Mi siedo al mio banco in seconda fila aspettando che il professore di ginnastica entri. Certo. ginnastica alle prime due ore della mattina per qualcuno non è l'ideale, mentre per me è indifferente. Ho fatto sport sin da piccola e ora vado in palestra regolarmente. Il professore è un uomo giovane, alto e magro, anche se di solito i prof di ginnastica sono bassi e grassi. La maggior parte delle ragazze gli sbava dietro, e per carità, è un bell'uomo, ma ci sono alcune ragazze che davvero hanno reazioni esagerate e tra poco svengono quando il prof gli dice qualcosa.
Mentre le ragazze borbottano e sparlano dei diversi gossip, io appoggio la testa sul banco pensando che ginnastica può aiutarmi a farmi smaltire tutto quello che ho mangiato ieri e si, so che è sbagliato pensarla così ma non ci posso fare nulla.
Il prof entra e inizia fare l'appello e successivamente andiamo in palestra. Di solito facciamo o pallavolo, il mio sport preferito, o calcio oppure basket. Io me la cavo in tutti e tre ma soprattutto nella pallavolo avendola fatta per sette anni. Ovviamente non può mancare il classico gruppo VIP che si autoesclude dicendo ogni volta di avere il ciclo e a me fanno ridere perché è impossibile avere il ciclo ogni settimana e penso che il professore lo sappia.
I maschi vanno nello spogliatoio maschile mentre noi in quello femminile e ci cambiamo. Mi cambio solamente le scarpe dato che a scuola vengo già con i leggins e la maglietta. Sono una ragazza abbastanza sportiva, non mi piacciono i jeans, anzi, li detesto. Sono scomodi secondo me, e non mi piace come mi stanno addosso. Fosse per me metterei solo tuta e felpe persino alle feste, ma faccio uno sforzo e mi metto qualche vestito ogni tanto.
Andiamo sul piano palestra dove ci aspetta il prof. Di solito facciamo un po' di corsa per riscaldarci e quando lui si gira camminiamo, mentre quando ci guarda facciamo finta di correre. Non che non mi piaccia correre ma non voglio neanche fare quella che si vanta quindi seguo quello che fa la classe, anche perché della mia opinione a nessuno importa. Gli unici che corrono sono i ragazzi e in particolare ce n'è uno che si chiama Brandon che di solito viene con canottiere e crede di sapere tutto e esagera a volte, ma ormai tutti sono abituati a lui dopo quattro anni.
"Bene ragazzi, oggi faremo basket ma prima volevo fare un po' di corsa e stretching come riscaldamento." Dice il prof mentre tutti lo ascoltiamo.
"Come è sexy oggi il prof, vero?" sento bisbigliare dietro di me."Non è solo oggi Violet, ma lo è tutti i giorni... Non sai che darei per accarezzare quel ben di Dio che nasconde sotto la maglia" le risponde Brianna. Brianna e Violet sono migliori amiche e le leader del gruppo VIP della classe e di solito leccano il culo a ogni prof che vedono e a me sta cosa irrita un po', anzi, non la sopporto ma non dico nulla perché è meglio così anche perché attirerei l'attenzione e odio avere gli occhi addosso.
Iniziamo a correre o a camminare, dipende da dove guarda il prof che sta parlando con la prof di un'altra classe dato che la palestra è abbastanza grande e può contenere almeno altre due classi oltre alla mia. Condividiamo la palestra con una quinta e una quarta che sono formate per la maggior parte da ragazzi infatti quando facciamo le squadre sono più le squadre solo maschi che quelle solo femmine, quelle miste sono rare e di solito se lo sono ai maschi sono posti dei limiti come ad esempio a calcio vengono messi in porta.
"Noah e Nathan. Volete andare negli spogliatoi?" li sgrida il prof dato che hanno iniziato a usare la palla senza il suo permesso. Nonostante il professore possa sembrare gentile e dolce non è così, anzi, è severo e non regala nulla a nessuno.
"Bene! Facciamo le squadre."Io sono capitata con delle ragazze che non sono male e sono simpatiche a differenza di quelle del gruppo VIP e a volte ci parlo anche in classe. Ci scambiamo opinioni o ci confrontiamo sui compiti. Alcune di queste sono davvero brave e hanno praticamente tutti nove e dieci e sono le preferite dei prof che non gli darebbero meno di otto neanche se facessero scena muta, ma la loro non è stata una volontà, semplicemente una casualità e soprattutto se li meritano. Mentre parliamo dei compiti di matematica e di italiano che non sappiamo se interroga o no visto che non è mai chiara, mi arriva una pallonata in faccia e devo dire che era bella forte. Sento la guancia bruciare per la botta e sento che si gonfierà.
"Ti fa male?" mi chiede Giulia mentre il professore mi dà il permesso di andare in infermeria a prendere il ghiaccio."Non tanto, quando facevo pallavolo mi è capitato di prendere delle pallonate in faccia e non solo" le rispondo.
"La accompagno prof, in fondo è colpa mia" sento dire da qualcuno mentre sto camminando.
Sento i suoi passi farsi più vicini e quando è vicino mi accorgo che si tratta di Nathan. Sto in silenzio sperando di arrivare in infermeria in fretta dato il silenzio e l'imbarazzo che provo."Mi dispiace di averti colpita, non era mia intenzione" mi dice a un certo punto
"Non fa nulla" gli rispondo io continuando a guardare avanti
"Vorrei rimediare quindi se vuoi possiamo. . . " Inizia a dire ma lo interrompo prima che finisce la frase"Non importa tranquillo, anzi non serviva neanche che mi accompagnassi"
"Lo so, ma lo sai bene che una scopata non la rifiuto mai" afferma facendomi alzare gli occhi al cielo
Idiota.
"Lo so Nathan, ti sopporto da quattro anni" gli dico
"Addirittura mi sopporti? Sono sicuro che se passi una notte con me vedrai come mi seguirai come un cagnolino e cadrai ai miei piedi"Nathan è davvero un arrogante con i fiocchi e sto cominciando a non sopportarlo
"Questo è quello che pensi tu Nathan, solo tu. Io sinceramente non ci tengo a seguirti come fanno tutte, anche perché non hai nulla di così eccezionale."
Questo botta e risposta non è da me, ma quando una persona inizia a dire delle stupidaggini o assurdità su di me, il mio controllo, nonostante sia timida e tutto, se ne va piano piano e non mi faccio nessun tipo di problema nel dire la mia opinione.
"E dimmi un po' Rebeca, è questo che ti dici ogni volta che mi vedi? Sai benissimo che è una bugia"
"No Nathan. Quello che mi dico ogni volta che ti vedo è Dio aiutami a sopportare questo idiota che spara una stupidaggine al secondo. E ora, se permetti, io vado a mettermi del ghiaccio sulla guancia dove tu mi hai colpito" e detto questo entro in infermeria lasciandolo solo.
STAI LEGGENDO
Ricomincio da te
Romance[COMPLETA] Rebeca è la classica ragazza di 17 anni, timida, molto insicura di sé che si trova in un periodo della sua vita molto difficile dal quale non riesce a uscire. Nathan invece è il classico ragazzo che va con tutte e non vuole relazioni seri...