Endhor - La profezia perduta #Wattys2020

Capitolo Tre - seconda parte

-Tuo padre Re Hadrian? - chiese sarcasticamente. –L'uomo che ha fatto bruciare ogni libro di magia dalla Biblioteca di Macharia tre anni fa? A lui portare come testimonianza una tua visione mistica?-

Enny era stato colui che aveva suggerito di tenere nascosti i suoi sogni al Re di Macharia. Aaron non ne era stato particolarmente entusiasta ma capiva da dove provenisse il pregiudizio dell'amico: suo padre non era stato esattamente tollerante nei confronti di chi poteva essere associato con la Regina Nera. Di certo però non avrebbe sospettato che il proprio figlio fosse una spia nemica? O forse ...

Un lieve rumore dietro la libreria fece sobbalzare entrambi.

I due compagni si limitarono ad uno scambio di sguardi. Non avevano bisogno di parole per capire come agire.

-Hai perfettamente ragione amico- disse Aaron. – mio padre non mi aiuterebbe. Credo di dover portare la mia testimonianza direttamente alla Regina Nera - continuó enfatizzandone il nome.

-Uhm si- ripose l'altro grattandosi il mento.- credo che questa sia l'opzione più ... -

Enny si interruppe immediatamente nell'istante in cui l'amico si ritovó un coltello puntato alla gola.

Aaron non l'aveva né vista né sentita muoversi dal suo nascondiglio. L'unica indicazione della sua presenza dietro di lui era la fredda lama poggiata sul suo collo. Enny alzó le mani sorridendo.

-Non capisco di cosa ti lamentavi a sognare la fanciulla tutte le sere amico- disse alzando un sopracciglio. – Penso che sia il sogno nel cassetto di tutti i ragaz-

-Silenzio! - esclamó la ragazza alle sue spalle. Aaron sentí un brivido freddo corrergli dietro la schiena. Il solo suono della sua voce emanava piú potere di quanto suo padre avesse mai esercitato su di lui. L' aveva già sentita parlare in passato ovviamente, ma le visioni avevano filtrato la sua percezione della realtà. Persino Enny sembró preso alla sprovvista e perse il suo sorriso sghembo per un istante. Aaron pregó che la confusione dell'amico durasse più di qualche secondo, così da aver finalmente trovato qualcuno per dargli filo da torcere, ma il suo desiderio venne distrutto dopo pochi secondi. Aaron si lasció andare un sospiro di sconforto.

"Un ragazzo puó sempre sperare" pensó.

-Chi siete e di cosa diamine state parlando? - riprese la ragazza.

-Io sono Lady Mercury – disse Enny con il volto più serio che Aaron gli avesse mai visto indossare. – e questo è il mio accompagnatore per il ballo delle Sette Stagioni di questa sera, ci siamo persi per la Biblioteca –

La pressione del coltello aumentó sulla gola del principe fino a far colare giù sulle spalle una goccia di sangue.

-Amico non credo che abbia voglia di scherzare – disse Aaron cercando di non deglutire.

Enny colse il suggerimento al volo.

-Ok senti, dolce fanciulla dalle maniere di un Orco – rispose perdendo il sorriso – Il mio nome è Sir Enny e sono il braccio destro del principe di Macharia, il tipo che, per la cronaca, stai minacciando con un coltello alla gola. Per come la vedo io, hai due possibilità: uno, dai un taglio alla sua patetica vita – Aaron emise un mugolio di protesta all'affermazione dell'amico, ma Enny proseguì senza cambiare espressione – o due, ti arrendi ed io faccio in modo che tu esca di qui senza che nessuno sappia nulla –

La ragazza sembrò considerare l'offerta. Aaron sentì il suo respiro farsi più regolare e la presa sul coltello diminuire quasi impercettibilmente. Era proprio l'istante che stava aspettando. Con una violenta e rapida torsione del busto si liberò dalla sua presa afferrandole a sua volta il braccio che lo aveva tenuto prigioniero. Aaron provò a strapparle il coltello dalle mani, ma la ragazza fu più veloce e lo afferrò ancora più saldamente. Con la mano ancora libera lei gli afferrò il braccio sinistro, stringendo talmente tanto da far penetrare le unghie nella sua carne. Aaron la lasciò andare con un grido di dolore, ma Enny era pronto ad afferrarla da dietro.