Capitolo 47

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Quando mi svegliai, notai subito il color bianco delle pareti e riconobbi subito dove fossi: ad Alexandria in camera mia,m; attaccata al braccio avevo una flebo, lentamente mi misi a sedere: << Piano Evelyn >> Rick era appena entrato e vedendomi subito far movimenti, si spaventò: << Se sono qua, devo dire che il piano è andato a buon fine >>
<< Si. Jesus è stato molto d'aiuto in questo mese e scommetto che ti ha aiutato tanto >>
<< Molto. Si faceva vedere quando Dwight era addormentato fuori dalla cella. Sapevo che a fine serata sarebbe crollato, starmi dietro tutto il giorno lo sfiniva. Ho visto che ti sei dato da fare in mia assenza >> Rick si avvicinò a me e si sdraiò nella parte vuota del letto: << Non volevo commettere lo stesso errore Evelyn. Sapevo che eri viva e potevo immaginare che stavi passando l'inferno. Ancora non so come tu sia riuscita a resistere senza cibo >>
<< Rick... abbiamo passato mesi senza mangiare qualcosa, un mese per me era come un gioco da ragazzi >> sentivo le palpebre degli occhi farsi sempre più pesanti e Rick se ne accorse: << Ora riposati. Sei al sicuro qua ad Alexandria >> appoggiai la testa sulla sua spalla e crollai.
Mi stavo riprendendo alla grande e pian piano ero ritornata la solita Evelyn, forte e caparbia e soprattutto ero pronta di tornare a far ricognizione. Mi aggiravo nel punto in cui avevo visto un complesso di case, case che secondo me e Rick non erano ancora state svuotate. Mi avvicinai e controllai se c'erano dei vaganti "Che strano che non ce ne siano" guardai per terra "Sono già stati uccisi e questa cosa non mi piace" stavo per andarmene ma un coltello si andò a conficcare nel mio ventre, urlai dal dolore e quando lo sentii diminuire guardai il danno

 Mi avvicinai e controllai se c'erano dei vaganti "Che strano che non ce ne siano" guardai per terra "Sono già stati uccisi e questa cosa non mi piace" stavo per andarmene ma un coltello si andò a conficcare nel mio ventre, urlai dal dolore e quan...

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<< Cazzo... mi sono rovinata la giornata >> provai a toglierlo, ma appena lo smossi, una marea di sangue uscì, così non lo toccai e lo lasciai lì: << Dannazione! Dannazione! >> non potevo neanche fare un passo che urlavo dal dolore: << E-Evelyn? >> alzai lo sguardo e davanti a me c'era Arat: << Sei ferita? Cos'è successo? >>
<< N-non lo so. Ma qualcuno ha voluto giocarmi questo tiro mancino. Non siete stati voi vero? >>
<< No. Siamo appena arrivati >> fece per prendere il coltello e sfilarmelo ma la fermai: << No. Ferma! Se lo togli è peggio. Mi serve un dottore >>
<< Arat quanto ci vuole? >> quella voce, la sua voce: << N-non dirgli che mi hai visto >>
<< Evelyn sei ferita e come hai detto tu, ti serve un medico e si dia il caso che noi ne abbiamo uno, sempre se Negan non lo butti dentro all'inceneritore >>
<< Cos'ha fatto? >>
<< Quando sei "scappata" ha bruciato il medico vivo >>
<< Arat allora hai controllato il perimetro? >> sentivo dei passi avvicinarsi nel retro dell'edificio: << Evelyn ti prego. Se scopre che ti ho visto e che eri ferita mi uccide >> accennai un si con la testa e mi feci aiutare dalla mia amica, uscimmo allo scoperto: << Ciao Evelyn. Che coincidenza anche tu qua >> poi scese con lo sguardo e vide il coltello: << Siamo stati noi? >> domandò subito arrabbiato: << No. È stato qualcuno che mi vuole morta. E penso già chi può essere >>
<< Arat, John, Dwight cercate delle tracce che riconducano al quasi assassino di Evelyn >> Negan mi passò Lucille per poi mi prendermi su in braccio: << Come stai? >> mi chiese adagiandomi delicatamente sul seggiolino: << Se non contiamo il coltello conficcato nel mio addome, sto più che bene. Mi sono ripresa alla grande e tu? >>
<< Sto bene grazie. Certo che hai un aspetto migliore nonostante tutto tu sia ferita >>
<< Migliore? Pensavo che dicessi di merda >>. Arat e gli altri ci raggiunsero poco dopo e non avevano trovato nessuna traccia. Negan mi portò al santuario e con l'aiuto del suo nuovo dottore, mi aiutò con la faccenda del pugnale e non appena me lo tolse e il dottore mi curava, lo esaminai: << Allora? >> mi chiese Negan che si era appoggiato al muro con le braccia conserte: << È come temevo! Mi ha trovato. E secondo me ha trovato anche te >>
<< Annie? >> annuii, il coltello che tenevo in mano era suo, ero sicura al 100% perché quel coltello glielo aveva regalato suo padre per il compleanno e se n'era sempre vantata, lo appoggiai sulle mie gambe e sospirai: << Dobbiamo far un piano per catturarla e ucciderla. È arrivata troppo vicino a te Evelyn. Chissà la prossima volta cosa ti farà >>
<< Negan. Stai tranquillo, è stato un avvertimento. È proprio come immaginavo, non si è infurbita per niente, è rimasta la solita stupida >>
<< Avvertimento? Cazzo Evelyn avevi una emorragia interna, per poco non ci lasciavi la pelle >>
<< Se non sono morta, vuol dire che lei sapeva, sapeva che tu eri nei paraggi e che mi avresti aiutata. Ma ora quello che ci serve è un segugio, uno che sa leggere le tracce anche quando scompaiono o sono invisibili ai nostri occhi >>
<< A chi stai pensando bimba? >>
<< A mio fratello. A Daryl. Devi farlo venire qua e non dire a Rick cosa mi è successo, potrebbe impazzire >>
<< Vorrei vedere Rick impazzire ancora una volta >>
<< Sadico >> gli dissi sorridendo: << E tu sei diabolica, più del sottoscritto >>
<< Non esiste un cattivo, più cattivo di te Negan >>
<< Ti ringrazio del complimento, ma ora riposati, al tuo risveglio avrai tuo fratello seduto lì >> e indicò la sedia che si trovava di fianco al lettino: << Sono contento che tu stia bene >>
<< Sono contenta che tu non sia arrabbiato con me >> chiusi gli occhi e attesi l'arrivo di Morfeo, che non tardò ad arrivare.

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