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-Sì, lo sarà ancora di più una volta che saremo là sopra- annuii finchè non indicò un punto in alto, troppo in alto sopra la schiena dell'animale, "Saremo? Chi? Noi? Oh noooooooo no, non se ne parla neanche, No!".

-Noi?-

-Sì... tu ed io...-

-Oh non credo proprio...- alzai le mani come segno di resa.

-È divertente... anche Marie inizialmente era restia nel salirci ma credimi, Dip è un animale del tutto innocuo ed io ti sto offrendo un'opportunità imperdibile, non credo che David ti porterà in Africa o in Thailandia a breve... gli elefanti sono animali davvero intelligenti, dei giganti buoni- sorrise felice accarezzandolo dolcemente.

-Noooo, io non voglio... non se ne parla neanche noooo...- ma i due ebbero la meglio su di me e mezz'ora dopo mi ritrovai sopra quell'animale abnorme che un'amica aveva regalato al suo begnamino come se fosse un animaletto domestico, imprecai contro tutti e non potevo credere di essermi fatta convincere in un'impresa tanto assurda. Mi tenevo stretta all'imbracatura di ferro disperatamente tanto da provare dolore alle dita mentre Michael mi stringeva a sé e rideva come un bambino nel vedermi così tanto spaventata, ma dovevo ammettere che da lassù si vedeva lo zoo, ad ogni passo il mio corpo tremava, non potevo credere di essermi fatta convincere a salirci sopra, mi sentii vulnerabile, senza alcun tipo di controllo ed io odiavo quella sensazione. La cosa tragica fu scendere da quel coso, mi ritrovai a stringere il corpo di Michael disperata ed impaurita.

-È finito Lindsay... siamo giù- mi accarezzò i capelli che si erano sciolti dallo chignon preparato con cura quella mattina.

-No no, mi prendi in giro...- mi strinsi a lui con tutte le mie forze, ascoltai il suo cuore battere

forte, forse per l'emozione di stare lassù o perché sperai in cuor mio, stava provando le mie stesse

emozioni, la mia stessa paura, paura dell'ignoto e del non avere pieno controllo delle proprie emozioni, per ciò che stava nascendo in me.

-No piccola, siamo scesi... Ted la scaletta per favore- mi accarezzò dolcemente la schiena,

appena aprii gli occhi potei constatare con i miei occhi che ci trovavamo realmente a terra e solo lì

potei vergognarmi del mio comportamento infantile, mi vergognai anche di aver stritolato in quel

modo Michael che sembrò divertito dal mio comportamento -se serve questo per farsi stringere a sé in quel modo, prendi nota Ted, lo faremo più spesso- rise prendendomi in giro.

Chiesi scusa a Ted che giustificò il mio comportamento spiegandomi che la moglie di Michael

aveva fatto di peggio, ma non era finita, mister B si era avvicinato a una tigre enorme, che

probabilmente avevo già conosciuto tempo fa.

Pensai che quella follia si fosse conclusa così ma Michael mi volle mostrare tutti i suoi animali, scortati dal suo guardiano passai la mattinata in compagnia di ogni tipo di essere vivente possibile, tigri, leoni, zebre, cavalli, cani, mucche, lama, pappagalli e altri uccelli esotici, finché arrivammo in un punto in cui sentii una mano sulla spalla, pensai ingenuamente fosse Black ma quando mi voltai e la vidi non aveva l'aria di essere lui.

-Ma...- dissi guardando i due che se la ridevano.

-Lei è Madd- rise Michael -il nostro scimpanzè, la burlona di casa- l'animale fece un inchino

e uno strano verso.

-Le piace il suo vestito signorina- disse Ted avvicinandosi all'animale che fece un balzo indietro,

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