-Mi aspetto qualcosa di meglio da una giornalista, non devi guardare solo con gli occhi... inizia a chiuderli per favore e dimmi che sensazione ti dà tutto ciò- titubante chiusi gli occhi lentamente e respirai a fondo, l'aria fresca mi scompigliava i capelli solleticandomi il collo mentre il profumo degli alberi e del muschio che doveva essere cresciuto su di essi mi fece sorridere, quante cose si possono sentire senza realmente vederle -quindi?- la voce di Michael mi giungeva più calma e profonda ed il suo suono mi incantò per qualche secondo -Lindsay, ti sei addormentata?-
-Ehm... no...- cercai di concentrarmi nuovamente -sento il fruscio degli alberi che infrangono i loro rami l'uno contro l'altro, sento il cinguettio degli uccellini in lontananza, sento una lieve fragranza di fiori trasportati dal vento, sento il rumore delle foglie, il profumo del muschio e dei boschi che ci sovrastano... le ruote del trenino che percorrono leste sulle rotaie con un rumore che mi mette i brividi ma che...- sospirai -non ero mai stata su un trenino del genere... in realtà non ero mai salita su uno di sti aggeggi per bambini- aprii gli occhi e notai il suo sorriso a trentadue denti.
-Davvero non sei mai salita su un treno?-
-Certo che sono salita su un treno!- risposi acida -ma uno di quelli veri, questo sembra uscito da
uno di quegli stupidi cartoni che guarda sempre mio figlio- Michael rise di gusto -che diavolo c'è da
ridere?-
-Niente- si voltò sogghignando -è che sei così buffa- distolse lo sguardo dal mio per osservare oltre le colline, gli alberi, la foresta, chissà a cosa stesse pensando in quel momento, so solo che nell'osservarlo colsi una sorta di tristezza, malinconia mal celata dietro gli occhiali da sole.
Il trenino percorse a velocità sostenuta gran parte del ranch ed io non potei fare a meno di
guardarmi attorno meravigliata, distese di campi verdi o colmati da primule dai mille colori
avevano un aspetto invitante e mi ci sarei tuffata a ruota, margherite, tulipani e persino un campo
sterminato di rigogliosi e fantastici girasoli in lontananza e la mia espressione stupita non poté che cogliere l'attenzione di Michael che sorrise compiaciuto, soddisfazione che non potevo dargli.
-Scendiamo qui- disse prendendomi per mano, quel gesto così semplice mi fece arrossire, il trenino si fermò per farci scendere.
-Questo è uno dei giardini del Ranch...- mi disse accompagnandomi in mezzo all'erba -ehm...
forse è meglio che ti tolga i tacchi... è scomodo camminare con quelle qui-
-Ok...- dissi sfilandomi le décolétte più costose che avevo e appoggiandole con delicatezza per
terra, camminammo sul prato per qualche metro, l'erba fresca mi solleticava i piedi facendomi sorridere, mi ricordò quanto amassi, durante la mia infanzia, stare in mezzo alla natura, i fiori, i prati distesi e l'incredibile profumo di tutto ciò che caratterizzava quel paesaggio mi facevano sentire libera e spensierata come non mai.
-Questo è il mio campetto... diciamo, di girasoli... ho piantato un girasole per ogni momento
felice della mia vita- mi sorrise.
-Che cosa dolce- mi scappò ancor prima che potessi fermare le parole -così tanti?-
-Questo spazio è solo un centesimo in confronto a tutto il ranch-
-Allora sono troppo pochi signor B... dobbiamo rimediare- rimase stupito dal mio atteggiamento positivo e propositivo.
-Sì... in effetti sono un po' pochi ma volevo aggiungerne alcuni- frugò nella tasca per trarne sei
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Parlami di te
RomanceLindsay Cooper è una giovane giornalista indottrinata alla scrittura dal padre che l'ha introdotta nel suo mondo sin da bambina, questo ha comportato grandi sacrifici per la quale ha sempre vissuto in un'ambiente privo di sentimenti e amore, predest...