27 ottobre 2020.
--:-- am/pm.✨Madre di Hanna
Sono passati circa 4 anni da quando mia figlia ha deciso di togliersi la vita da quel grattacielo e sinceramente pensarci ora non fa lo stesso effetto...
Non è la stessa cosa ora che non sento l'odore pungente e ferroso del sangue sull'asfalto ed avrei preferito che Erika cadesse nel giardino se proprio era predestinato a succedere.
Ma il punto era proprio quello: mia figlia ha scelto di morire e tutto il dolore ora è conservato nella sua testa, da qualche parte chiuso a chiave in un cassetto speciale.
Un posto che è preferibile non risvegliare mai più.
Vorremmo solo che tutti soffrissero di meno.Tempo a dietro registrai un audio cassetta sulle supposizioni del neuropsichiatra. Ho dimenticato però dove devo averla messa ma nel caso sia in qualche armadio in soffitta sarebbe meglio controllare. Non posso permettere ad Hanna di sentire quella registrazione.
Insieme ad essa, un taccuino blu relegato a mano che comunque abbiamo consegnato ad Andrea quando a novembre di un annetto fa venne insieme ad Alex e Juliet ed il piccolo Mike che ora debba aver raggiunto l'età giusta per la prima elementare, immagino.
Fu proprio lui a chiedercelo; in un primo momento esitai, fu mio marito a convincermi di doverglielo far leggere: così almeno avrebbe capito come comportarsi con la sua nuova amica dopo l'incidente.
É un diario di pensieri - tristi o meno - la gran parte di tutti gli aforismi sono una raccolta delle frasi che hanno aiutato Erika a liberarsi di tutti sui sassi; per diventare una persona nuova.🦋
Nascosti da Hanna, abbiamo portato avanti una terapia genitoriale in accordo con lo psicologo che ci ha seguito dagli inizi delle sedute con nostra figlia ed è stato gentilissimo nel continuare ad aiutarci anche dopo l'accaduto mostrando un inaspettato senso del dovere non solo a livello professionale, ma anche in qualità di uomo, da persona di famiglia e come amico.
Ha aiutato non solo me a lasciar andare il dolore ed accettare i fatti ormai irreversibili, ma ha pian piano portato mio marito fuori dal vortice dell'alcolismo -e di questo non gli sarò mai abbastanza grata.
Continuiamo a fargli visita ogni anno nella sua casetta a 12 km da noi, fuori città, dove la natura fa da padrona sull' impronta urbana.
Anche oggi gli abbiamo fatto visita nel mentre nostra figlia era al lavoro nello studio del padre: raccoglieva una serie di informazioni e non ho voluto disturbarla, e quindi siamo gattaiolati via lasciandole un post-it sull'anta del forno a microonde, abbiamo portato con noi un mazzo di rose rosse e un cesto di frutta secca per il giorno di Halloween.🦋
Arrivammo da lui con un quarto d'ora d'anticipo ed approfittando del cimitero ancora aperto per sistemare le rose sulla lapide della signora Smiths: sua moglie era sepolta là da un bel po' di tempo ormai ed il pover'uomo ha trascorso tutto questo periodo solo con il suo mastino Lewis.
Ovviamente avrei dovuto immaginare che a quell'orario anche lui fosse lì.
Stava verniciando la panca di legno con l'inchiostro per le termiti di color marrone cinnamon e di fianco posizionò una piccola pianta di mele, due candele arancioni e qualche moneta di centesimi per scaramanzia, credendo che tra la notte del 31 e il primo novembre lo spirito possa aver bisogno di monete per tornare dall'altra parte ed anche per ricordare alla defunta moglie che la sua situazione economica è ancora stabile; da queste parti era un'usanza comune presa da generazioni poco distanti da questa.<<Sarà ora che anch'io dia una riverniciatina alla panca dei nonni>> dissi avvicinandomi.
<<Allora se vuole posso prestarle questa, non mi servirà più.>> Indicandomi la vernice.
<<no non si preoccupi, anche noi abbiamo fatto la divisione dei colori ancora liquidi dall'anno scorso, penso che anche il giallo non un brutto colore, dobbiamo ancora pensarci..>>
<<Nel caso ce ne fosse bisogno basta dirmelo, al giorno d'oggi il prezzo della vernice sta salendo alle stelle, tra poco sarà più facile comprare una nuova macchina che imbiancare casa>>
<<Su questo non c'è dubbio>>
<<Suo marito?>>
<<Sta aspettando fuori, ha ancora qualche problema con i luoghi sacri>> - continuai- <<le ho portato dei fiori, non so... forse ora stonano col colore->>
<<ma no, cosa dice, la ringrazio del pensiero, sono molto belli; penso che a mia moglie sarebbero piaciuti nella nostra camera da letto...>>
<<Si, lo penso anch'io>>Chissà ora quale luce si abbatte su quella stanza, quali vestiti sono stati tirati fuori e quali buttati per dimenticare...ora che il tempo è sempre più freddo nessuno potrà riscaldare quella povera anima nel suo letto.
<<vogliamo andare, è meglio non farlo aspettare così tanto tempo lì fuori, potrebbe aver pensato che sia successo qualcosa.>>
Notai che aveva finito rimettendo il pennello nel secchio e alzandosi ponendo tutto nella cassetta sotto la panca.
<<darò le rifiniture tra un paio di giorni se il tempo vorrà permettermelo; come le sembra?>>
<<È un ottimo lavoro, lei stato molto bravo>> sorrise.🦋
Usciti dal cimitero ognuno prese la sua auto e ci fermiamo tutti a casa Smiths.
<<Accomodatevi, io intanto posso offrirvi qualcosa -un caffè, un tè, della cioccolata calda?>> e a queste parole il mastino Lewis alzo le orecchie, come se si fosse risvegliato sentendo nominare il dolce; venendo nella nostra direzione per salutarci si alzò sulle zampe e le mise sulle ginocchia di mio marito. Anche lui aveva bisogno d'affetto -molto- e lo chiedeva con quegli occhioni lucidi che quasi era impossibile respingerlo.<<Okay, allora signori -bentornati- come state e...>> portammo avanti la seduta per due orette buone.
Ci sono stati molti progressi per entrambe ed ammetto che non avrei mai potuto pensare di affidare le mie emozioni con qualcuno al di fuori del mio matrimonio.
Mi resta un particolare che ancora sento sfuggire: devo trovare quella videocassetta a tutti i costi, avrei dovuto consegnargliela o sbarazzarmene per sempre - rimuginare sul passato non era una delle cose da fare nella nostra lista; eppure so che c'è qualcosa lì dentro che dovrei controllare, anche solo per dare una sbirciatina qualunque cosa debba trovarci oltre la diagnosi.🦋
Avvisammo Hanna che saremmo tornati verso sera e che la cena era in frigo, bisognava solo riscaldarla.
L'idea era quella di andare a mangiare fuori ma per colpa del cattivo tempo prendemmo solo due pizze da asporto.Al rientro tutte le luci erano spente.
Notai che mia figlia non aveva per nulla toccato cibo e pensavo fosse uscita con qualche suo coetaneo di vecchia data o che avesse deciso di andare a passeggio per prendere una boccata d'aria - in fondo che male c'era.
Ma mi accorsi ben presto dei singhiozzi al piano di sopra e decisi di andare a controllare.Era stesa ai piedi del letto, piangendo; quella videocassetta fra le mani e il coltello che avevamo in cucina sul materasso, ancora pulito.
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ɐᴉɯ ,ǝ uou ǝɥɔ ɐʇᴉʌ ɐun🌹
General Fiction🦋 Premessa 🦋 Ho voluto ricreare il genere narrativo del serial killer come qualcosa di soggettivo. L'assassino è colui che -ogni giorno- uccide un po' di sé con le scelte, gli amici e i conoscenti, i successi ed insuccessi raggiungi: ognuno ha fa...