-Una camera per me ed i miei compagni- disse arrivando subito al punto. -E tre porzioni del piatto della casa-
La donna annuì velocemente. La sua attenzione era rivolta verso un gruppo di viandanti pericolosamente vicini ad una pila di brocche in vetro. -Poche regole in questa umile dimora- elencò. -Niente uccisioni, niente furti, niente magia... e si paga in anticipo. Accetto beni e denaro in egual misura-
La ragazza tirò fuori il coltello che avevano prestabilito e lo posò delicatamente sul bancone.
-È più che sufficiente- affermò quella senza esitazione. Aaron non aveva idea di quanto l'arma valesse, ma aveva ipotizzato che le pietre sull'impugnatura dovevano essere preziose.
La donna interruppe la sua frenetica attività per osservare meglio il coltello girandolo alla luce. I suoi occhi brillavano con l'aria di chi abbia ottenuto uno scambio con successo. Non poche teste si girarono nella loro direzione con un interesse di cui Aaron avrebbe fatto volentieri a meno. Il principe sperò che la locandiera proibisse furti ed omicidi anche ai locali oltre che agli stranieri.
La donna annuì e nascose avidamente il coltello fra le pieghe del suo ampio vestito. Si chinò sotto il bancone e afferrò delle chiavi.
-Secondo piano, terza porta a destra- disse indicando le scale sul retro. -Il pasto verrà servito fra poco-
Aaron cercò di non accelerare troppo il passo verso le scale. Odiava avere gli occhi di tutta quella gente puntati addosso e conoscendo la ragazza, anche lei avrebbe preferito rimanere nell'ombra. Tuttavia dargli la soddisfazione di fuggire avrebbe reso solo la situazione peggiore.
"Mai far vedere al tuo opponente il tuo punto debole" aveva detto Fendrel in una delle sue prime lezioni.
"E quale sarebbe il mio punto debole?" aveva chiesto ingenuamente.
Fendrel aveva sorriso di un sorriso triste e gli aveva dato un'amichevole pacca sulla spalla. "Quello sta a te scoprirlo"
Salirono le scale con fatica e arrivarono nella stanza, una camera di pochi metri quadrati con lo stretto necessario per sopravvivere: un grande letto accostato ad un materasso per terra ed un vaso nell'angolo che il principe ipotizzò essere per i rifiuti corporei. C'era anche un secchio d'acqua per lavarsi, anche se Aaron non aveva idea da quanto tempo quello fosse lì e non aveva alcuna intenzione di scoprirlo.
Enny si sedette sul letto e lasciò cadere la sacca con le rimanenti armi per terra con un tonfo. Aaron si girò perplesso e fu' allora che notò il cambiamento. Enny non avrebbe mai trattato degli strumenti con così poca diligenza. Il volto dell'amico era molto più pallido del suo solido e costellato da goccioline di sudore che gli imperlavano la fronte. Le sue labbra avevano assunto una tinta violacea ed erano spaccate in più punti. Il suo respiro affannato non era per stanchezza, ma per la febbre che chiaramente lo stava affliggendo. Febbre che doveva essere stata causata da ...
-Un'infezione- disse la ragazza finendo il suo pensiero. Si avvicinò velocemente ad Enny e gli mise delicatamente una mano sulla fronte. -Decisamente non un buon segno –
Aaron sembrò svegliarsi dalla trance in cui era caduto.
-Enny sei ferito? Dove? – chiese aiutandolo nel levare il mantello.
-Non è nulla Sire – disse con uno sforzo. I suoi occhi stavano chiaramente faticando a mettere a fuoco la sua figura. – Nulla che un pò di riposo non possa aggiustare –
Aaron ricordò il colpo al braccio che l'amico aveva subito durante l'attacco dei ribelli e gli sollevò la maglietta. Enny reagì con un mugolio di dolore mentre perdeva lentamente coscienza. Il taglio che si estendeva lungo il bicipite non era profondo. Era circondato da un'ampia zona rossa e costellato da una sostanza cremosa verde e gialla. Se Aaron non fosse stato terrorizzato per quello che significasse per il suo amico, avrebbe avuto difficoltà a mantenere il poco cibo che aveva nello stomaco. Ci doveva essere qualcosa, una cura, una medicina che poteva usare ed impedire che l'infezione si estendesse ulteriormente. Il principe si maledisse per non aver prestato più attenzione ai segni di debolezza del cavaliere. Enny non avrebbe mai ammesso di essere stato ferito e conoscendolo, aveva ipotizzato che un taglio non troppo profondo non andasse neanche cauterizzato. Non aveva voluto rallentarli nella missione.
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Endhor - La profezia perduta #Wattys2020
Fantasy*Completa - in revisione* Tre doni, tre terre |Bagnate dal sangue, distrutte da guerre; Solo chi cominciò le potrà finire |O nel tentare i regni dovranno perire; Tre popoli, tre scontri; |Il cerchio di Endhor distruggerà le corti. Il volere degli as...