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19 ottobre 2020.
10.00 am.

Hanna

Avevamo un nuovo caso per il giornale: << Uomini senza le donne>> e si, lo "spunto" è stato preso dai nostri avvenuti ed anche da Murakami che non può mai mancare nella letteratura contemporanea.
Oltre all'obiettivo di sensibilizzare i lettori alla violenza psicologica sulle donne il nostro piano era quello di far confessare Alex ed Andrea e che portassero in commissariato tutto ciò che delle menti subdole hanno covato silenziosamente in meno di 10 anni di conoscenza con Ester e - cosa più importante di tutte - perché scegliere proprio lei?

🦋

Notazioni del medico ospedaliero:
Trascorse due settimane dal primo ricovero, la ragazza si sveglia ma è ancora troppo debole per muoversi e rifiuta il cibo in ogni sua forma sottolineando il fatto che "allettata non potrà smaltire ciò che introduce."
Per quanto riguarda l'aspetto fisico della gravità ambulatoria, è stato notato come una lieve deformazione delle anche abbia causato un deperimento progressivo di busto e gambe - tendendo a trascinare il piede sinistro - la giovane continua a spostarsi sul lato destro.
Circolazione alterata di capillari e vasi sanguigni,  difficoltà respiratorie, carenza di globuli rossi...

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<<Posso smetterla di leggere tutta questa roba?>> - lo chiesi a Juliet come se lei fosse la causa di tutto e me ne pentii - <<scusami>>.
<<No no, hai ragione. Fa male anche a me>>.

La soluzione fu una ed inevitabile: è giunto il momento che Ester vada in un centro di riabilitazione dove medici psicologi potranno (lo spero) farla uscire da questo incubo fatto di cardio/bilancia/calorie.

<<Quindi è deciso... vai lí>> - chiedemmo
<<Non posso scegliere altro; una piccola parte di me vorrebbe restare e non è possibile. Mi sento combattuta...non ce la faccio più.
Non so nemmeno Mike che fine farà con suo padre che non è mai a casa!>>
<<Ci abbiamo pensato noi, tu cerca di star tranquilla il più possibile.
Dicono che il cellulare potrà esserti restituito dopo una quindicina di giorni.>>
<<Si, lo so, è un percorso abbastanza lungo->>
<<-questo sarai tu a deciderlo.>> - la interruppi.

Non potevo immaginare cosa provasse una madre in quel momento e forse mai avrei potuto capire, ma - razionalmente parlando - "quando non riesci a trovare un motivo per andare avanti, si va avanti per qualcuno o qualcosa", o sbaglio?

🦋

Mamma diceva "Stringi forte, stringi forte i denti perché il dolore è passeggero, un giorno si stancherà di te e prenderà qualcun altro>
Tu accoglilo, trattalo bene, ascoltalo e lascialo passare...
Non ti cullare delle sue parole perché troppa tristezza non ha mai fatto bene a nessuno, certamente non sarai un'eccezione.
Stringi i denti e lascia stare, fallo per me."

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<<Te ne vai a novembre?>>
<<Si, il 1°>>
<<Avremmo pensato di festeggiarti..>>
<<Mh?>>
<<Il 20 è il tuo compleanno ricordi?>>
<<Oh cazzo...>> - portò una mano alla fronte - <<si okay, questo mese é passato come niente;  tralasciamo che ho dormito un bel po'.>> - lei ci rise sopra perché fatta così, io accennai un abbozzo di labbra ma sapevamo bene una i pensieri dell'altra...

<<Ventiquattro.>> - disse poco prima di andarmene; July era già fuori aspettando seduta poco distante dalla stanza.
<<Sono 24 magnolie. Le ho contate stamattina, grazie per avermi pensata.>>
<<É il tuo fiore, te lo dovevo. Avrei voluto regalarti qualcosa che avresti potuto tenere una volta che sarai andata a->>
<<Hanna...non c'è nulla di più bello di questo.
Sul serio, é davvero bellissimo; penso sia più apprezzato un fiore che potrò vedere forse ancora tra una settimana - se non meno - che un gioiello al collo portato una vita intera.
Le cose preziose non possono durare per capire quanto lo siano... e tu sei molto brava a scegliere un dono, lo so.>>

Mi lasciò di stucco, era davvero brava con le parole; aveva un suo fascino anche in questo e dietro ogni parola potevo intravedere il lavoro di un padre scrittore sparito troppo presto ed una madre che, a maniche a rovescio, ha continuato una tradizione sedendosi alla macchina da scrivere.
Ester non era una modella, ma poesia e il fiore di un amore stroncato da modelli di vita troppo crudi per essere scritti su di un giornale...o un libro.

Di' una cosa però ho dei riguardi: il fatto che non avrebbe visto ancora per molto le magnolie nel loro vivace color bianco puro.
Decisi di fare una richiesta all'ospedale...

🦋

20 ottobre 2020.
9.45 am.

Quel giorno Ester si sarebbe affacciata alla finestra e avrebbe visto Hanna aiutare i fiorai a piantare le magnolie proprio di fronte la sua stanza da letto.
Volle piangere.
Ce l'avrebbe messa tutta per migliorare - non per lei - ma per Hanna, sarebbe tornata migliore ed avrebbe sistemato una volta e per tutte le cose con il marito e con Andrea.

Un nodo alla gola continuava a ricordarle di essere anche lei complice del gioco.

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