Rimase chiuso in stanza per diverse ore, ed io scocciata dalla solitudine decisi di uscire un pochino.
Non mi importava la possibilità di poter vedere Minho, volevo solo passare il tempo.
Andai in biblioteca e scelsi un tavolo in cui sedermi per portarmi avanti con i compiti.
Se devo essere sincera amo di più studiare in un parco, ma in questo caso non è possibile vista la mia salute cagionevole e la temperatura decisamente troppo ballerina.Dopo qualche istante mi arrivó una notifica, che fece illuminare lo schermo del mio telefono distraendo la mia concentrazione.
Guardai l'ora e rimasi stupita, quelli che per me erano semplici minuti e attimi in realtà erano ben due ore.
Tropicciai gli occhi e guardai il messaggio, era da parte di Yunha.- ehi, mi dispiace per il tuo compagno di lavoro, cerca di sopravvivere
Sbuffai e iniziai a digitare sullo schermo frettolosamente.
-dispiace anche a me,
ma non posso farci nulla...Spensi il display e tornai a fissare i libri, non ne potevo più di studiare.
Yunha visualizzò il messaggio ma non aggiunse parola.
Raccolsi i libri riponendoli in ordine di grandezza nel mio zaino e sistemai la sedia sotto il tavolo cercando di non far rumore.
Non feci in tempo ad uscire dall'enorme stanza che qualcuno mi prese per il braccio.
Mi girai spaventata con in mente quasi per certo chi avrei trovato dietro di me.
<<come disamine ti salta in mente di uscire senza avvisarmi, mi hai fatto spaventare>>
Disse il ragazzo, sorrisi e poi gli tirai una piccola pacca sulla testa.
<<sono abbastanza grande da uscire senza chiedere il permesso>>
Aggiunsi e lui annuì.
<<però potevi comunque avvisarmi, è da mezz'ora che ti cerco>>
A questa parole abbassai lo sguardo per nascondere il rossore, Felix ma come diamine fai a mandarmi in imbarazzo con una semplice frase?
<<scusa>>
Riuscì a dire, lui mise il braccio sulla mia vita e mi strinse a sè.
<<non preoccuparti, avevo solo paura che Minho ti avesse fatto qualche scherzo, sa essere crudele a volte>>
Il mio viso era schiacciato contro il suo petto, e riuscivo a sentire perfettamente ogni suo respiro, e soprattutto sentivo il suo profumo.
Un profumo fresco, che ricorda tanto una scampagnata tra i pini.
Mi distaccai e lo guardai per un istante, poi feci cenno di andare.
Mi prese lo zaino e lo portò senza esitazione al mio posto, ringraziai una decina di volte prima di rientrare in stanza.Misi lo zaino a posto per poi buttarmi sul divano, lui si sedette accanto a me e sospirando disse:
<<c'è un'altra festa sta sera, ci andiamo?>
Mi tirai subito su, e lo guardai dritto negli occhi.
<<assolutamente no, l'ultima volta non mi sono divertita>>
Incrociai le braccia e lui ridacchiò.
<<solo perché mi sono avvicinato troppo? Certo che ti fai rovinare le serate con davvero pochissimo>>
Ammiccò in mia direzione e subito presi fuoco.
No ma che dice, semplicemente non sono una ragazza da festa.
<<ho già detto che ci siamo, corri a prepararti>>
Spostò una ciocca dietro al mio orecchio, sbuffai e feci come mi era stato detto.Mi lavai e indossai un vestitino blu scuro abbinato ad un paio di scarpe nere, con neanche un centimetro di tacco.
<<soyun sei pronta?>>
Chiese bussando alla mia porta, aprí lentamente e lui rimase totalmente paralizzato.
<<n-non è esagerato?>>
Lui sorrise con evidente approvazione e poi mi fece fare una piroetta rimanendo costantemente incantato.
<<è esagerato al punto giusto, Soyun non hai idea di quello che mi fai con cosí poco>>
Disse prima di allontanarsi per finire di pettinarsi.
Lui veste una camicia nera ed un paio di jeans del medesimo colore, inutile dire la sensualità che emana.
Sono pronta per provare a dimostrare a me stessa che le feste non sono nulla di male, mi divertirò.
Pensai.

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𝐥𝐞𝐞 𝐤𝐧𝐨𝐰// 𝐬𝐞𝐥𝐟𝐢𝐬𝐡
Fanfic//finita// Il suo misterioso compagno di stanza sembra così distaccato e freddo, mentre la nuova scuola è un sogno ad occhi aperti.