il mare dentro me

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„Il tempo che ti è assegnato è così breve che se perdi un secondo hai già perduto tutta la vita, perché non dura di più, dura solo quanto il tempo che perdi. Se dunque hai imboccato una via, prosegui per quella, in qualunque circostanza, non puoi che guadagnare, non corri alcun pericolo, alla fine forse precipiterai, ma se ti fossi voltato indietro fin dopo i primi passi e fossi sceso giù per la scala, saresti precipitato fin da principio, e non forse, ma certissimamente.“
Kafka

Avevo portato con me solo quel libro e lo rilessi per l'ennesima volta...

Ero ferma sul piccolo molo e non sapevo se ero più arrabbiata o più triste non avevo mai più pensato all'ipotesi che potesse andarsene ancora,andare via senza di me, dentro di me c'erano mille sensazioni mille stati d'animo diversi guardai all'orizzonte e non c'era niente erano tre giorni che se n'era andato via,così senza nemmeno dirmi una parola,si  aveva lasciato un saluto ad ogni sua creatura tranne che a me...io che l'amavo così tanto ma non sarei impazzita stavolta non me lo potevo permettere...

Kaiseri era una città piccola confrontandola ad Istanbul ma mi piaceva quella tranquillità..

Entrai Kayseri Sofrasi Manti Restaurant e sospirai era stata lì anche Sanem anni prima mi sedetti e subito una cameriera con un bel sorriso mi porse il menù ma scossi la testa - voglio solo dei manti - e da bere?- sono certo che lei ha buongusto f...

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Entrai Kayseri Sofrasi Manti Restaurant e sospirai era stata lì anche Sanem anni prima mi sedetti e subito una cameriera con un bel sorriso mi porse il menù ma scossi la testa
- voglio solo dei manti
- e da bere?
- sono certo che lei ha buongusto faccia lei...
Sorrise e si recò in cucina tornò coi miei Manti fumanti e del vino rosso,la ringraziai e guardai il mio piatto..
- era meglio mangiarli con te amore mio
Li gustai davvero erano davvero buoni tornai verso la barca salii e sentii la radio gracchiare
- fenice ad Albatros
Presi il microfono e cliccai
- avanti Fenice
- ah sei vivo allora...
- per ora si va tutto bene?
- te lo dirò domani stasera vado a trovare tua moglie
- ok Fenice
- ehi su col morale capitan Can
- sta su
Risi
- idiota
Rise con me
- ti serve qualcosa?
- mia moglie
- non la posso spedire mi spiace
- allora niente..
- ti aggiorno domani non impazzire
- non prometto niente..
Rilasciai il bottone e mi sedetti a prua a guardare kaiseri e mi persi a ricordare..

Fabbri chiese
- dove vi siete conosciuti?
Ci fú un attimo di panico poi all'unisono risposimo lei disse Kaiseri e io Parigi....

Ogni ricordo era una stilettata perché ero certo che se lei credeva anche solo un attimo al loro amore sapeva che era lì...

Mi sedetti anche quel giorno sul molo e mi  abbracciai le gambe mi tornò in mente Fabbri che chiedeva dove ci fossimo conosciuti e le lacrime mi rigarono il viso mi sentii toccare la spalla mi girai era Altea...
- posso sedermi?
- prego
- io...ho parlato con Mike e sto male a pensare che è colpa mia se stai male....
- è solo colpa mia che mi sono fatta condizionare
- vedi Sanem non è stata una mia scelta avere il tuo stesso viso ma per me è un grande privilegio perché sei bellissima e io anche prima dell'incendio non lo ero..il mio unico fidanzato stava con me perché non avevamo molta scelta nel mio paesino tra le montagne canadesi..poi ho pensato di aver trovato una sorella..amo Mike sai?
- lo so lo vedo
- e allora perché sentirti minacciata da me?
- ma perché sono stupida e pensavo di non essere più abbastanza per Can
- oh Sanem non ho mai visto un amore come il vostro siete fatti per stare insieme...e lui...Sanem vive per te
- però se n'è andato
- credo volesse solo tu capissi quanto ti manca
- oh tanto... davvero tanto perché se penso che non è qui mi manca l'aria...
- come posso aiutarti Sanem?
- non puoi...ma devo reagire io stasera sei a casa mia a cena?
- Mike non voleva nemmeno che venissi per paura di turbarti..
- no sorellina non mi turbi possiamo essere sorelle?
- oh non chiedo di meglio sai?
Ci abbracciamo...

Can si sdraiò a leggere il suo libro vedeva le nubi all'orizzonte e sapeva che sarebbe stata la notte più lunga di tutte
“Io cerco sempre di comunicare qualcosa di non comunicabile, di spiegare qualcosa di inspiegabile, di parlare di ciò che ho nelle ossa e che soltanto in queste ossa può essere vissuto. In fondo non è forse altro che quella paura, della quale si è parlato tante volte, ma paura estesa a tutte le cose, paura delle cose più grandi come delle più piccole, paura, convulsa paura di pronunciare una parola.”
Chiusi il libro e pensai a Kafka che aveva  sofferto per la sua Milena, ogni uomo aveva un grande amore e lui non era esente,il temporale era ormai vicino e lui restò ancorato a Kaiseri..
- Sanem non posso nemmeno dirti guarda la luna e mi vedrai perché sta per arrivare un temporale forte...

Sanem guardò il cielo e le nuvole all'orizzonte erano un oscuro messaggio era solo in mare in balia delle onde?
- oh Can stai attento spero tu abbia legato bene il boma..
Tornai a casa che ormai diluviava e c'erano già Max e Nadir che mi corse incontro con l'ombrello
- vai a cambiarti nonna Kali ha preparato i Manti
Sollevai il cappuccio
- manti?
Lei annuì e per un attimo ebbi la netta sensazione che lui fosse in salvo a Kaiseri...

La serata fu tranquilla e allegra scherzai con tutti e i bambini mi videro di nuovo col sorriso notai Ates parlare con Max ma non capii cosa stessero dicendo...

Per la prima volta dopo un mese dormii tranquilla...

Il temporale era finito ma c'era un forte vento impossibile muoversi sospirai e scesi a cercare del caffè...

Sanem guardò il cielo era sereno ma c'era un vento molto forte
- Can
Sospirò ma non pianse

Ates era sfuggita alla babysitter prima di colazione e corse dallo zio Max dall'altra parte della strada
- zio diooo
- ah piccola peste vieni
- fammi parlare col mio papà
- si sto chiamando dai tempo alla radio di sintonizzarsi...

Tornai sulla barca che veniva sbattuta contro il molo dalle onde e la radio gracchiava
- avanti Fenice
- ho un cucciolo qui che sente il bisogno di papà Albatros
Feci vedere ad Ates come fare per parlare col papà e lei capì al volo
- papino
- amore mio ciao
- papà la mamma ha ricominciato a sorridere lo sai?
- bene tesoro sei stata brava allora..
- non torni?
- adesso non è possibile c'è troppo vento in mare
- e se non va via il vento? Non torni più?
- il mare sa quando lasciarmi partire patatina mi manchi tanto
- anche tu papà
- Ates...la mamma sa come trovarmi deve solo guardare dentro il suo cuore...
Sentimmo urlare la babysitter e Ates mandò mille baci al padre e scappò via...
- ehi Albatros
- dimmi tutto..
- ieri Altea ha parlato a Sanem e ora sembrano sorelle
- spero che Sanem ritrovi serenità e capisca come trovarmi...
- dove sei Can?
- chiedilo a Sanem e vedremo se davvero mi ama..
- mi farete impazzire voi due porca miseria
- oh Max mi hai riempito la cambusa di birra era necessario?
- certo non si può viaggiare senza birra
Lasciai il pulsante il mare aveva deciso di bloccarmi li e scesi in cabina a riposare
- ah amore

Sanem salutò i bimbi prima che entrassero nella scuola ma Ates restò ferma
- che succede?
Le chiesi
- riporta a casa papà
- e come faccio amore?
- guarda nel tuo cuore...

Non riuscii a capire Ates che mi sorrise e corse via risalii sul pickup e guidai fino al porto le onde erano altissime proprio come il mare che avevo dentro e poi mi tornò di nuovo in mente il Manti di nonna Kali chissà perché proprio quel piatto ...

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Non riuscii a capire Ates che mi sorrise e corse via risalii sul pickup e guidai fino al porto le onde erano altissime proprio come il mare che avevo dentro e poi mi tornò di nuovo in mente il Manti di nonna Kali chissà perché proprio quel piatto ma lei era una vecchia saggia e solo allora guardai nel mio cuore e capii...
- resta lì amore mio...arrivo..

arrivo

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