addio

2.4K 118 26
                                    

Furono giorni intensi avevo dovuto organizzare tutto,Mevkibe non era in grado e temevo per Sanem ma con lei c'erano Ayhan Nadir e Altea... ma lui non aveva voluto nessuno aveva fatto tutto da solo...
La cerimonia funebre si svolse nel quartiere di Nihat e fu abbastanza dura lasciare Sanem con la madre e Leyla io restai indietro e Mike con Max al mio fianco ma in realtà mi sentivo solo,lei era sempre stata con la sua mamma ed era giusto...ma mai nessuno aveva pensato a come potessi stare io che cercavo di essere forte e lo ero stato anche nel riconoscere Nihat e non lasciare questa incombenza a nessuna delle tre donne,io....io avevo perso mio padre e ora un altro,ricordai quando mi aiutò a recuperare Sanem era un dolore che mi chiudeva la gola,ma Can... Can Divit era forte,ma anche le colonne più imponenti col tempo cedevano,guardai a destra e c'era Max che aveva perso suo figlio eppure era lì accanto a me,a sinistra Mike che per proteggere Sanem e Nadir aveva perso i suoi gradi da capitano eppure erano con me,guardai Emre accanto a Leyla e Sanem così forte a sostenere la madre mi fermai lasciando passare il corteo,si Can Divit stava cedendo al dolore perché anche a lui serviva sostegno perché ogni notte da quando era successo ed era solo a casa aveva davanti l'immagine di Nihat steso e inerme..
Max fissò Mike e si fermarono con me forse intuendo che non ero affatto così forte lo ero stato con papà adesso volevo solo sfogare tutto quel dolore che mi stava opprimendo gola e cuore...
- dove vuoi andare Can?
Fissai Max
- andate pure
- non riuscirai a mandarci via
- mi voglio sedere su uno scoglio niente altro...
- e andiamo allora
Restarono li seduti con me in silenzio per quasi due ore poi videro arrivare Sanem e si alzarono ma lui era perso a guardare il suo mare...
Sanem si sedette al mio fianco poggiò la testa alla mia spalla e io posai la mia testa alla sua e non parlammo...

Avevo accompagnato mamma a casa e  sentivo chiaramente il dolore di Can che era stato prezioso in quei giorni ma io non c'ero stata per lui perché anche a lui mancava il mio papà, Mike e Max non lo avevano lasciato solo mi avvicinai e loro mi lasciarono col mio adorato Can..
Sentii che tremava era ormai buio e mi sollevai tendendole la mano
- torni a casa con me?
Annuii e presi la sua mano mi abbracciò e si sciolse in un pianto che aveva tenuto dentro per troppo tempo e io piansi con lui poi ci avviammo a casa abbracciati non servivano parole erano superflue...
Fu la notte in cui il dolore uní ancora di più le nostre anime restammo svegli sdraiati sul letto semplicemente abbracciati...

Giorni tristi e indimenticabili segnano le vite più di ogni gioia che resta sempre un ricordo,ma il dolore graffia il cuore e lascia una cicatrice indelebile...

Sanem e Can erano profondamente cambiati lei ricominciò ad allenarsi in palestra mentre lui preferiva stare coi bambini e viverli per lasciare loro un ricordo migliore di lui...
Max guardava Can
- non puoi rinchiuderti in casa Can non ti riconosco più...
- Max sono stanco di battaglie e dolore
- posso capirlo ma ti stai isolando da tutto e tutti ho perso anch'io una parte di me lo sai..
- si e me ne dispiace ma che vuoi che faccia?
- Ora come ora vorrei solo prenderti a pugni
- praticamente vuoi farti male?
- no credo che ora potrei essere io a fare male a te
Can rise finalmente e mi fissò
- proviamo?
- certo
Entrammo in palestra e Sanem volteggiava sui suoi nastri ma nessuno di noi due la guardava salimmo sul ring che usavo per allenarmi prima della tragica morte di Nihat...
Ci bendammo le mani e poi infilammo i guantoni ma fu rapido Max ad assestare il primo colpo al mio stomaco e persi il paradenti..
- io te l'ho detto
L'incontro continuò a suon di colpi portati per far male,Sanem li guardava dall'alto e sorrise vedendoli cadere a terra esausti sudati e sanguinanti..
- idiota mi hai fatto male
Disse Can
- quella era l'intenzione ti sei rammollito non mi stupirei se Sanem cercasse altrove..
Can la guardò ferma in alto e le sorrise lei ricambiò e scese..
- state bene?
Max si sollevò seduto
- io si tuo marito le ha solo prese
Can alzò un sopracciglio e rise sedendosi e poggiandosi alle corde si mise in piedi...
- alzati
- su su vecchio non fare il grande adesso
Scoppiammo a ridere tutti e tre Max era un grande aveva svegliato l'amico,Sanem baciò la spalla del marito
- vado da mamma amore
- ok stai attenta
- a me serve una doccia..
- come sta Nadir?
- ora sta bene non le permetterò mai di deprimersi..
- con te è inutile vero?
- stai meglio?
- certo
- allora hai ragione è impossibile..
Uscimmo dalla palestra più sereni e CeyCey correva in giro inseguito dai bambini...

- e comunque l'attentatore ha sbagliato io non mi sono perso in nessuna valle scura,e la fenice non si è spenta e nemmeno il lupo è ferito..
Max si rattristò
- non mi sono spento ma ciò che è doppio cesserà di esistere è accaduto davvero
- scusami Max
- nulla l'ho accettato..vado a casa a domani e non farmi tornare a picchiarti..

Can si sedette e lo guardò uscire dal cancello, Max Arcuri non aveva avuto sconti dalla vita eppure era un uomo fantastico in grado di aiutare chi lo circondava a ritrovare il buonumore,non mi sarei più lasciato abbattere da niente mi alzai e presi al volo Deniz
-dove scappi?
- papaaaa sei sudato lavati
Risi rimettendolo a terra

„La vita deve essere vissuta, non pensata, perché la vita pensata nega se stessa e si mostra come un guscio vuoto. Bisogna mettere qualche cosa dentro questo guscio, non importa che cosa“

Prima che tornasse Sanem passai al cimitero e dissi finalmente addio a mio suocero era rimasto in sospeso quell'addio, non ero riuscito a darglielo non ero riuscito perché a differenza di papà avevo ancora il suo addio con me,con Nihat era successo senza che potessi dirgli che era come un padre e che era scontato ma gli volevo bene,restai chinato a guardare la sua foto senza piangere
- ciao papà Nihat ti troverò seduto con Aziz su ogni scoglio...
Mi alzai e mi sentii finalmente sollevato e uscii tornando a casa ma mi accorsi di quella donna che poco distante mi osservava e la fissai fu lei ad abbassare lo sguardo e sparire...

Mi alzai e mi sentii finalmente sollevato e uscii tornando a casa ma mi accorsi di quella donna che poco distante mi osservava e la fissai fu lei ad abbassare lo sguardo e sparire

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Destini incrociati     Vol 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora