Come ci siamo finiti entrambi senza maglia non devo stare a spiegarvelo io. Semplicemente tra un bacio e l'altro, la passione ha preso il sopravvento e dopo avermi lasciato le mani per metterle sui miei fianchi, le ha messe sotto la maglia. Il contatto con le sue mani fredde mi ha fatta sussultare ma non mi importava. Ho subito sentito i brividi sulla pelle, mi sono inizialmente irrigidita ma poi, dopo avermi detto di stare tranquilla e che non avrebbe fatto nulla che non volessi, mi sono rilassata e abbiamo continuato a baciarci. Ho preso coraggio e gli ho infilato anche io le mani sotto la maglietta e mentirei se dicessi che non lo volevo. Ho sentito il sussulto a causa del freddo delle mie mani, ma anche i brividi sulla sua pelle che mi hanno fatta sorridere. Adesso le nostre maglie sono andate non so dove e l'imbarazzo che avevo nel farmi vedere in reggiseno da lui è sparito non appena ho visto come mi guardava. Mi ha tolto le mani da davanti al seno e mi ha detto di stare tranquilla e che sono bellissima, e quando una persona ti dice una cosa del genere guardandoti con desiderio e dolcezza allo stesso tempo non puoi non rilassarti. Adesso ci stiamo baciando, una sua mano mi sta toccando il seno da sopra il reggiseno, mentre l'altra è sul mio fianco. Io gli accarezzo il petto dolcemente e sono contenta di sapere che gli faccio un certo effetto. Nessuno mi aveva mai vista così e sono felice che lui sia il primo.
Per quanto riguarda le relazioni, io non sono molto esperta. Non ho mai avuto un ragazzo e Nathan è il primo. Con lui all'inizio ero titubante, avevo paura mi ferisse, ma ora i miei sentimenti crescono ogni giorno di più e non mi ha dato nessuna ragione per dubitare di lui. La mia unica paura era il sesso e tutte le cose che lo riguardano e quando ho sentito l'eccitazione e la voglia di farmi toccare ero imbarazzata, ma anche felice che sia stato lui a provocarle e che sia stato il primo a farlo. Nathan mi sta accarezzando la schiena e io sono appoggiata al suo petto e sono felice. Mi sento rilassata e serena ed è tutto grazie a lui. Sono felice che sia stato il primo a toccarmi, nonostante all'inizio mi coprivo. Lui mi ha guardata con uno sguardo dolce e mi chiedeva il permesso per toccarmi e quando una persona ti guarda sia in modo dolce che con desiderio, non puoi dirgli di no. Specialmente se si tratta di Nathan.
"Mi piace stare così. Di solito quando facevo sesso con una ragazza me ne andavo subito... Ma con te è diverso. Tu sei diversa" dice facendomi sorridere
"Piace anche a me e sono contenta di non essere come le altre" rido e lui mi stringe a sé.
"Non so come sia successo e come io stia provando quello che provo. Ero convinto che l'amore fosse una stupidaggine ma tu mi stai facendo cambiare idea" dice e io giro la testa verso di lui e lo bacio.I giorni passano, la confidenza in me stessa sta crescendo, sebbene l'imbarazzo ci sia ancora. Io e Nathan abbiamo fatto progressi nella nostra relazione e io penso che mi stia innamorando di lui. Ho detto a Alison e Dylan quello che penso e quello che sento nei confronti di Nathan e loro sono d'accordo con me. La loro idea su di lui sta cambiando dato che mi vedono sempre più sorridente e rilassata. Ho iniziato a mangiare come prima, sebbene qualche calo e sensi di colpa ma va bene così. E' un percorso che richiede tempo e so che ce la posso fare.
La mia felicità però è interrotta quando un giorno mio padre torna da casa. I miei fratelli sono dai suoi amici e mamma a lavoro e anche mia sorella. Io ho studiato tutto il giorno e non ho avuto tempo di mettermi a fare qualcosa da mangiare per cena e quando lui è tornato da lavoro alle otto ha iniziato a urlarmi contro.
"Come è possibile che non fai mai niente in questa casa?" urla una volta che mi ha chiamata in cucina. A parte che non è vero, mi costringo a stare zitta e non dire nulla perché sarebbe peggio.
"Lo sai che torno a quest'ora e che voglio trovare la cena pronta"
"Ho studiato tutto il giorno non ho avuto tempo di fare il sugo... Può capitare"
"Non è possibile che non abbia avuto tempo. Mi chiedo cosa ho fatto di male per avere una figlia così ingrata... Valerie alla tua età..." inizia a dire ma io perdo la pazienza. Sono stanca di essere sempre quella piena di difetti e quella che dà solo delusioni, perché non è così.
"Valerie sa solo insultare, ma tu ovviamente non te ne accorgi o peggio ancora ci stai pure. Noi non siamo i tuoi schiavi, non dobbiamo fare tutto quello che dici" sbotto e vedo la sua faccia mutare di espressione. Se un secondo prima stavo bene, ora la mia guancia brucia e io mi sento distrutta. Non ci posso credere. Mi ha appena tirato una schiaffo... Sebbene io sia soddisfatta di essermi difesa, mi sento distrutta per via delle sue parole e del fatto che qualsiasi cosa faccia, per lui sarò sempre una delusione. Sul suo viso non vedo nessun segno di pentimento, anzi, vedo un sorriso che dice così impari a rispondermi in quel modo e questo non fa che aumentare la mia delusione nei suoi confronti. Se da piccola era il mio eroe, adesso non è altro che una persona che mi vede solo come una delusione. E per quanto cerchi di non farmi toccare dalle sue parole non ci riesco. Quando torno in camera mi chiudo la porta alle spalle e giro la chiave. Mi siedo a terra dove mi rannicchio su me stessa e lascio che le lacrime scendano sul mio viso. Tutta la felicità è stata spazzata via dal suo schiaffo e dalle sue parole, adesso mi sento come all'inizio. Sola, triste e indesiderata. Nonostante la fame non ci sia, decido di mangiare qualcosa e apro il mio cassetto delle schifezze dove ci sono caramelle, barrette, patatine... Prendo il computer e dopo avermi preso le cuffie, accendo netflix.La mattina dopo sono insonnolita, stanca e triste. L'unica cosa che mi farebbe stare meglio è un abbraccio dei miei migliori amici e di Nathan... Non so se dirgli dello schiaffo, in fondo non mi ha mai picchiato prima. Decido quindi di non dire nulla a nessuno e di coprirlo con il trucco che ho rubato a mia sorella quando mi sono dovuta coprire i succhiotti. A scuola arrivo in anticipo, mi sono svegliata abbastanza presto e sono uscita appena finito di prepararmi. Mi sono fermata a un bar dove ho preso un cornetto vuoto e poi sono andata a scuola. La mia testa non fa che pensare a ieri sera, allo schiaffo, alle delusioni che vede mio padre in me... Come è possibile che un padre si comporti così con la figlia? Perché difende una ma offende l'altra? Mentre mi interrogo su queste cose vedo arrivare i miei amici che appena mi vedono mi abbracciano.
"Che hai?" mi chiede subito Alison e io mi domando se si vede così tanto che sto male...
"Nulla, solo che tra poco la prof di matematica interroga e io odio le interrogazioni" mi invento e lei sembra crederci.
"Andrà tutto bene. In fondo sei Rebeca Bennet" dice ridendo e io sforzo una risata. Odio mio padre e odio mia sorella. Quando Nathan arriva mi abbraccia e io posso dire di stare già meglio. Nota che ho qualcosa che non va ma non fa domande per ora e io gliene sono molto grata. Parlano un po' tra di loro mentre io sto in silenzio tra le braccia di Nathan che continua a domandarsi cosa abbia.
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Ricomincio da te
Romance[COMPLETA] Rebeca è la classica ragazza di 17 anni, timida, molto insicura di sé che si trova in un periodo della sua vita molto difficile dal quale non riesce a uscire. Nathan invece è il classico ragazzo che va con tutte e non vuole relazioni seri...