contro il tempo

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Sanem riprovò a chiamare Can niente ora nevicava troppo ma c'era qualcosa di strano controllai col mirino dell'arco ma la neve così fitta non aiutava la visuale..

Mike guidava come un pazzo e gli altri si aggrappavano per non essere sballottati dati i sorpassi che stava facendo..
Can non riusciva a contattare Sanem e nemmeno Max Nadir
- lassù nevica e se tanto mi dà tanto non ha molto vantaggio
- se è solo non è distante

Sanem sentiva il ronzio il drone sorvolò la casa e si abbassò quasi a terra un biglietto rosso era stato lasciato nella neve mi avvicinai lo raccolsi e lo aprii
- ogni valle superata l'avvicinava al suo Albatros ma trovò una valle che non aveva mai visto, cupa e scura vi entrò e non si accorse della falce nera che le tagliò di netto le ali...la fenice rinasce solo se muore così mutilata non vedrà il suo Albatros sopra di lei..

Mi guardai attorno e arretrai verso la casa vidi un movimento e presi la mira la freccia vibrò sfidando la neve e si udì un urlo
- ok chiunque tu sia ora sei lento
Corsi in casa e li raggruppai tutti
- Nadir hai la patente?
- io si
- ok fuori tutti sul SUV ho messo le catene sta tranquilla non c'è la strada procedi piano troverai una pista da sci lì c'è un bar restate li dentro ok?
Nadir tremava ma annuì salutai i bambini e li guardai partire poi presi tre frecce esplosive e lanciai verso dove avevo visto e ferito qualcuno i botti provocarono uno smottamento che travolse il bosco poco distante... io armai di nuovo l'arco e corsi verso valle
- maledetta
Lo udii distintamente e mi nascosi dietro una grande roccia e controllai col mirino e lo vidi non sapevo chi era non potevo vederne il viso ma notai che zoppicava corsi giù piantando 4 frecce a terra e di nuovo mi nascosi controllando...

Can scese per prendere delle motoslitte e risalire verso la baita il suv spuntò dagli alberi fermandosi a pochi metri corsi ad aprire la portiera i bambini erano lì e anche Leyla e Nadir che abbracciò Max
- Sanem?
- è rimasta su a rallentare qualcuno ha ferito anche qualcuno
Corsi verso la motoslitta seguito da Mike e Max Venturi restò li coi bambini e le ragazze

Scagliai la freccia quando lo vidi vicino abbastanza l'esplosione lo travolse e sentii un tremore e rami spezzati venni travolta dalla neve ...

- no Sanem nooo
Urlò Can che sapeva quanto fossero pericolosi i rumori forti in montagna arrivammo alla baita era tutto intatto ma vidi la slavina che aveva travolto l'intero bosco
- Sanem mio dio
- Can dove vai è pericoloso
Corsi più giù aggirando la slavina seguito dai due e vidi Tesla che ringhiava e qualcuno a terra ferito il mio cuore perse colpi ma respirai quando vidi che era un uomo era in pessime condizioni Max tolse il passamontagna all'uomo e riconobbe il fratello del boss che aveva fatto uccidere i suoi genitori...
- bastardo eri tu il bombarolo
Ma l'uomo faticava a respirare
- la puttana è morta
Max si girò ma fu Mike a mettere il suo piede sul collo dell'uomo sino a che esalò l'ultimo respiro...
Corsero da Can che era al limite della slavina e staccava un lungo ramo e lo ripuliva
- che stai facendo?
- non hai mai cercato nessuno nella neve?
Sembrava impazzito lo fermai
- Can è troppo tardi
Mi spintonò allontanandomi e risalì la slavina bucando la neve in modo metodico

Era tutto ovattato e faceva freddo molto freddo non mi potevo alzare ma la roccia aveva creato una bolla d'aria dovevo restare sveglia presi il mio ciondolo d'Ambra e lo baciai...

Amore sono qui ti troverò...
Fu l'unico pensiero di Can che bucava la neve e gli altri due facevano altrettanto ai due lati non la potevano chiamare o rischiavano un altra slavina...

Lei iniziò a parlare da sola
- Can c'è una cosa che non ti ho detto prima di venire quassù aspetto un piccolo Divit non ho fatto in tempo a dirtelo, ma sai lui è una parte di te e la porto con me per questo non posso dormire...

Stava per diventare buio
- Can
- non mi fermo Max dovessi morirci qui ma la troverò...
Mike scosse la testa e inciampò in una delle frecce di Sanem e poi vide l'arco infilzato nella neve
- Can Can guarda

Mi si chiudevano gli occhi non riuscivo a tenerli aperti poi qualcosa mi punse il sedere e urlai
- ehiiii ehiiii c'è nessuno?
- Sanem sei qui?
- Can? Can si siii siiii
Tesla iniziò a scavare e trovò un lembo della sua giacca iniziarono a scavare tutti e tre fino a trovarla la tirarono fuori
- oh mio dio grazie
- Sanem mio dio
La strinsi a me in lacrime, Max sorrise
- vi giuro non metterò più in dubbio il vostro legame mai più siete legati da qualcosa che non capisco...
La portai in braccio sino alla baita ma Mike e Max non trovavano il cadavere del bastardo c'erano segni di una motoslitta però...

La portai in camera
- riesci a stare in piedi?
- credo di sì
Barcollava ma era in piedi la spogliai avvolgendola in più coperte e le sfregai i piedi
Tesla si raggomitolò a scaldarla..
- preparo un thè
Mike contattò Venturi per farli tornare alla baita...
Tesla abbaiava e corsi da Sanem
- no no tesoro non dormire
- lasciami dormire Can
- no tesoro vieni su cammina dai
- ho sonno
- Sanem sveglia ti prego guardami
Le sollevai il viso gelato e la baciai
- oh si
Ma chiuse gli occhi lasciandosi andare
- no no Sanem
Max la fissava
- svegliati o inizio a cantare
Sanem aprì gli occhi
- lasciatemi dormire
- ohhhhh sooole mioooo
Quel canto sembrava più il lamento di una balena spiaggiata e Sanem spalancò gli occhi e si chiuse le orecchie
- sta in frooonte a teeeee
Lo guardò malissimo e prese il thè caldo
- sono sveglia sono sveglia
Lui continuava a cantare accompagnato dagli ululati di Tesla i bambini corsero dentro e abbracciarono la mamma che lascio cadere le coperte restando in lingerie
- oh cavolo ora mi scaldo pure io
Can lo fulminò e Nadir gli schiacciò un piede
- ahiaaaa
La coprii di nuovo e la portai accanto al fuoco mentre Mike e Leyla incuranti di tutti si baciavano
- porca miseria Nadir prendi esempio mi hai fatto malissimo
- e tu guarda le altre donne la prossima volta ancora....
La prese tra le braccia ma lei era imbronciata e non lo guardava...
- dai amore scusa
Lei sollevò il viso a baciarlo e come altre volte morse la lingua a Max
- non mi fiderò più di te giuro

Can stringeva Sanem e sentì che si era scaldata la baciò e lei rispose ma poi poggiò la testa al suo petto stavolta la lasciò dormire tenendola stretta davanti al caminetto

Ci svegliammo l'indomani ancora sul tappeto abbracciati e tutti dormivano le sorrisi
- tu mi farai morire lo sai?
- mi hai detto tu di proteggerli tutti
- si ma anche te stessa tesoro mio
Lei si alzò e corse a vestirsi scavalcando Mike e Leyla mentre Nadir e Max erano sul divano che dormivano...
Guardai fuori e nevicava forte era impossibile scendere ormai...

"Ogni persona doveva avere un suo fiocco di neve in cui c'era una mappa interna della sua vita."
(Orhan Pamuk)

Destini incrociati     Vol 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora