Capitolo 16

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<< Oddio Daryl. Sono così agitata! Forse è meglio che mando tutto all'aria. Secondo te ho fatto bene ad accettare la sua proposta? >>
<< Evy, sorellina mia. Siete fatti per stare insieme voi due. Non mandare a monte la tua felicità e la sua felicità >> presi mio fratello a braccetto: << Sarai felice con lui. Ne sono sicuro. Ora andiamo! Non facciamolo attendere >> respirai profondamente, sapevo che appena varcata quella porta e giurando si, avevo degli obblighi verso Rick, così come lui li aveva nei miei confronti. Guardai mio fratello e gli sorrisi, segno che ero pronta, pronta a varcare quella porta. Daryl aprì il portone della canonica ed insieme a lui percorsi la navata, il mio sguardo si posò su Rick, stava sorridendo, non l'avevo mai visto così bello. Daryl posò la mia mano su quella di Rick: << Rick ti affido mia sorella per il resto della tua vita >> Rick strinse la mia mano e mi fece posizionare di fianco a lui: << Padre Gabriel può cominciare >> gli ordinò il mio futuro marito: << Tu Rick Grimes, vuoi prendere la qui presente Evelyn Elisabeth Dixon come tua futura moglie, per amarla e onorarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà per il resto della tua vita? >>
<< Lo voglio >>
<< E tu Evelyn Elisabeth Dixon vuoi prendere il qui presente Rick Grimes come tuo futuro marito, per amarlo e onorarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà per il resto della tua vita? >>
<< Lo voglio >>
<< Allora vi dichiaro marito e moglie, puoi baciare la sposa >> Rick guardò padre Gabriel e gli sorrise: << Lo so >> posò le sue mani sul mio viso e l'avvicinò al suo e mi baciò con il sottofondo degli applausi della nostra nuova famiglia: << Rick... abbiamo un problema >> Abraham interruppe quel momento gioioso per tutti: << Che succede Abraham? >>
<< Quelli di Terminus sono qui. Vogliono ucciderci. Vogliono vendicarsi di ciò che abbiamo fatto a loro e alla loro famiglia >>
<< Quando attaccheranno? >>
<< Stanotte. Rick ci vogliono morti. Dobbiamo scappare >>
<< Scappare? Oh no! Ci seguiranno finché non ci avranno ucciso tutti. Ho un piano non temete. Evy dovrai fare da esca. Te la senti? >> guardai mio marito: << Non ho paura Rick. Facciamolo... Insieme! >>
<< Abraham avverti gli altri. Ora ho una questione urgente da fare con mia moglie. Prenditi con te anche padre Gabriel >> il rosso fece l'occhiolino a Rick e corse fuori ridendo: << Che questione urgente signor Grimes? >>
<< Vede signora Grimes, dovremmo anticipare la nostra prima notte di nozze. Se la sente? >>
<< Ovvio signor Grimes >> Rick mi prese in braccio e mi portò dentro a una delle due porte della canonica, quando entrammo nella stanzetta, lo spinsi sul divanetto che c'era e mi tolsi le mutandine insieme ai pantaloni, mi posizionai a cavalcioni su Rick, mi fiondai sulle sue labbra, baciandolo con passione e mordendogli il labbro, sentivo già il gonfiore sui suoi pantaloni: << Mi stai facendo impazzire Evelyn >>
<< Shhh signor Grimes. Non abbiamo tempo >> gli sussurrai sulle sue labbra: << Hai ragione >> sentivo un suo dito già dentro di me, mentre con l'altro mi sfiorò e toccò il clitoride, buttai la testa all'indietro e inizia ad ansimare, sentivo il viso di Rick in mezzo ai miei seni, ma a rompere le scatole c'era la maglietta, così con un gesto veloce mi tolse via tutto, m'iniziò a baciare il collo, per poi scendere sul petto e finire sui miei seni, le mie mani stringevano i suoi capelli , fino a che non le spostai e slacciai il bottone e tirai giù la zip dei suoi pantaloni ed con un solo colpo entrò in me, iniziai a muovermi pian piano e man mano che sentivo che eravamo vicini all'apice, aumentai le spinte finché non venimmo insieme, mi accasciai su mio marito stanca e stremata: << Evy... dobbiamo prepararci... ormai è ora >> guardai fuori dalla finestra e il buio stava calando, scesi dalle sue gambe e mi rivestii: << Avrei preferito passare tutta la notte tra le tue braccia >> gli confidai mentre mi stavo truccando gli occhi: << A chi lo dici... ti prometto che, non appena avremo trovato un posto sicuro, faremo l'amore tutte le sere. Te lo giuro vita mia >>. Rick uscì dalla stanza, mentre io mi sistemai i capelli e uscii: << Evy non devi per forza fare da esca. Ci deve essere un'altro modo >> mi disse padre Gabriel: << Padre quegli uomini mangiavano la gente e noi se perderemo diventeremo la loro cena. Vada dentro a quella stanza insieme a Carl e Carol. Vi proteggerò io >>
<< Mamma stai attenta >> Carl mi abbracciò e gli diedi un piccolo bacio sulla fronte: << Se io dovessi cadere, proteggi quelle persone Carl >>
<< D'accordo >>
<< Chiudetevi a chiave e non fate rumore >> sentii lo scrocco della serratura e solo allora mi nascosi nel buio della canonica.
La porta si spalancò ed entrarono una decina di uomini, controllarono tra le varie panchine per vedere se c'era qualcuno nascosto, ma non guardarono sopra alle loro teste: << Sappiamo che siete lì dentro a una delle due porte. Sapete vi abbiamo studiato. Conosciamo tutto di voi. Dentro a una di quelle porte c'è: Carol, il parroco, Carl e Evelyn. Padre perché non ci consegni i tre che stanno con te e ti lasceremo vivere >> giocherellai con un coltello e lo tirai a uno, andandosi a conficcare nella sua testa: << Avrò sbagliato i conti. Magari lì dentro c'è il ragazzino e la donna dai capelli corti. Mentre qua fuori, nascosta nell'oscurità c'è Evelyn. Perché non vieni fuori? Facciamo due chiacchiere e magari potremmo divertirci finché non arriva Rick, il tuo ragazzo >> saltai fuori dal buio e roteai le spade

e staccai la testa ad un altro uomo, per poi tornarmene nell'ombra: << Ragazzi se la vedete uccidetela >> sbucai dietro al loro capo e gli puntai un coltello alla gola: << Sei morto! Avete perso >><< Oh no! Tu sei morta

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e staccai la testa ad un altro uomo, per poi tornarmene nell'ombra: << Ragazzi se la vedete uccidetela >> sbucai dietro al loro capo e gli puntai un coltello alla gola: << Sei morto! Avete perso >>
<< Oh no! Tu sei morta. Noi siamo in otto, fuori ci sono altri cinque di noi e tu sei da sola!! Non puoi ucciderci tutti >> scoppiai a ridere: << Ne sei sicuro? >> con la mano libera tirai fuori un coltello e lo lanciai al collo di un altro uomo: << Ora qui dentro siete in 7, fuori i tuoi uomini saranno già morti. Il mio compito era fare da esca fino a quando quelli là fuori non morivamo tutti. Ora dovreste preoccuparvi di lui >> e indicai infondo alla chiesa, Rick si mise sotto alla luce lunare: << È stata fin troppo gentile con voi mia moglie >>
<< T-tua moglie? >>
<< Si. Vi ha lasciato in vita cosi che vedevate ciò siamo capaci di fare. Sasha. Daryl. Rosita. Abraham. Daryl e Glenn. Occupatevi degli altri. Mentre quello è mio >> e Rick indicò il loro capo: << T-ti p-prego r-risparmiaci... n-non sapevamo c-chi eravate >> ero seduta su una panca e stavo pulendo i miei coltelli e le spade: << Ah no? Dovevi pensarci prima di venir qua dentro e fare il gradasso >> gli dissi guardandolo dritto negli occhi: << V-vi lasceremo stare >>
<< Ragazzi uccideteli >> ordino Rick senza battere ciglio. Il gruppo sparò a tutti tranne al loro capo: << T-ti p-prego Rick. Lasciami vivere >>
<< Lasciarti vivere? Neanche morto >> e con un colpo secco gli conficco l'accetta in testa: << Uccideteli tutti in testa. Non voglio che si trasformino >> corsi fino alla porta chiusa a chiave: << Carl? Puoi aprire. È tutto finito >> il ragazzino aprí la porta e mi corse incontro e mi abbracciò: << C-che avete fatto? >> ci domandò padre Gabriel: << Ti abbiamo salvato la vita >> gli rispose Carl con calma e naturalezza: << Non ti preoccupare padre Gabriel. Domani mattina ce ne andremo. Se vorrai venire sei ben accetto >> gli disse Rick spostando i corpi fuori dalla canonica: << Mi devo stendere >> ero distrutta, così andai dove io e Rick avevamo consumato il matrimonio e mi stesi sul divano, aspettando Morfeo che mi venisse a prendere.

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