
<< Dwight lasciala >> urlò Negan dal suo "palcoscenico" << Portala nel mio studio >> mi prese per un braccio e mi tirò verso lo studio di Negan.
<< Lasciaci >> il biondo chiuse la porta, ed eravamo solo io e Negan: << Cosa devo fare con te bimba? Ti diverti a provocare un mio uomo? >>
<< Sembra che sia l'unico modo per andarmene da questo mondo. Ma tu... ma tu ogni volta non glielo permetti >>
<< Non glielo permetto se no chi mi fa da mangiare? E chi pulisce questo posto? Sai tutte queste cose le faceva anche Daryl, ma lui a differenza tua mangiava. Sei qua da una settimana e ancora non hai toccato cibo >>
<< Quando uscirò da qui... perché fidati che uscirò, ti ucciderò con queste mani >>
<< Prova a scappare se ci riesci >>
<< Oh ci riuscirò! È solo questione di tempo >>
<< Dwight? Portala in cella e assicurati di chiudere bene la porta e soprattutto controlla che non abbia niente di appuntito >>
<< Agli ordini capo >>.

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