Uscii dalla stanza e ancora rintontita e confusa raggiunsi Felix, in fondo al corridoio.
Lo guardai come in cerca di una risposta, ma lui mi accarezzò il viso e sorrise.
<<scusa per prima, tutto ok?>>
Mugolai un "no" ma non mi sentì, o meglio non fece in tempo.
Una voce ci fece girare.
<<ragazzi è pronto>>
Il ragazzo sorrise, per poi condurmi in cucina.
Trattenni il fiato finché non incrociai il suo sguardo nuovamente.
Ora che lo guardavo bene era vestito molto semplice, e molto differente dal solito.
Felix rimase pietrificato per un attimo e poi uscì dalla stanza seguito dalla madre.L'uomo sulla mezza età mi sorrise e mi disse di servirmi intanto.
<<sei te l'amica di Felix?>>
Mi andò quasi di traverso la saliva, l'amica , annuì e poi mi presentai senza troppa enfasi e con gli occhi di Minho su di me.
<<oh e devi vedere che amici>>
Disse Minho con sarcasmo riempendo il suo piatto con degli spaghetti al sugo.
<<voi due invece?>>
Chiese mettendo poi in bocca una forchettata di pasta.
<<andate d'accordo?>>
Annuì non sapendo che altro fare, il moro sorrise guardandomi e poi si girò verso l'uomo.
<<come migliori amici>>
Esordí senza togliere il ghigno dalle sue labbra, rosee e non troppo carnose.
Nel frattempo tornò Felix e si mise accanto a me sussurrandomi "dopo ne parliamo " all'orecchio.Finii di mangiare con un senso di inquietudine addosso, per tutto il pranzo il moro non distolse lo sguardo da me.
E questo particolare non sfuggí a Felix, che ogni due secondi cercava la mia mano con disperazione.
Sorrisi spontaneamente al pensiero e allo stesso tempo pensai a cosa potesse mai giare per la testa di Minho, ma soprattutto pensai al perché della sua presenza in questa casa.Ci alzammo dal tavolo tutti molto contenti del pasto, la madre del biondo si scusò per non avermi fatto trovare un piatto tipico americano e mi disse anche che lei non apprezza molto quest'ultima cucina essendo nata in un altro paese.
Dissi che non c'era nessun tipo di problema e che provare piatti diversi dal solito non fa mai male.
<<sei una ragazza d'oro, chissà chi dei due ti avrà>>
Ridacchió subito dopo questa sua battutina.
Spalancai gli occhi e tossì leggermente.
<<sta fraintendendo la situazione..>>
Iniziai a giustificarmi e a cercare di non far finire nei guai il biondo, lei mi guardò e sorrise.
<<guarda che non devi fingere, so tutto, e noto anche che c'è molta tensione tra quei due..>>
Indicò i due ragazzi intenti a sparecchiare e ripiegare la tovaglia poi continuò:
<<voglio solo vedere chi sarà il più bravo a conquistare il tuo cuore, mio figlio è innamorato da anni e penso che voglia colmare il dolore con te..>>
Bloccò il discorso per agitare le mani davanti al mio viso, io rimasi un pochino sbigottita dalla sua affermazione.
Felix? Innamorato da anni? Mi sta usando?
<<non fraintendermi te ora, lui ci tiene a te ma..>>
Sospirò e andò senza proferire altra parola verso i due, che stavano litigando sonoramente.
Mi girai ancora rintontita dalle sue parole, continuavano a rimbalzare dentro di me.
Mi avvicinai per ascoltare e capire il motivo della lite, anche se era più che ovvio.
<<oh si hai ragione, sia mai che rovino la bella vacanzina con la tua ragazza del cazzo vero?! Ti devo ricordare che è anche casa mia tanto quanto è tua?!>>
Il mio cervello andò in blackout per un piccolo istante e il mio cuore aumentò a battere all' impazzata.
<<è c-cosa...?>>
Chiesi alle spalle del moro, che per un istante mi guardò con un viso di compassione.
Si girò verso Felix e annuì.
<<lei non sa nulla, ti faccio così schifo da non esser nemmeno citato nella storia della tua vita? Bene, capisco molte cose ora>>
Sbuffò prima di uscire di casa.Scusate l'assenza ma davvero è stato un brutto brutto periodo, da adesso tornerò attiva🥺
Spero che vi piaccia💗
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𝐥𝐞𝐞 𝐤𝐧𝐨𝐰// 𝐬𝐞𝐥𝐟𝐢𝐬𝐡
Fanfiction//finita// Il suo misterioso compagno di stanza sembra così distaccato e freddo, mentre la nuova scuola è un sogno ad occhi aperti.