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7 dicembre 2020.
3.00 am.

Juliet

È una lunga notte quando si è soli e senza sonno, per tutto il giorno non avevo parlato ne incontrato nessuno- per un infinità di minuti avevo creduto che il tempo si fosse scordato di me- o forse era solo il contrario.

Mi rigiravo nel letto innumerevoli volte quando decisi di andare in cucina per prendermi dell'acqua.
Ho come l'impressione che ci manchi qualcosa, non so dove, ma questa casa è spoglia, di parole o di persone e la mia presenza conta poco quanto un soprammobile di porcellana chiuso in vetrina all'angolo tra il televisore la finestra.
Su per giù l'intera abitazione era troppo grande per una persona sola e credo proprio sia il momento di metterla all'asta: ne troverò una più piccola e confortevole, qualcosa di semplice in legno massiccio...ma prima c'erano quei affari in sospeso.

Le strutture ospedaliere avevano ripreso le visite e avevo bisogno di un visto per poter incontrare Ester. Nel momento esatto in cui presi l'elenco telefonico alla ricerca dell' abitazione di sua madre squillò la cornetta- Alex aveva mandato un messaggio nella segreteria: una confessione che mai avrei immaginato di ricevere anche perché non ero un componente chiave della storia -certo, ma comunque l'unica persona fuori dai guai che avrebbe potuto sistemare la faccenda.
Quindi, da quella registrazione, ora è sotto le forze dell'ordine, sua moglie chiusa in quella specie di manicomio (sinceramente parlando), Hanna sparita e i genitori ancora in lutto... Andrea dove cazzo si era nascosto?
E il dottore che stava combinando ora?

Parte un secondo squillo ma questa volta di un numero sconosciuto.
<<La ringrazio ma non ho bisogno di niente, la rete di casa funziona alla grande!>>
<<Sei Juliet? Alex mi ha parlato di te.>>
<<Oddio, pensavo fosse un call center. Chi è lei?>>
<<Sono la mamma di Ester, lieta di conoscerla>>
<<Oh- il piacere è mio>> - e anche questa volta sono stata capace di farmi riconoscere con poco.

<<Senti Juliet, ehm..avrei bisogno di te, penso che tu già sappia la questione e non posso agire da sola con un nipote a casa.>>
<<Si, lo so. Ho ricevuto una registrazione->>
<<Te l'ho mandata io- Alex l'ha mandata a me- ti ho trovata perché è stato stesso lui a mandarmi il tuo numero >>
<<Ah- avrei dovuto aspettarmelo questo momento>>
<<Dobbiamo vederci Juliet, così al telefono non si può.>>
<<Mi dica quando.>>

🦋

15.00 pm.

Dieci minuti di ritardo, forse anche qualcosa in più. Avevo portato con me un piccolo registratore vocale, tipo quelli che si usano da bravi reporter solo che la differenza tra me e un giornalista"seriale" era l' incentiva: gli altri avevano bisogno di scoop Io invece li creavo, e ora invece mi stavo abbassando ai livelli dei classici impiccioni pronti ad ingigantire le cose -davo una brutta impressione. Comunque sto divagando.
Fuori l'aria era gelida e per di più non c'era anima viva ed anche se sembrava primo pomeriggio il tempo illudeva tre ore avanti.

Ora la metro sembra essere un'immensa città abbandonata di quali superstiti sedevano distanziati con i loro animali domestici- quelle 5 o 6 persone che avevano ancora voglia di fare una passeggiata anche con 4°C all'esterno erano coperti dalla testa ai piedi stretti nei loro abiti pesanti di lana antigelo, berretti a fasce riscaldanti e qualcuno portava degli stivali di lana dalla suola di gomma antiscivolo e - quasi con non so qual delicatezza uno dei pochi presenti mi osservava come in una sorta di lettura del pensiero sul mio abbigliamento forse troppo poco invernale per i suoi gusti; ma che ne potevo sapere che a 33 km di distanza avrebbe fatto così freddo insomma?
O forse semplicemente non era me che stava guardando ma qualche punto nel vuoto in questa direzione -distratto dal nulla, imprigionato nel sonno dei pensieri...lasciai perdere e presi le scale per l'uscita, dove ad un tratto inizio a nevicare, era tutto così meraviglioso, letteralmente.
Credevo di non essere viva come in un sogno, la testa ed i piedi stavano diventando leggeri come i fiocchi che volteggiavano, le luci blu rosse e verdi, il sottofondo natalizio: avrei voluto vivere così per sempre; amo questa atmosfera.
È dall'infanzia che il Christmas blues mi tiene compagnia, è comunque un modo alternativo di vivere il natale- più malinconico ma comunque accogliente.

Ero arrivata aiutandomi con la mappa locale perché la rete dati prendeva a scatti; quando finalmente giunta nella strada giusta al primo campanello una signora di mezza età, biondo ramato e dagli occhi verde intenso si affaccia all'uscio della proprietà, avvinghiato alla sua gonna un bambino -era Mike, curioso della visita. Già ci conoscevamo, puntò le braccia a me ed io lo presi tra le mie.

"Piccolo angelo" - pensai entrando in casa.

🦋

Ci sono cose che la vita non ci rende così alla buona, solo che siamo troppo pigri e poco fiduciosi di quello che potrà succedere, e quindi lasciamo tutto al creato, pensando che da un momento ad un altro  possa sistemarsi tutto uscendone il più puliti possibile...ma in fondo non è così che funziona.

Mi è stato spiegato che le indagini erano già aperte da due settimane e la polizia stava facendo il tutto per trovare Andrea che in questo momento era considerato rintracciato, sono state avvisate le autorità confinanti di città e stati nel mentre il professore- o meglio dire lo psicologo di famiglia -era sotto arresto.
In serata una pattuglia si sarebbe piazzata fuori casa per sorvegliare il luogo e qualche giorno fa sono stati impiantati dei dispositivi di sorveglianza sia fuori che attorno al giardinetto.
La paura era forte e a questa affermazione anch'io rabbrividii sulla sedia in soggiorno.

<<Ci sei anche tu in questa storia- anche tu avresti bisogno di aiuto per sicurezza.
Non sono di sicura di quel ragazzo, preferisco lo chiudono in carcere ma poi sarà il dipartimento ad occuparsene.>>
<<Avete notizie di vostra figlia?>> -era una domanda azzardata ma anche lei doveva essere controllata, non potevamo perdere anche Ester.
<<no- cioè si, si sa tutto e niente. Perché per legge non possono uscire informazioni private dalla struttura...o almeno non dal telefono.>>
<<Dovrei andare da lei, sarei meno sospetta>>
<<Una delega?>>

Annuii.

#

20.17 pm.

Qualcuno bussa al chiavistello.
Finalmente la polizia: ci sono notizie del ricercato.

Qualcosa possibile da dedurre? Mmh... forse un po'.

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