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"Svegliati, svegliati Hanna. Alzati, non puoi dormire -dobbiamo andare."

Sono di nuovo in quel sogno, qualcuno mi sta chiamando.
Una piccola lacrima mi scende sul volto, o forse non sto piangendo: è il cielo che sta tuonando e tra non molto ci sarà una tempesta.

"Ti muovi o no?" Mi sussurra la voce, ma non vedo nessuno.

<<Chi sei? Dove ti trovi?>> Le chiedo alzandomi dal prato sul piccolo fiumiciattolo; ora limpido -nessuna presenza di gatti.

"Non mi puoi vedere. Non potrai fino a quando non proverai a cercarmi. Quando finalmente ci sei riuscita potrai liberarti di me.
Non posso aiutarti se prima tu non reagisci.
Reagisci Hanna! Io ti conosco bene, e tu conosci me.
Ho solo bisogno di essere trovata."

<<E come posso arrivare a te, io non lo so!>>

"Cercami, sono più vicina di quanto tu possa pensare..."

In che senso, dove dovrei andare ora? Cosa significa che sei così vicina ma non posso vederti.

"Ragiona, pensaci bene. Sono qui, non posso scappare."

La voce si espanse ormai dappertutto -o era soltanto la mia testa a giocarmi brutti scherzi...

Inizia a piovere, ma non sento bagnarmi; è come se le mie emozioni si fossero riversate all'esterno. Piangeva il cielo per me. Questo posto è una landa desolata, proprio come me.

Per quanto la pioggia non possa sfiorarmi dissolvendosi al mio contatto, l'acqua del fiume viene colpita come da 1000 mila piccoli spilli che penetrano la sua pelle.
Ho capito, é lì che devo andare e scivolo dalla collinetta atterrando sulle rocce al di sotto.

Mi sta aspettando lì -affacciandomi- del mio volto riflesso.
É più bella di me, ma non quel genere di bellezza da copertina. È bella di eleganza, di tristezza e mancata speranza, qualcosa di cui nessuno parla mai... la giovinezza scaduta -quella rubata da bambina.
Inaspettata quanto attesa, che mi ricorda mille poesie insieme ed anche una in particolare.
La sensazione più bella e piacevole che avessi mai provato fino ad ora, eccola lì.

<<Ciao>>

"Ciao Hanna"

<<Mi sei mancata>> - più volevo parlare più la pioggia aumentava.

"Non posso mancarti, sono sempre stata qui, a proteggerti le spalle. Per proteggerti da una vita non tua..."

<<Anche quella è stata la mia vita -cattiva- ma comunque qualcosa che mi apparteneva.>>

"Ma ora siamo qui"

<<Siamo...>> - << non so più che fare>>

"Perché no? Cosa ti costerà mai riprenderti l'esistenza?"

<<...voglio ancora vederti. Non mi lasciare, ti prego.>>

"Sono sempre qui Hanna, anche quando non potrai vedermi. Parlerai ancora di me, perché non sarà mai finita.
Un addio non detto non può mai essere la fine."

Ora che la pioggia si fa sempre più forte sento bene i colpi che manda.

Mi ritrovo in acqua e quello che prima somigliava ad un rigagnolo ora aveva preso le sembianze dell'oceano.

Il temporale si abbatte violento e i suoi spilli mi trafiggono; mi contraggo dal dolore, sento che tra non molto potrò spezzarmi. Chiudo gli occhi...

🦋

<<Hanna! Oddio è sveglia! Presto c...>>

"Sono di nuovo in ospedale... Io sono Erika."

ɐᴉɯ ,ǝ uou ǝɥɔ ɐʇᴉʌ ɐun🌹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora