La scuola finisce e io finalmente sono libera. Nathan ha deciso di parlare con Noah e dopo avermi salutato è andato a casa insieme a lui. Io mi sono fatta venire a prendere da Josh che stava tornando dall'università, mentre i miei amici sono andati via in fretta perché avevano un pranzo con le loro famiglie.
"Come è andata a scuola?" mi chiede in macchina
"Bene, tutto noioso come al solito"
"Con Nathan?"
"Va bene, anzi benissimo. Non sai quanto è cambiato da quando l'ho conosciuto davvero""Lo spero per lui, perché sennò se la vede con me" dice mentre parcheggia.
"Stai tranquillo, e grazie per il passaggio" dico dandogli un bacio e scendendo dalla macchina. Quando entriamo in casa vediamo mia sorella al computer sul divano, mio padre in cucina a parlare a telefono. Mamma è a lavoro purtroppo. Valerie saluta Josh ignorandomi ma non me ne frega, anzi, meglio così. Quando vado in camera dopo aver fatto lo zaino per il giorno dopo mi metto a fare gli appunti. Odio storia in una maniera indescrivibile, non posso descrivere l'odio che provo, è una materia noiosa e a me non piace per nulla. Alcuni argomenti sono anche belli, ma la trovo comunque una materia noiosa. Dopo aver fatto storia faccio un po' di esercizi di fisica che stranamente mi riescono alla prima e poi chiudo i libri. Per oggi ho fatto abbastanza. Decido di andare a correre un po' dato che è da tempo che non vado e poi correre mi ha sempre fatto rilassare. Mi metto dei pantaloni della tuta e una maglietta e dopo aver preso le cuffie vado. Dopo un'ora torno a casa dove faccio un po' di esercizi come addominali e roba varia e poi mi butto sotto la doccia stanca ma soddisfatta. Mentre mi asciugo i capelli il mio telefono squilla e quando vedo chi mi sta chiamando sorrido.
"Ciao piccola" mi saluta Nathan
"Ehi. Come mai questa chiamata improvvisa?"
"Volevo sentirti. Non sei contenta che ti abbia chiamato?" mi chiede mentre io vado in camera ancora con l'asciugamano addosso.
"Sì, sono felice di sentirti, solo non me l'aspettavo"
"L'idea era quella. Che stai facendo?"
"Sono andata a correre e ora mi sono fatta la doccia"
"La prossima volta dimmelo così ti videochiamo" dice e io rido scuotendo la testa"Sei sempre il solito" gli chiedo poi di Noah e come è andata a finire e con sollievo scopro che è tutto apposto tra di loro. Poi parliamo della verifica di matematica sempre più vicina, di Lauren che non smetterà mai di stressarlo e della cena alla quale mi ha invitato il padre. Mi trovo molto bene con la sua famiglia, mi sento a mio agio e Nathan è fantastico. Mi fa divertire e ridere sempre, mi fa sorridere e devo ringraziare lui se sono più allegra e sorrido più spesso.
Passa un mese e io e Nathan passiamo sempre più tempo insieme. Siamo andati anche a un appuntamento a quattro con Alison e Dylan al quale ci siamo divertiti molto. Noah sembra essersi calmato e adesso ci lascia in pace. Lauren ancora mi guarda male ma sembra non darci noia, almeno fino a ora. Le lezioni vanno bene, il compito di matematica è andato bene a entrambi e sono molto fiera di Nathan, come lo è la professoressa sia di me che di lui, ma soprattutto di lui. Quello che sento per lui sta aumentando sempre di più e la mia paura del fatto che lui non provi lo stesso anche. So che mi è stato accanto e tutto, ma se l'avesse fatto per pietà?
"Piccola" mi saluta appena mi apre la porta
"Hai ancora l'abitudine di aprire alle persone senza maglia?" gli chiedo ironica entrando"No. Lo faccio solo con te" dice facendo l'occhiolino. Io scuoto la testa sconsolata. Non che mi dispiaccia la vista eh.
"Hai intenzione di metterti una maglia oppure no?"
"No. E poi non dire che ti dispiace" dice avvicinandosi e bloccandomi al muro
"Sei il solito montato" gli rispondo io sorridendogli
"Il montato ti piace però" dice appoggiandomi le mani sui fianchi mentre io scuoto la testa."Non l'ho mai detto" mento io e lui avvicina le sue labbra alle mie e le sfiora.
"Eppure se adesso ti baciassi tu ricambieresti" sussurra e io continuo a negare fino a che non mi bacia e non riesco a non ricambiare. Si stacca e dopo avermi detto un 'te l'avevo detto ' va verso camera sua. Io rimango al muro sorridendo come una scema e non posso farne a meno.
Io e Nathan abbiamo preparato il pranzo insieme e come dolce ho voluto fare una torta di mele, sebbene lui non fosse molto convinto. La torta di mele è la mia torta preferita perché è più sana rispetto a altre. La cioccolata mi piace ma non ne vado matta. Mi piace la nutella ovviamente, ma non la mangerei mai a cucchiaiate. Poi ci siamo messi sul divano e l'ho costretto a vedere The Kissing Booth contro la sua volontà ma mi ha accontentato. Durante il film lui ha iniziato a baciarmi il collo cercando di distrarmi e ci è quasi riuscito, ma l'ho fermato minacciandolo dicendogli che non l'avrei mai più baciato... Sì lo so, è una grande cazzata. Quando il film è finito lui si è alzato e ha esultato dalla gioia mentre io l'ho picchiato. Poi lui mi ha fermato le braccia sopra la testa e mi ha bloccata sotto di lui. "Adesso che vuoi fare? Non riuscirai a liberarti" dice mentre cerco di farlo
"Questo è quello che credi tu" dico mentre lui mi guarda con un sopracciglio alzato. Dopo un po' che ci provo ammetto che è inutile e lo lascio fare. Mi accarezza una guancia e mi sposta i capelli con una mano, mentre con l'altra mi tiene ancora le mani sulla testa.
"Sei bellissima" dice e io arrossisco e gli sorrido
"Se non mi liberi le mani almeno mi baci?" e lui mi accontenta.
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Ricomincio da te
Romance[COMPLETA] Rebeca è la classica ragazza di 17 anni, timida, molto insicura di sé che si trova in un periodo della sua vita molto difficile dal quale non riesce a uscire. Nathan invece è il classico ragazzo che va con tutte e non vuole relazioni seri...