Restai nella stessa posizione forse per ore intere, mi sembrava surreale avere finalmente un'angolo di pace.
Mi rotolai su un fianco e mugolai, certo che la mia pigrizia è davvero infinita.
Sentì dei passi e subito mi raddrizzai, come per far sembrare la mia presenza produttiva e assolutamente piena vi vivacità.
<<ehi, hai fame?>>
mi chiese il biondo spuntando con un sorriso.
Mi fermai un attimo ad osservarlo, anche lui di sicuro si era appena svegliato.
Aveva gli occhi leggermente socchiusi e i capelli leggermente mossi.
<<si, sempre>>
Risposi ridacchiando, lui si avvicinò ricambiando la risata e si mise accanto a me con il cellulare in mano.
<<che belle parole, cinese?>>
Chiese scorrendo il dito sul suo dispositivo.
<<e se invece proponessi del semplice ramen?>>
Lui alzò lo sguardo e poi si grattò la fronte con un velo di imbarazzo.
<<devo fare la spesa, ma possiamo ordinarlo..>>
Annuì e poi gli diedi uno spintone.
<<ecco perchè sei magro, non mangi mai>>
Dissi toccando con un dito il suo braccio.
Lui si girò con un sopracciglio alzato e poi esordì con : <<sono muscoli, non ossa>>
Scoppiai in una risata silenziosa e lo assecondai.Dopo aver ordinato tornò accanto a me e mi fissò per un attimo, come se avesse qualcosa da dirmi.
<<che c'è? H-ho qualcosa che non va?>>
Chiesi quasi spaventata, magari un ragno gigante che stava tentando di uccidermi.
<<n-no, nulla...anzi. è solo che, non fa nulla>>
Sospirò e si alzò di colpo.
<<offro io la cena>>
Disse poi sorridendo, mi stavo quasi affezionando a quel sorriso così dolce.
Provai a protestare ma lui alla fine mi convinse a cedere.
Felix è in tutto e per tutto il ragazzo perfetto, di sicuro avrà milioni di spasimanti, quanto lo invidio.
Vorrei sapere di piacere a qualcuno, vorrei sapere ed essere pienamente consapevole che a qualcuno piaccia il disastro che sono.
Perché è questo che il mondo mi ha riservato, una vita piena di tempeste che non fanno altro che venirmi contro.
Ognuno ha i propri problemi, mi chiedo solo come si possano mascherare.
Come Felix, è sempre sorridente, allegro e gentile ma di sicuro anche lui ha tanti pesi dietro di sè.
Le persone così sono da ammirare.[...]
Dopo circa venti minuti Felix rientrò in stanza con due sacchetti e una smorfia di fatica in faccia.
Mi avvicinai subito per prendere almeno uno dei due sacchetti.
Appena finì tra le mie mani per un secondo non rischiai di cadere insieme ad esso.
<<ma che diamine c'è qua dentro!!>>
Chiesi posando i ramen sul tavolino della sala.
<<ho fatto un one-stop ad un mini market, ho preso la birra, coca-cola, thè e dell'acqua perché non so cosa preferisci bere..>>
Si giustificò sorridendo timidamente.
<<oh, e le merendine sono cadute accidentalmente nel tuo sacchetto?>>
Ridacchiai e lui subito rovesciò tutti i dolcetti sul tavolo con uno sguardo serio.
<<questi non sono solo dolci, ma salva-umore >>
Fece una pausa e prese in mano una barretta al cioccolato.
<<sei triste? Lei ci sarà sempre, sei felice? Lei è qui per festeggiare..capisci?>>
Tirai fuori i ramen e poi lo guardai sospirando.
<<sei rimasto troppo tempo qui da solo mi sa>>
Sorrise e annuì.
Mi misi sul divanetto, con il piatto appoggiato sul tavolino, mentre il biondo si mise a terra seduto davanti a me.<<perché non hai mai accolto nessuno nella tua stanza?>>
Lui, dopo aver mandato giù il brodo rispose.
<<l'ho fatto, eccoti>>
Scossi la testa e ridacchiai con lui.La serata passò tranquillamente, mise un film non molto moderno, ma davvero divertente.
Finalmente avevo trovato un angolo di pace, anche se non avevo intenzione di rinunciare a capire Minho.

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𝐥𝐞𝐞 𝐤𝐧𝐨𝐰// 𝐬𝐞𝐥𝐟𝐢𝐬𝐡
Fanfic//finita// Il suo misterioso compagno di stanza sembra così distaccato e freddo, mentre la nuova scuola è un sogno ad occhi aperti.