.17 [Terza registrazione delle confessioni.]

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2 Maggio 2015.
--:-- /am.

Ester

Solo quel gesto.
Solo uno scatto per mandarlo in bestia.
Io non capivo chi era e perché questa persona ha deciso di portarmi via.
Ormai era fatta.
Tanto vale essere andati fino in fondo.
So recitare; si, io so recitare.
So essere ubriaca quando c'è bisogno di esserlo, e questo era uno di quei momenti: così ho reso la serata meno noiosa perfino per me.

Ho visto Alex li steso sul letto.
Il mio primo pensiero è stato  "cazzo, lo avranno drogato!" - poi osservandolo bene ho compreso fosse solo ubriaco: credo abbia capito che fossi entrata; comunque non avrebbe avuto le forze per alzarsi.
Non era bravo con l'alcool, lo conosco bene, ricorda un po' mio fratello quando in discoteca decide di mandare giù non poco meno di una dozzina di bicchierini...

🦋

Ammetto di essermi sentita molto più protetta tra la folla che con lui - chiunque fosse.
Penso che l'aria si sia raggelata da quando ho incrociato il suo sguardo, e da lì ho davvero avuto paura.
Non siamo in una storia liceale qui, siamo nella mia storia... e posso affermare di non avere un lieto fine se non uno abbastanza tragico.

Sai quando non puoi fidarti delle persone anche se da poco incontrate? Ecco, questo è uno di quei casi ed ero terrorizzata dalla sua presenza.

Non era una cosa programmata, più che altro il mio é stato un modo per proteggermi.
Ed infatti non ci volle molto per capire da cosa.
Stava sbraitando, camminando a passo svelto avanti e indietro la stanza.
Mi chiedo solo se Alex lo stesse vedendo - in tal caso spero solo abbia la forza di andare via il prima possibile.

Mi rifiutai di rispondergli, sapevo stesse sbirciando dalla serratura della porta come dalla fessura sul pavimento.
Aspettava.
Aspettava che mi muovessi, che respirassi... che iniziassi a singhiozzare - o anche - che il mio cuore potesse battermi in petto dall'ansia.

Ansia che lui arrivi - che mi possa uccidere.

Ed infine si, è sgattaiolato dentro, in silenzio.
Non un singolo rumore, solo lo scatto della serratura manomessa ed era dentro.
Poteva farlo, certamente, avrebbe potuto strangolarmi se non peggio. Magari uno stupro.

Chi avrebbe fermato lui ora che eravamo faccia a faccia, soli, lontani da tutti.
Nemmeno delle mie urla avrebbero sovrastato il suono delle casse.

<< Ma perché? Perché?>> - urlava. Lo sentii forte e chiaro; non azzardai a rispondere con altro se non una banale 'scusa'.
Era stato tutto ciò che sentivo davvero.
Mi dispiaceva: per me e per lui.

Dal modo in cui si è seduto a come ha portato le mani alla testa come a voler strappare i capelli scuri e ricci.

<<Ti fai male.>> - riferendomi ai capelli e lui strinse i pugni fino a che le nocche non diventarono bianche.
<<Non c'è un motivo, vero? È istinto. Come il mio... non lo so perché t'ho messa là fuori a fare quelle cose.>>
<<Non è importante>> - ed ero sincera.

<<Non è importante>> ripete << ... dimmi cosa pensi sia importante>>
<<Non lo so, fare una famiglia, il denaro o il lavoro - o nulla>>
<<Si, forse nulla, se non hai valore materiale perdi anche il tuo - di valore>>
<<No, vuol dire non averlo mai avuto - un valore>>
<<Non sarà facile allora. Non lo è nemmeno ora.>>
<<È vero non è facile, però è reale>>
<<Cosa?>>
<<Quello che provi.>>
<<Non lo capisco. Ho un buco in petto ma non so paragonarlo a nessuna emozione.>>
<<Forse non è un'emozione.>>
<< E cos'è?>>
<<Forse é più un modo di essere...>>

È davvero possibile che le persone sono il frutto del dolore che provano - più o meno intenso che sia - e che non possono sostituire un senso di vuoto solo perché al centro del loro petto non c'è spazio abbastanza per gioire?
O magari è tutta una questione di vulnerabilità emotiva che porta ad un'intolleranza sociale?

Pigrizia, disprezzo o procrastinazione il punto rimane uno: chi salverà noi dal dolore?
Chi proteggerà te dal nulla e come penserai di rimanerci se continui a piantare radici in un piccolo ed insignificante spazio di mondo che hai ritagliato per te stesso - carta e forbici?

<<Le macchioline di inchiostro possono diventare  bei disegni solo se ti ci impegni.>>

<<...ma tu come ti chiami?>>

ɐᴉɯ ,ǝ uou ǝɥɔ ɐʇᴉʌ ɐun🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora