Dopo due giorni di convalescenza, guarii, Michael era stato un angelo, mi aveva accudita e
curata, non ero abituata a quel genere di trattamento ma lo lasciai fare nonostante il mio sentirmi
spaesata e priva di scudi.
-Fame?- domandò la sua figura alla porta.
-Molta...- mi misi seduta, Michael mi posizionò il cuscino dietro la schiena, mi ritrovai ad arrossire, non ero abituata a tanta galanteria, non sarebbe stato facile tornare alla vita di tutti i giorni dopo quell'incontro ma cercai di non pensarci, avevo ancora del tempo a disposizione per estraniarmi dai problemi.
-Credo tu sia dimagrita- mi disse con tono severo, il che mi fece sorridere -per quanto ne so David ne sarebbe davvero contento- mi guardò con aria di rimprovero, mi posò il vassoio sulle gambe, feci una smorfia contrariata ma Michael era soddisfatto, le sorrisi poco convinta, cappuccino, brioche, spremuta d'arancia, marmellata di fichi e una rosa rossa posata sul vassoio, era perfetto.
-Non posso mangiare questa roba, i giorni di digiuno verranno compensati da tutti questi grassi che mi hai portato su un piatto d'argento- storse il naso.
-Oh suvvia, mangia e non fare storie... come pensi di rimetterti in forze se non mangi?-
-Uhm... ok, ci proverò- abbassai lo sguardo e con mano tremante staccai un piccolo pezzo di brioche portandomela alle labbra e staccandone un pezzettino con i denti, chiusi gli occhi
assaporando quel gusto nuovo ma che conoscevo fin troppo bene e gli sorrisi grata -oh mio Dio-
-Sei umana anche tu?- mi sorrise compiaciuto per la mia reazione -Carter ha chiamato più volte e chiede notizie su di me- mi guardò con aria preoccupata, non doveva permettersi di chiamarlo senza il mio permesso, non c'entrava nulla con il mio lavoro.
-Quell'uomo deve farsi i cazzi suoi-
-Ah ah ah, le parolacce- alzò gli occhi al cielo.
-Neanche mio nonno mi tratta come te mister B, sei preistorico- sbuffò lievemente nascondendomi un sorriso.
-Potresti intitolarlo così il tuo primo articolo su di me, Michael B. ai tempi della preistoria...-
scoppiai a ridere, era tropo buffo e sapeva come non prendersi sul serio, ci voleva davvero perché
erano stati giorni difficili e pesanti, Michael mi stava accanto ogni secondo della giornata e cercava
di tirarmi su il morale.
-David ha richiamato anche oggi- disse Michael porgendomi il telefono.
-Uhm, sta diventando insistente-
-Ti piacciono gli uomini appiccicosi?- domandò fissandomi con uno sguardo interrogatorio.
-Non mi piace che si faccia sentire in continuazione... non mi piace questa situazione, non avrei
voluto che le cose fossero andate in questo modo... ma sono legata a David per la vita e non posso
farci niente...-
-In che senso?-
-Come hai detto tempo fa, non sono solo le star a non avere libertà di scelta sul proprio partner, ci hannopromessi quando eravamo bambini, mio padre brama una fetta del patrimonio dei Royal e viceversa, suo padre vuole impadronirsi del giornale. Non so cosa accadrà- alzai le spalle cercando di non pensarci, non riuscivo a immaginare quale sarebbe stato il mio futuro se uno dei due colossi fosse morto.
-E c'era bisogno di un matrimonio?- chiese sorpreso e quasi schifato.
-È quello che ho chiesto a mio padre per tutta la vita ma sono solo una donna, non so nulla di affari, infatti quando lui morirà, tutto il patrimonio condiviso con Dave lo gestiranno i miei fratelli. A parte il giornale. Quello forse spetterà a me- dissi abbassando lo sguardo imbarazzata -imparerò ad amare il mio futuro marito a tempo debito, non so neanche perché ti sto dicendo queste cose- mi accarezzò la mano, lo guardai sorridendo, il suo sguardo era triste.
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Parlami di te
عاطفيةLindsay Cooper è una giovane giornalista indottrinata alla scrittura dal padre che l'ha introdotta nel suo mondo sin da bambina, questo ha comportato grandi sacrifici per la quale ha sempre vissuto in un'ambiente privo di sentimenti e amore, predest...