.15 [Prima registrazione delle confessioni.]

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15 febbraio 2015.
--:-- am/pm.

Alex

Per quest'oggi avevo programmi su programmi da svolgere ma il server della scuola aveva deciso di rallentare ed io mi ero arreso aspettando un segnale dalla rete: nulla da fare.
Mi alzai rifugiandomi nella biblioteca scavando tra i volumi di chimica. Tra le enciclopedie e i testi concorsuali mi fermai su di un libro in particolare...riguardava la crioconservazione: quel genere di cose che possono essere viste solo nei film, molto probabilmente.

Non mi spiego il motivo di come mi ritrovai seduto a sfogliare tutta l' unità d'apprendimento dedicata alla conservazione del corpo umano per i prossimi 30 o 60 anni nell' azoto liquido.

È il genere di argomenti che non si insegnano a scuola - e guarda caso - era quello più interessante di tutti.

Credo di averci impiegato all'incirca tre quarti d'ora per cogliere le nozioni principali eppure anche oggi mi stavo distraendo dalla tesi che avrei dato tra qualche mese sull'estinzione di alcuni vertebrati poco conosciuti e sulla salvaguardia ambientale.

Non mi faceva impazzire, lo ammetto, ma seguendo il consiglio di qualche mio professore sono stato spronato a giocarmela facile anche perché bene o male ognuno vorrebbe contribuire a migliorare il proprio territorio.

"Al giorno d'oggi è molto più facile colpire il cuore della commissione che trascinarli ad interessarsi del sovrannaturale come questo libro."

Sono molto bravo in questa materia - certamente perché mi appassiona, non perché anche mio padre è medico, come molti pensano.
Credono che sia entrato qui sotto la sua raccomandazione.
Vorrei far credere a tutti invece che non è così. Ma come potrei?

🦋

A metà mattinata gran parte degli studenti si sposta per il pranzo, lasciandomi finalmente solo nel grande stanzone accompagnato dalle parole di milioni di pagine che non verranno mai sfogliate, un po come si fa con le persone quando non le si vuole conoscere davvero.

Eppure una persona non va via e mi guarda da pochi banchi distanti dal mio, con tanti appunti sotto gli occhi.
La situazione si fa surreale nel momento stesso nel quale lo sento avvicinarsi senza salutarmi e prende posto difronte al mio.

Faccio finta di non notarla anche se con quegli occhi è quasi impossibile non contare anche la pressione che si accumula su ogni cosa.

Ad un certo punto perdo la pazienza: non posso studiare così, non ci riesco!

Alzo lo sguardo incrociando il suo: due pupille di un colore particolarissimo, tendente al giallastro nelle iridi, quasi sentii freddo come se potesse toccarmi l'anima in quel modo.

Gli chiedo cosa desidera e perché mi osservi così intensamente ma tutto ciò che riuscii ad ottenere fu uno scarso : "Ti conosco, so come andrà a finire."

Metteva paura.
Mi alzai in fretta prendendo solo la mia borsa.
Lasciai tutto sul tavolo com'era, magari dopo sarei venuto a sistemare tutto, sempre se quel tizio me lo avesse permesso.
"Avevo paura che potesse farmi del male..."

Credo mi abbia letto nella mente, perché girandosi disse "Non sono io quello cattivo, tu puoi diventarlo."

E a questo punto non riuscii a rallentare il passo; salii le scale e richiusi la porta alle mie spalle senza guardare indietro.
Mi precipitai nei giardini del Campus mostrandomi il più tranquillo possibile avvicinandomi ad un gruppetto di ragazzi forse più piccoli di me - dai loro discorsi intuii che scienze motorie non era la loro più grande passione..

"A non tutti piace correre.."

Non come ad Ester.
Era nel mio stesso corso ma non le ho mai davvero parlato da vicino, la conosco solo perché ogni mattina alle sette attraversiamo lo stesso viottolo per le lezioni di algebra.
Non è chissà quanto bella, anzi è tutt'altro - per gli altri. Mi spiace vederla infastidita da tanti ritardati che non meritano nemmeno l'aria per respirare.
La osservo, vedo quanto sforzo ci mette in ogni cosa che fa: è scrupolosa in tutto, lo si nota anche nei test di classe...

Tra qualche mese dovrebbe esserci un ballo per la chiusura dei diplomi, il problema è non averci mai parlato ma tentare non costa nulla. So che è sola quanto me.

Proverò a chiederglielo sperando che accetti ma poco ci scommetto, per ora è meglio tornare a lezione.

Con la paura di incrociare quel tizio inquietante mi nascondo nel gregge cercando di immedesimarmi in uno di loro, ma è tutto inutile: io non assomiglio a nessuno e questo mi mette a disagio.

🦋

Ma Lei. Viene in mio soccorso e nella mia stessa situazione andiamo avanti per la nostra strada lentamente, aspettando che la massa si sfoltisca.

Se solo avessi saputo che era tutto ciò che una persona non avrebbe mai potuto immaginare, magari non sarei stato così entusiasta di fare la sua conoscenza...

🦋

27 aprile 2015.
--:-- am/pm.

Per tre lunghi mesi fui perseguitato da un ragazzo del quale non ebbi l'onore di conoscere il nome - o forse mai avrei voluto saperlo.
Speravo solo potesse lasciarmi in pace cercandosi qualcun'altro da infastidire ed invece no, era sempre lì ovunque io mi trovassi.
Era presente perfino nei bagni, cosa che mi allarmò di brutto facendomi girare immediatamente i tacchi.
"Non ho nessuna intenzione di morire oggi."

Prima che potessi andarmene, però, mi fermò sul lavabo davanti lo specchio sporco di impronte e cenere di mozziconi.
Ci scambiammo due parole e venni a sapere di tanti piccoli incomodi che aveva intenzione di portare a termine.
Per farlo avrebbe avuto bisogno del mio aiuto.
Conosceva le mie potenzialità e disse che ero la persona perfetta al suo caso.
In cambio mi avrebbe ricompensato, si certo, ma mai avrei pensato che il bottino non sarebbe stato in contanti.

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1 Maggio 2015.
--:-- am/pm.

Le cose con Ester non stavano andando proprio a gonfie vele, ma riuscii comunque a convincerla a portarla all'inaugurazione dei diplomi.

Non posso ammettere che sia stato uno spasso ma del resto cosa ci rimaneva fare ora che i corsi erano terminati? Esatto, nulla.

Per la sera fu allestito il salone nella zona residenziale degli studenti con le eccellenze maggiori accumulate durante tutto il percorso di studi - eppure anche lì ci ritrovammo in un branco di ubriaconi pronto a vomitarci addosso anche l'anima se solo avessimo provato ad avvicinarci.

Andò tutto liscio, meglio di quanto avessi creduto.
Eravamo io e lei, tranquilli, appollaiati sulla fontana all'esterno dell'edificio a bere dello champagne pessimo in bicchieri di carta... eppure non potevo chiedere di meglio, anzi; questo era il meglio.

Finimmo comunque per dividerci; tra gli amici e i conoscenti ci perdemmo di vista: lei con le sue compagne di corso ed io con i miei vecchi amici di data finiti a fare altro nella vita, e che si erano intrufolati alla festa truffando i buttafuori avanti i cancelli.

🦋

Ammetto di aver bevuto tanto quella sera e che mi sono divertito come un matto: ne sentivo davvero il bisogno.
L'alcool mi diede così fuoco alla testa che a malapena riuscii a tenermi con i piedi saldi al pavimento, per quanto riguarda i discorsi invece non ricordo una minima parola di quello che venne detto.

Solo ora riesco a pentirmi di aver bevuto così tanto.
Non ho nemmeno un'idea di cosa possa aver fatto quella sera.
Eppure il presentimento che non fosse niente di buono è sempre stato in agguato, ora ancora di più e di questo mi sento colpevole.

ɐᴉɯ ,ǝ uou ǝɥɔ ɐʇᴉʌ ɐun🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora