gelosia

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Quando gli Albatros entrano nella valle degli amori perduti si smarriscono nei ricordi, la prova consiste nel tornare al presente senza lasciarsi ammaliare dal passato...

Nadir abbracciò l'amico e lo presentò a Max
- amore mio lui è Jason abbiamo frequentato l'università assieme eravamo inseparabili..
- ah ecco vi lascio soli a parlare vado a lavorare in cucina ok?
Lei annuì ma quel sorrisone verso lo straniero gli procurò un malessere a lui nuovo,entrò in cucina e iniziò ad analizzare la spilletta sembrava latta tranne l'interno che aveva una copertura... da buon detective non resistetti e tolsi la copertura e restai di stucco a guardare la scritta interna
"M.A. Booom" chiamai Mike
- hai tempo di venire qui?
- sto correndo verrò ma ci metto un po' ad attraversare Istanbul
- è urgente
- ok allora prendo l'auto a dopo....
Can bussò da Max e aprì Nadir vidi il ragazzo di poco prima e gli sorrisi
- è in cucina
- ok grazie
- Arcuri che fai qui solo soletto?
- Divit ho appena fatto una scoperta sgradevole
Mi sedetti accanto a lui e fissai la spilletta
- era nella mia auto distrutta
- è una cosa da bambini sarà saltata lì con l'esplosione
- e l'ho pensato anch'io ma...
Girò la spilletta e lessi la scritta lo guardai senza parole..
- non può essere indirizzata a te
- sono le mie iniziali però
- e di quelle di miliardi di altre persone ammetto che comunque la coincidenza è stupefacente
Arrivò Mike
- cosa è così urgente?
- ciao Mike
- ehi Can
Girò la spilletta e lui lo fissò
- è uno scherzo?
- non sto ridendo capitano
- ma perché cerchi dove non devi dico io?
- oh sono curioso di natura o non sarei detective no?
- ma eravamo tanto tranquilli
Disse Mike esasperato
- 6000 morti e siamo tranquilli? E li ho tutti io sulla coscienza..
- non iniziare ad essere pessimista sono ancora dell'idea che si tratta di una coincidenza...
- non ne sono più così sicuro
- ok mettila in una busta l'avrai contaminata tremila volte ma vediamo se oltre alle tue impronte c'è altro...
La mise in una bustina col pezzo tolto dietro e gliela porse
- allora vado
- vengo anch'io
disse Can e uscirono dalla porta di servizio io mi versai un caffè e guardai in salone vederli abbracciati mi diede di nuovo la sgradevole sensazione tossicchiai...
- ok io vado è stato bello rivederti
Mi poggiai allo stipite della cucina sorseggiando il caffè e lo vidi uscire e lei baciarlo sulla guancia..
- vado a prendere Nathan al nido
Mi disse
- è presto
- si ma devo comprare delle cose
- oppure hai un appuntamento?
- non dire sciocchezze
- eravate così vicini un attimo fa
- è un amico...si ok un Ex
Iniziai a tossire il caffè era andato di traverso..
- ex? Ex? Ma di cosa asilo?
Lei lo guardò
- mi stai di nuovo dando della bambina?
- beh sei giovane o no?
- sei assurdo ex dell'asilo si vai al diavolo Max
Fece per andarsene la presi per la vita
- lasciami troglodita barbaro..
La girai
- non vai da nessuna parte chiaro?
- cos'è mi chiudi in casa?
La fissai irritato e la chiusi tra me e il muro lei iniziò a battere i pugni sul mio petto
- io ti amo e smettila non mi fai niente
Mi chinai a baciarla mi morse la lingua
- ma porca miseria Nadir
- adesso ti ho fatto male?
Me la caricai sulle spalle
- trogloditaaaa
La buttai sul letto e iniziai a baciarle il collo tenendole i polsi sopra la testa,e tornai a baciarla ma stavolta rispose al bacio lasciai i polsi e scesi con la mano sotto la gonna le abbassai gli slip ed entrai in lei con due dita la sentii mugulare...
- tu sei mia..
Mugulò ancora e si mosse sulle dita mi sollevai e mi spogliai non attesi e la presi deciso, le trattenni i fianchi e diventai quasi brutale
- mia sei solo mia
Lei urlava e mugulava persa e venne ma non mi fermai mi faceva impazzire e lei era così persa da quel ritmo venimmo assieme stavolta e crollai al suo fianco..
- Max
Disse ansimando
- scusa
- non ti scusare è stato fantastico e si sono solo tua come tu sei mio..
Le sorrise e le accarezzò il viso
- non volevo essere così brutale
- ma se ti ho detto che è stato fantastico ti farò ingelosire spesso sai?
- non azzardarti
- altrimenti?
- mi vuoi morto peste?
La coprii e la strinsi a me...

Sanem era triste nemmeno stavolta era incinta e camminò sino allo yacht salì a bordo era freddo il vento sferzava il mare sollevando l'acqua salmastra..
Mi sedetti sul ponte coperto  e mi ranicchiai abbracciando le ginocchia non riuscivo a trattenere le lacrime erano settimane che ci provavamo e niente avevo paura di deluderlo di non essere più alla sua altezza,guardai il mare che era scuro e minaccioso ma io ero una fenice non potevo abbattermi le mie fiamme si erano solo affievolite dovevo solo trovare la forza di rinascere,mi alzai e decisi che avrei fatto impazzire il mio albatros....

La valle della certezza era un mare calmo e tranquillo, ma su una pietra che usciva dall'acqua c'era una sirena e il suo canto rischiava di attirare a sé i tre Albatros... ma il canto della sirena venne oscurato dalla rinascita della fenice il suo fuoco li guidò come un faro...

Can tornò dalla corsa giornaliera e la vide sul terrazzo in intimo blu gli si fermò il cuore che sembrava ora impazzito...
Corsi in camera l'afferrai per la vita e la tirai dentro
- ma sei impazzita?
- perché? Ti aspettavo
- ah mi fa piacere davvero, come a tutto il vicinato Max sarà davvero felice della visione la prossima volta nuda mi raccomando
mi tolsi la maglietta gettandola nel cesto della biancheria come il resto dei vestiti aprii la doccia e mi infilai dentro furioso...
- Can io aspettavo te non...
- Sanem sta zitta ti prego..
Mi misi una tuta e scesi giù in lacrime a preparare la merenda ai bambini
- mammina cosa c'è?
Accarezzai la testa di Deniz
- niente tesoro finisci i compiti
Mi sentivo un idiota si forse non avevo pensato a Max ma...trattarmi così...dovevo trattenere le lacrime posai le merendine e la spremuta sul tavolo, Deniz fece per dire ancora qualcosa ma Ates lo zittí con lo sguardo..
- vado a fare un po' di arrampicata finite i compiti e fate merenda poi potete vedere la TV..
Uscii incurante del freddo e mi misi l'attrezzatura da scalata sfregai il magnesio sulle mani e iniziai a scalare la parete ero quasi in cima quando le lacrime mi offuscarono la vista mi poggiai alla parete in singhiozzi...
Can scese in cucina i bambini mangiavano
- la mamma?
Ates indicò la parete da scalata mi girai era in cima ma perché era ferma?
Uscii ad osservarla stava davvero piangendo?
Mi infilai imbracatura e il magnesio e risalii la parete sino a lei..
- Sanem
Sussultò spaventandosi e perse la presa Can fu rapido a bloccare la sua corda e si ritrovò a chiuderla contro la parete ma lei guardava giù...
- ehi guardami che succede?
- niente
- si ok e poi?
- sto bene
- ovvio che chi piange sta bene Sanem guardami.
Lei sollevò il viso rigato dalle lacrime
- sono stato brusco prima mi dispiace sono sempre geloso di te amore e mi ha fatto impazzire l'idea che potessero averti ammirata perché sei bellissima..
- ma anche stavolta non sono incinta
- è questo che ti sconvolge? Amore mio non è un obbligo avere un altro bambino e poi magari sono io a non esserne più in grado dopotutto sono anche più vecchio.
Lei scosse la testa
- tu sei stupendo Can
- e anche tu lo sei sai che c'è? Non prendere pillole o altro e se verrà saremo contenti altrimenti lo saremo lo stesso perché ci amiamo e stiamo insieme sempre e per sempre tesoro.
Lo baciai sospesa in aria...

“Fuoco nel fuoco
Sono gli occhi tuoi dentro ai miei
Ne basta poco
Ed ho già capito chi sei”

Destini incrociati     Vol 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora