Capitolo Nove - prima parte

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Capitolo Nove

Bianco: Il colore del vuoto

Secondo Lili erano passati quattro giorni da quando avevano incontrato i Melmadians. Il tempo era trascorso velocemente e senza eventi inaspettati mentre la Foresta Rossa si estendeva davanti e dietro di loro senza fine. Lili aveva passato la maggior parte del tempo a spiegare al loro piccolo gruppo gli usi e costumi del proprio popolo. Non appena realizzò che Enny fosse stato ferito la settimana prima, prese come sfida personale quella di guarirlo nel minor tempo possibile. Il che implicava che la creaturina passasse la maggior parte del tempo a contatto con il cavaliere.

"La magia curativa funziona come tutto ciò che ha a che fare con le arti magiche" aveva detto. "Chi ne possiede la facoltà può prendere in prestito la forza vitale della natura intorno a se e indirizzarla a proprio piacimento."

Dalla sua parte, Enny non sembrava affatto infastidito dalle eccessive attenzioni. La ragazza li precedeva di qualche passo ed Aaron si sentiva come la terza ruota della carrozza mentre camminava vicino a loro due.

-C'e un limite a quanta magia possa essere prelevata dalla natura?- chiese Enny interessato.

"Ovviamente" rispose Lili. "Anche se questo limite dipende da stregone a stregone. Per essere un tramite con la natura, il mago deve essere in risonanza con essa. I Melmadian risuonano con la natura della Foresta Rossa più di altri elementi naturali, mentre i Gamki sono connessi alle alghe marine nelle più, i Flumisli con le nuvole nel cielo e così via..."

-Gamki e Flumisli esistono ancora? – chiese Aaron. Il mondo si stava rivelando molto più vasto di quello che aveva immaginato.

"Certamente" sbuffò Lili. Era chiaramente infastidita dal fatto che il principe si fosse intromesso nella sua conversazione privata con Enny, ma gli rispose comunque. "Così come noi, anche le altre creature magiche sono sopravvissute allo sterminio e si sono nascoste. Nessuno dei tre regni ha mai ben visto creature magiche... il che è a dir poco ridicolo considerato quanta poca energia possiamo immagazzinare al confronto di .... degli stregoni umani" il suo sguardo si era soffermato un istante sulla ragazza, ma lei era troppo distante perchè si accorgesse del cambio di tono della creaturina.

-E che ne e' stato degli stregoni umani? – chiese Enny.

Lili volo' felice sulla sua spalla. "Gli stregoni piu' potenti semplicemente scomparvero da Endhor, beh con una ovvia eccezione" la Melmadian non aveva bisogno di nominare la Regina Nera perché il cavaliere capisse di cosa parlasse. "Mentre gli altri ... è difficile dirlo. Il capo tribu' pensa siano stati sterminati come la nostra specie. Il resto degli stregoni meno potenti si sono semplicemente nascosti."

Aaron osservo' titubanza di Lili nell'esporre la propria idea. -Ma tu hai un pensiero differente? – chiese.

Lili rivolse uno sguardo pensante al cielo. "La magia e' un dono del cielo. Cosi' come gli astri hanno concesso ad umani di possederla, possono aver deciso di riprendere cio' che fosse loro dovuto. Possono aver lasciato gli stregoni minori a loro stessi perche' non sbilanciavano le energie del mondo, ma non i tramiti piu' potenti"

Aaron fece finta di pensarci su' per non mancare la creaturina di rispetto. Credeva che degli essere celesti avessero causato la cessazione di un'intera specie? Sicuro. Cosi' come credeva che il sole sorgesse perche' trainato da un carro ed Endhor fosse una terra piatta e si potesse cadere alla fine del mondo dai suoi confini.

-Marion, tu come hai conosciuto i Melmadian? – chiese Aaron cogliendo al volo l'occasione per lasciare Lili ed Enny alla loro discussione. La ragazza si era mostrata più amichevole da quando avevano ripreso il viaggio, ma ancora evitava di rispondere ad alcuna domanda connessa al suo passato. Il principe aumentò la falcata per chiudere la distanza fra di loro.

Endhor - La profezia perduta #Wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora