in questa vita

2.3K 119 31
                                    

Ma non era nemmeno gelosia perché sapevo che Can non guardava nessun'altra era più un marcare il territorio non l'avevo mai fatto anzi mi ero sempre contenuta anche perché donne che guardavano mio marito ce n'erano a iosa,ma questa Celine aveva oltrepassato un limite,avvicinarsi tanto a mio marito era stato un errore madornale,feci colazione prima di andare al lavoro e sentii lo sguardo di Can su di me..
- sei strana che succede?
- oh niente amore pensavo al lavoro ho una faccenda urgente
Mi alzai e lo baciai correndo via...

Qualcosa mi diceva che stava per fare una cosa impulsiva..

Arrivai prima di tutti a Fikri Harika e mi sedetti nel mio ufficio e aspettai l'arrivo dei dipendenti...
- già qui?
Chiese CeyCey
- si amico tutto bene a casa?
- si si Ayhan e tua madre vanno molto d'accordo..
- appena arriva Celine mandala qui
- ok...

Mike dopo aver parlato col generale si ritrovò in mano un nullaosta e ancora non sapeva se quello fosse per l'inferno o il paradiso,e una chiave elettronica che gli aprì un mondo sotto al comando armi di ogni genere e tutto ciò che aveva a disposizione era senza nessun limite...
Richiusi la porta e aprii un altra porta un archivio che non sapeva nemmeno esistesse c'erano file top secret e praticamente ogni genere di informazioni militari oltre ad ogni abitante di Istanbul curiosai alla A e cercai Max..
- eccoti vediamo cosa fare sparire
Sorrisi ma non c'era nulla di compromettente ogni file su missioni fatte con me era stato cancellato il generale sapeva il fatto suo,anche per Can non c'era nulla e il mio era praticamente bianco,sorrisi
- non esisto

Celine entrò nel mio ufficio accompagnata da CeyCey che chiuse la porta
- ho fatto qualcosa di male signora Divit?
- ci sono limiti che non vanno superati uno di questi è mio marito..
- ma io
- parlo io..non è possibile che il tuo profumo fosse su tutta la maglietta di Can quindi io sarò chiara se hai anche solo l'idea di superare ancora quel limite cerca un altro lavoro...
Mi fissò in modo strano
- mi scusi signora Divit
- puoi andare
- grazie

Sanem hai fatto un grosso errore però era davvero cambiata una volta la vecchia Sanem non si sarebbe mai permessa e non aveva nemmeno il coraggio,ma avevo letto nei suoi occhi una forte determinazione di chi sa cosa vuole nella vita,una volta ero anch'io così...

In questa vita Can Divit era mio ed era ora che ogni donna affamata della terra lo sapesse e quel senso di potere mi rese allegra...

Entrai in Fikri preoccupato perché conoscevo mia moglie entrai nel suo ufficio ed era al telefono mi dava le spalle era estremamente sexy con quel tailleur così formale si girò e mi vide una strana luce si accese nel suo sguardo,aggancio camminò verso di me in modo talmente sinuoso da sembrare una pantera che si avvicinava alla sua preda,posò la mano sul mio petto e mi baciò incollando il suo meraviglioso corpo al mio,era così passionale e aggressiva da eccitarmi all'istante

Passai davanti all'ufficio di Sanem e li vidi avvinghiati,pensavo che dopo 4 figli la passione scemasse ma quei due emanavano un aura di pura passione mi allontanai prima di essere vista dovevo riprendere freddezza
- Aylin riprenditi
Pensai

La fissai
- wow che è successo?
- nulla marcavo il terreno
- tu sei pazza amore mio ma vieni andiamocene hai appena acceso un incendio in me...
- adoro incendiarti
La sua voce roca e sensuale mi facevano impazzire la presi per mano e ce ne andammo...
- Sanem non so se ci arrivo a casa ti avviso
- e fermati allora
- in mezzo alla strada?
- in un bar ci sono i bagni sai?
Da dove è uscita questa Sanem? Dov'era nascosta?
Mi fermai in un bar e ordinammo un thè ma il gioco di sguardi nonni stava aiutando dopo il primo sorso si diresse al bagno e qualche secondo dopo la seguii era la prima volta in 40 anni che facevo una cosa simile in un bagno pubblico e devo dire che fu un amplesso rapido ma molto molto intenso,uscimmo e lei mi mise in mano qualcosa lo guardai un paio di slip in pizzo bianco
- Saneeem iddio
La vidi ridere mentre saliva sul pickup

Uscii dall'ufficio e mi scontrati con Emre
- oh mi scusi
Dissi ma ebbi un attimo di puro terrore al pensiero che mi riconoscesse
- scusi lei signora
E se ne andò e tornai a respirare normalmente....ahh caro Emre anche con te non avevo chiuso i conti ma adesso dovevo pensare a Sanem...

Mike era pensieroso non sapeva se aveva fatto buna scelta giusta con la task-force rispose al cellulare
- Ozgür mi hai cercato?
- ghiro ciao sì...
Gli spiegai la cosa e accettò sarebbe arrivato a giorni in Turchia..
Ormai la macchina era avviata non potevo tirarmi indietro..
Altea mi massaggiò il collo e le spalle..
- come sei teso amore rilassati
- mmmmh fantastica continua
Mi sciolse tutta la tensione accumulata in quei giorni mi alzai a prenderla tra le braccia
- Mike
- si?
- sono incinta
La fissai stupito
- non scherzi vero?
- no amore mio non scherzo sono di quasi due mesi...
La sollevai facendola girare felice..
- oh mio dio sono così felice
- mi farai vomitare così
Rise lei ma mi terrorizzò la cosa non volevo esporla e fare succedere qualcosa come a Nadir..

Tornai in Fikri e piazzai sotto la scrivania di Sanem una piccola microcarica attaccata ad un piccolo contenitore pieno di acido...
- cara cara Sanem dì addio al tuo bel viso..
Uscii e tornai a casa

Can accarezzò il viso di Sanem
- dio quanto sei bella amore
- lo sei anche tu tesoro
Mi baciò il petto
- mi hai devastato oggi amore mio marca più spesso il territorio perché diventi una pantera..
Lei rise e si accoccolò a lui poggiando la testa sulla sua spalla...

È un vero peccato che impariamo le lezioni della vita solo quando non ci servono più.
(Oscar Wilde)
Aylin riflesse la frase
- ah ma io ho imparato ogni lezione di vita e quelle lezioni l'avevano resa quella che era...spietata..

Max sollevò Nadir che si era addormentata sul divano e la portò a letto la adagiò e la coprì asciugandole le lacrime..
- ah amore mio come posso aiutarti?
Mi sdraiai accanto a lei senza spogliarmi a guardarla era pallida e così fragile la sua dolce Nadir, avevo fatto il buffone per mesi ma non ero riuscito a placare il suo vuoto e me ne dispiaceva...dovevo tirarla fuori da quel vortice di dolore non potevo vederla così mi faceva male... mi addormentai vestito tenendole la mano...








Destini incrociati     Vol 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora