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Quando uscimmo dalla casa ci attendeva un'enorme Suv nero e dopo un quarto d'ora circa di macchina arrivammo a destinazione, era già buio e la gente stava tornando a casa dai negozi chi con i propri figli, chi con i propri acquisti tra le mani, certe persone sembravano davvero felici, non avevo mai notato quanto osservarle dal finestrino potesse descriverle.

Iniziai a viaggiare con la mente e ad immaginare la vita di ogni singolo passante, chissà se c'erano persone che immaginavano che dentro quel Suv nero c'era la loro star preferita, chissà se sapevano quali sacrifici aveva dovuto affrontare per arrivare in vetta, con quanto impegno e dedizione si era creato quel personaggio.

-Michael... aspettami qui controllo che sia tutto a posto- disse John riportandomi al presente, uscì dall' auto e tornò poco dopo facendoci segno di uscire, un centro commerciale?

-Così possiamo scegliere i mobili per la casa- sembrò leggermi nel pensiero.

-Ma... io pensavo dovessi prenderli con Marie- lo guardai perplessa.

-Ti sei proprio fissata...- alzò le spalle infastidito superandomi di molto, forse dovevo smetterla di parlare di lei quando le cose tra i due stavano prendendo una brutta direzione, entrammo dentro al centro commerciale dalle porte di emergenza e percorremmo un lungo corridoio in silenzio, Michael era teso e John e Adam non erano da meno, che cosa li spaventava?

-Speriamo abbiamo chiuso davvero e non come l'ultima volta- disse John sottovoce -con quello che li paga- arrivammo dentro il salone principale che era completamente vuoto, i negozi erano aperti ma all'interno non c'era nessuno.

-Siamo soli...- sembrò tranquillizzarsi -comuque... eccolo- indicò un negozio di antiquariato abbastanza grande e ci entrò, lo seguii e mi ritrovai in un mondo a parte, anfore, statue d'oro, oggetti talmente preziosi da essere protetti da vetrine e da allarmi, Michael era entusiasta ed euforico, non potevo crederci, era quasi grande quanto il regis di Las Vegas.

Ci accolse un uomo in smoking nero, eccitato dall'arrivo della star tanto da tremare in modo evidente e balbettare al nostro ingresso.

-Un posto del tutto informale- dissi a Michael che sorrise divertito.

-Guarda e impara- mi disse John sorridendo, il ragazzo, Brad mi parve di capire ci mostrò il negozio che Michael doveva già conoscere a memoria ma che ascoltò con grande educazione e pazienza aspettando il momento in cui il ragazzo tirò fuori il suo ipad per far partire lo show.

-Prendo questo... questo... oh, quest'anfora mi fa impazzire e... quel quadro sulla destra...- lo

guardai sbalordita, Black si aggirava per il negozio come dominato da qualche demone dello shopping, era bellissimo anche quando era posseduto, lo osservai intento negli acquisti delle sue preziose cianfrusaglie, ma poi a cosa gli servivano tutte quelle cose? Wanderlust non era già piena di ciarpame? I suoi occhi però brillavano talmente tanto ed era così intento in ciò che faceva che non si accorse del mio continuo osservarlo, tra l'estasiata e l'allibita.

Dopo più di mezz'ora trascorsa ad osservarlo iniziai a sbadigliare, quello shopping sfrenato cominciò ad annoiarmi ed io mi sentii parte di quelle statue ed anfore, mi sedetti su una preziosa sedia fregandomene del fatto che sicuramente non potevo sedermici e del prezzo che avrebbe avuto, tutti i pezzi erano privi del prezzo, forse perché chi metteva piede in quel posto non fregava nulla di quanto avrebbe ammontato la spesa finale-quella scultura è divina ma... Lindsay... Dov'è?- lo sentii chiedere, così dovetti farmi coraggio e strisciando i piedi lo raggiunsi.

-Qui- alzai la mano titubante se uscire dal mio nascondiglio o rimanere lì.

-Ehy... devi aiutarmi a scegliere- sorrise appoggiando il braccio sulla mia spalla, John rise

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