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7 ottobre
9.00 am

Questa mattina nessuna delle due ragazze si è svegliata presto - l'unica sveglia che poterono sentire fu quella proveniente dalla camera da letto di Juliet, che in quel momento era in uno stato di dormiveglia - stava decidendo se alzarsi o meno ma prima di arrivare ad una conclusione Hanna la precedette al piano di sopra per spegnere quell'arnese.

"Non ho mai notato che fosse così fastidioso?"

Dal canto suo Hanna non fece in tempo a mirare l'ennesimo gradino che vi inciampò sopra, fortunatamente cadendo sulle mani: quel momento l'ha decisamente svegliata.

<<Caffè?>> - chiese July una volta che entrambe si sedettero in cucina.

<<Più che altro... guarda qua.>> -
Effettivamente l'intero pianerottolo era sotto sopra, ed Hanna ripassò ogni momento della sera precedente; dal ketchup che non voleva uscire dal barattolo all'insalata rimasta sul tavolo.
<<Ti aiuto a pulire prima, hai una scopa?>>
<<.. grazie Hanna.>> La sorrise in un abbraccio.

🦋

Impiegarono meno della metà del tempo per rimettere tutto al proprio posto, poi anche loro si fecero un bel bagno caldo prima d'uscire.

<<July sbrigati, siamo in ritardo, la redazione aspetta!>>
<<Fanculo la redazione! Oggi non c'ho voglia, dobbiamo andare sai tu dove..>>
Hanna la guardò allibita. Era la prima volta che una cosa del genere stava succedendo e tra l'altro con una delle migliori giornaliste della città.
<<Stai infangando il tuo nome così.>>
<<Certamente non è la prima stupidaggine che faccio da quando giocavo all'asilo.>>
<<Quindi?>>
<<Quindi lavati che dopo andiamo a comprare dei fiori..>>

🦋

Ventiquattro magnolie; tutte di colore bianco a simboleggiare la purezza.
C'è un significato dietro questo fiore, o almeno la tradizione narra che se si possiede una magnolia e questa sboccia fuori stagione, essa sta a simboleggiare uno stato ansioso.
Regalarla sta a significare che la persona alla quale si dona è forte, dignitosa e tenace.
Penso sia il dono perfetto, oltre al fatto che questo sia il mese giusto per un fiore simile.
È comunque il preferito di Ester; questo mese sarà il suo compleanno ed avremmo voluto festeggiare con  lei e la sua famiglia...ma credo non sia così possibile adesso.

<<Mi fa paura il fatto che tu conosca anche il significato dei fiori, ammesso.>>
<<Ma..cos->>
<<Hai dei libri a casa vero?>>
<<Se solo li avessi in questo momento starei coltivando un giardino botanico>>
<<Ma quindi è vero che l'erba del vicino->>
<<Noi non abbiamo vicini. Abbiamo idioti.>> -scherzò Hanna.
<<Che cattiveria..>>

Scesero nel parcheggio del pronto soccorso facendo attenzione a non scivolare sull'asfalto. La giornata si stava rivelando alquanto umida già dal mattino.

Tornarono alla reception ed incrociarono la stessa donna di due giorni addietro.
".. può essere mai che in questo ospedale non hanno i turni?"

Da una parte è stato comunque un bene, perché la donna non appena le vide subito si mostrò molto più cordiale, salutando con un sorriso a 32 denti.

<<Salve di nuovo..>> - Juliet abbozzò un ghigno.
<<Salve, oggi il marito della signora non è ancora arrivato, non posso farvi salire sono spiacente, però magari tra qualche minuto potrà essere qua...di solito questo è l'orario dove le fa sempre visita.>>
<<La ringraziamo, allora aspettiamo nel caso venga.>>
<<Buona giornata.>>
<<A lei.>>

Erano punto e a capo.
Spostarono gli occhi sulla mensola in alto vicino a numerosi fascicoli di entrate ed uscite: l'orologio segnava le 11. 10 am.

🦋

Alle 11.30 am Alex decide a farsi vivo e - com'è giusto che sia- possono salire con lui nel reparto di terapia intensiva.
Sfortunatamente però le visite vengono effettuate separatamente ed Hanna aspettò ancora altro  tempo prima di vedere la sorella...ma in quel momento il tempo sembrava più non esserci.

🦋

Hanna

La prima cosa che ho notato non appena sono entrata è stata la sua pelle, molto più bianca dei fiori che le avevo portato.
Lo sentii, il buco in petto. Premeva come se ci avessi appoggiato il pollice sopra ed avessi spinto con forza tanto da lasciare un segno.

In silenzio presi un vaso dall'armadio e andai nel bagno per riempirlo.
Sapevo che mi sarebbe tornato utile, per questo chiesi a suo marito di lasciarlo qui.
Tolsi i fiori dalla carta argentata e li sistemai con delicatezza sul davanzale della finestra.
Spero solo che un giorno possa vederli, quando avrà la forza di svegliarsi.

Presi posto accanto al letto e la osservai con attenzione.
Per quanto avessi voluto (ed anche provato) a girarmi, era lì che dovevo guardare.
La verità era stesa non su di un piatto d'argento ma su di un letto d'ospedale aspettando chissa cosa.

"Bisogna davvero arrivare a tanto per farsi dare una mano..."

Dalla mia bocca non uscì nemmeno un suono, mezzo sibilo, non piansi neppure.
Provavo una forte angoscia e il mio corpo non rispondeva ai comandi.

Uscii dalla stanza e sul momento mi voltai un'ultima volta.

"Tu non sei tutto questo."

🦋

Andammo via ed il resto della giornata fu un tutt'uno tra nuovi report e la scelta di titoli - a mio dire imbarazzati. Ma si sorvola.

Juliet è rimasta perplessa per tutto il lavoro, allorché le domandai se stesse bene; magari era scossa da stamattina.

<<No Hanna non è quello credimi..>>
<<Ma allora?>>
<<Suo marito..>>
<<Cosa Alex?>>
<<Lui è un problema.>>

ɐᴉɯ ,ǝ uou ǝɥɔ ɐʇᴉʌ ɐun🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora