All i need

Capitolo 21

Stava diventando sera, dovevo muovermi, così diedi gas e accelerai, avevo promesso a Deanna che sarei rientrata non appena avrebbe fatto buio, ma non mi ero accorta di essermi allontana così tanto da Alexandria. Il mio occhio cadde sulla lancetta della velocità: << 130 km/h forse è meglio che alzo il piede >> alzai il piede dall'acceleratore, quando in mezzo alla strada trovai ferme, delle motociclette e degli uomini, a quel punto frenai: << Ciao bellezza, scendi dall'auto >> mi urlarono, così presi la mia spada e scesi dall'auto: << Chi siete? Che cosa volete? >> quello che era in mezzo, mi squadrò: << Io mi chiamo John, lui è Carter, mentre lui è Stefan e siamo Negan. Ora dacci le tue cose e poi noi ti scorteremo fino a casa >>
<< Io non vi do un bel niente. Queste cose sono mie e per averle ho dovuto uccidere non so quanti vaganti >> sfoderai la spada: << Mettila via dolcezza, contro di noi non avrai scampo. Siamo più numerosi e poi forti di una ragazzina come te >> lo guardai uno a uno e forse avevano ragione, se mi muovevo con la spada avrei perso, ma se mi muovevo con i coltelli? << Allora? Ci vuoi dare le tue cose? >>
<< Mmmh d'accordo. Venitevele a prendere >> i tre uomini si avvicinarono a me e quando la loro attenzione cadde sulla mia macchina piena di cose per la comunità, li attaccai e li uccisi tutti: << Mai mettersi contro a una donna, soprattutto se è sola ed è armata >> montai in macchina e ripresi il mio viaggio verso Alexandria.
Arrivai a casa che era notte fonda, ad attendermi c'era Rick, Carl e Deanna, scesi dalla macchina e Rick corse ad abbracciarmi: << Pensavamo che ti fosse successo qualcosa >> mi sussurrò Rick: << Stavamo mandando Rick e Daryl a cercarti >> mi disse Deanna anche lei preoccupata: << Scusate! Ho trovato sulla strada di ritorno un piccolo contrattempo >>
<< Un contrattempo? >> mi domandò Deanna: << Sì. C'erano tre uomini ad attendermi sulla strada. Volevo che gli dessi a loro tutta questa roba >> e indicai la macchina stra carica: << E per non parlare che volevano seguirmi fino a casa. Ho dovuto ucciderli. Erano troppo pericolosi. Avrebbero messo in pericolo la comunità >>
<< Come vedi Deanna, mia moglie agisce solo quando è sotto stretta minaccia. Ora non so cosa le ha detto Jessie, ma mia moglie non è un assassina e nemmeno una psicopatica >>
<< Lo so Rick. Evelyn da quando è qua, ha sempre messo al primo posto il bene e il prosperamente di Alexandria, rischiando anche la vita. Jessie e i suoi figli pagheranno per aver messo calugne contro Tia moglie >>
<< Pagheranno e come? >> chiesi a Deanna che si stava allontanando da noi: << Esilio Evelyn. Esilio >>.
Il mattino seguente mi svegliai per delle urla che provenivano da fuori, mi affacciai e Jessie stava puntando l'arma da fuoco contro Deanna e le sparò, corsi giù in salotto e presi le mie spade e uscii in strada: << Jessie? Abbassa quell'arma >>
<< Evelyn. La nostra eroina. Io vivo qui con i miei figli da quando tutto questo è iniziato. Deanna mi conosce bene. Ma perché non mi ha creduto? Ha creduto a te, una psicopatica da richiudere in un manicomio >>
<< Jessie ascolta. Abbassa quella pistola ed io abbasso queste >> facendole notare le spade: << Che cosa ci trova Rick in te? Non sei nemmeno tanto bella >> e mi puntò l'arma contro, caricandola: << E se ti uccidessi? Ti toglierei di mezzo e Rick sarebbe tutto mio. Dì addio Evelyn >>
<< Addio Jessie >> dietro di lei c'era Rick già pronto a spararle è così fece, un colpo in testa e Jessie cadde a terra morta. Andai subito da Deanna e visionari la ferita, era troppo grave, non ce l'avrebbe fatta: << Deanna? M-mi dispiace >>
<< H-ha ucciso tutta la mia famiglia. L'unico rimasto in vita è Spencer. Ti prego Evelyn fai quello che devi fare. Non voglio trasformarmi in uno di quei mostri. Rick a te lascio Alexandria. Sapendo che è nelle tue mani posso andarmene tranquilla. Forza Evelyn fallo >> Rick mi passò la sua pistola e con un solo colpo sparai alla testa della donna che aveva sempre creduto in me, ma proprio quando stavo restituendo la pistola a Rick, sentii un click, mi voltai e c'erano i figli di Jessie dietro di noi e che ci stavamo puntando le pistole contro: << Rick abbassala >> disse il ragazzo: << Se nostra madre non ha portato a termine il compito. Lo faremo noi. Dite addio a questa vostra breve vita che avete passato insieme >> il ragazzo sparò, ma qualcuno si intromise: Carl: << Mamma, papà state bene? >> quando si voltò il proiettile gli aveva preso l'occhio, a quella visione Rick si preoccupò, mentre Carl cadde a terra svenuto: << CARL >> urlai dalla disperazione pensando che fosse morto: << Ferma dove sei, un altro passo e ucciderò anche te. Non mi era mai stato simpatico tuo figlio >> portai le mani dietro alla schiena e con una velocità assurda, presi fuori i coltelli e li lanciai, con una precisione impeccabile, ai due ragazzi, che caddero morti. Morti morti. Rick raccolse da terra Carl e insieme lo portammo in infermeria, dove c'era Denise.
<< Rick vedrai che si salverà. È un ragazzo forte >> lo consolai nel mentre gli carezzavo la schiena: << Proprio come sua madre. La sua attuale madre >> si corresse subito Rick: << R-Rick se non fosse per te, io a quest'ora sarei morta. Come vedi non sono forte >>
<< Lo sei Evelyn e quando Carl si sarà svegliato e sarà fuori pericolo, avrò bisogno dell'altra Evelyn, quella che inquiete paura. Hai provato a cambiare, a ritornare la vecchia Evelyn, ma non ci sei riuscita e credo che se non fosse stato per Jessie forse ce l'avresti fatta a vivere una vita normale >>
<< C-ci hi provato Rick. Te lo giuro >>
<< Lo so. Ma ora ho bisogno dell'altra Evelyn, quella spietata e caparbia. Avrò sempre bisogno di lei >> lo guardai nei suoi occhi azzurri e gli sorrisi: << Domani o dopodomani l'avrai >>
<< Scusate se vi interrompo >> Denise era di fronte a noi: << Carl è salvo. Ora sta dormendo. Lo potete vedere domani mattina. Andatevi a riposare. Veglierò io su Carl >> guardai Rick, mi prese per mano e insieme tornammo a casa, sperando e pregando che quella notte le condizioni di Carl non sarebbero peggiorate.