.40 [Quinta registrazione delle confessioni: Alex]

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7 dicembre 2020.
20.17 pm.

<<Quando finiti gli studi avevamo un mondo di aspettative ed opportunità, nessuno avrebbe mai pensato che incastrandomi in un macello simile mi sarei procurato tutto questo dolore.
Ci sono persone che dal troppo male sono diventate insensibili; ebbene io non sono una di queste persone, perché sono debole e non voglio negare l'evidenza, almeno non ora perché l'ho fatto per troppo tempo e quasi come un incosciente ho allungato un disagio ora esteso come una macchia di petrolio...ho deciso di spezzare il filo perché ora voglio cambiare le cose e non per diminuirmi la pena; la merito come chiunque altro.
C'ho provato, ho creato un castello, un mondo tutto mio ed ero l'unico e solo capo di questo -fino a quando non è arrivato lui, con le sue parole le sue promesse, ed abbiamo stipulato un patto prendendoci ciò che è sempre stato nostro e finalmente vivere una vita dignitosa il quanto per non pensare a nulla.
Non c'erano mezze misure con lui, o tutto o niente, o stavi al gioco o lo avresti rimpianto per sempre... eppure ancora mi chiedo cosa sarebbe successo se avessi preso la strada opposta.

Tutt'ora quando qualcuno mi domanda se ora sono soddisfatto e felice di me, quando si pongono proprio quella domanda( se è tutto vero -se mi sento ancora un leader) posso rispondere finalmente di no, che non l'ho voluta la carica di leader e che me lo hanno voluto far fare, anche se per finta, ho sentito il dovere di portare avanti il gioco. Ma ora sono stanco, di tutto.
Voglio solo finirla qui, magari sarò sollevato.>>

Il video riparte dopo un frangente di minuto.

<<Finimmo -tra il dire e il fare -ad ubriacarci una sera, tre anni fa. Dissi a mia moglie che avrei fatto tardi perché i turni si stavano facendo sempre più lunghi (cosa anche vera) ma non quella sera dove iniziò a raccontarmi di lui- eravamo nel suo appartamento.

Mi disse che non aveva nessun ricordo vivido dei genitori perché morti quando lui era piccolo; sapeva poco di loro e tutto quello che aveva erano storie su storie di lui che veniva seviziato e maltrattato da loro.
Fino a quando i servizi sociali non l'hanno prelevato da casa.
Dopo cinque o forse sei lunghissimi anni finalmente la nonna può averne la custodia facendolo studiare nei corsi principali di medicina e psichiatria di una delle classi di un certo professor Smiths, quello che oggi tutti conoscono come "il Dottore". Tutto ciò perché la donna aveva all'epoca rapporti intimi con Smiths essendo tra l'altro una sua vecchia allieva, non a caso il suo servizio è giunto al termine parecchi anni prima del dovuto per non alzare voci e sospetti...
Ancora oggi Andrea sta studiando medicina -con me- in corso privato sugli aspetti chimico biologici dell'organismo umano sottoposto ad azoto liquido; il tutto lo maschera con semplici lezioni di lingue, ma in realtà è che molti ragazzi del corso sono stranieri e dobbiamo adattarci allo spagnolo, il francese...spesso l'italiano.
Circa una quarantina di giovani è già laureata e insegna alle grandi facoltà.
È inutile dire che il mentore di tutto ciò sia il Dottore.

Abbiamo continuato a frequentarci dai tempi del liceo proprio per creare qualcosa di tutto nostro; all'epoca eravamo gasati e questa relazione mi metteva adrenalina.
Poi- col trascorrere degli anni -ho compreso cose che forse tutti avrebbero notato tranne i miei, perché ero cieco per Andrea, mi ero sottomesso volontariamente alla sua esistenza -mi stava bene.

Alla fine sono stato al suo gioco, non al mio.
Era tutto calcolato, perfino un figlio era stato calcolato... era tutto scritto su carta e io non ho fatto altro che girare sempre la faccia -e chiudere gli occhi- per far finta di non vedere, annuendo ad ogni idea mi veniva proposta da lui.

Per un'infinità di tempo ho creduto di amarlo, di sentirmi la sua anima gemella, forse qualcosa di ancora più grande -ma i miei comportamenti non sono altro che l'accumulo di vizi morbosi che mi porto dietro dall'adolescenza.
Ora - non giustifico nulla- non c'è niente che valga la pena di giustificare, c'è solo bisogno di giustizia...posso darvi le coordinate del Dottore ma quelle di Andrea...io non so proprio dove sia.

È da un po' che non torna a casa, non risponde al cellulare, tutto questo già dal giorno in cui Hanna è morta, come se questo possa averlo spaventato in qualche modo, non so di cosa..."

🦋

10 dicembre 2020.
--:-- am/pm.

Quando dopo ore ed ore sono state chiarite le intenzioni e la polizia ha assicurato il rilascio definitivo dei pazienti ricoverati al Centro per disturbi alimentari, il Tribunale di Stato ha aperto un'inchiesta contro l'unico responsabile che ha mandato avanti il progetto finora con false dichiarazioni di guarigione e fascicoli infermieristici contraffatti.

Tra qualche giorno Ester potrà uscire di lì per riabbracciare sua madre e il figlio; Félix ritornerà da Joyo e Aurora, i genitori di Hanna porteranno avanti la domanda di ricerca contro Andrea, e il Dottore...

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